Afghanistan, G7 straordinario. Cancellerie al lavoro per la transizione

Esteri
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L'Afghanistan scivola rapidamente nel caos, con una crisi umanitaria di proporzioni sempre più drammatiche, e le cancellerie di tutto il mondo sono al lavoro per cercare una transizione pacifica che assicuri i diritti umani per la popolazione. A lanciare un appello al dialogo è il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Gli ha fatto eco la portavoce del ministero degli esteri cinese che chiede ai talebani di lavorare per costruire una pace durevole. Secondo la diplomazia di Pechino i talebani oggi sono "più sobri e razionali" rispetto all'ultima volta in cui sono saliti al potere in Afghanistan e la Cina spera che diano seguito al "loro atteggiamento positivo".

Per il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, "quanto è accaduto in Afghanistan è "una catastrofe, un incubo, parliamoci chiaro", ma ora "dobbiamo sostenere il popolo afgano, non solo chi vuole lasciare il Paese, ma anche chi vuole rimanere". Gli Stati Uniti mantengono una posizione attendista, lo stesso presidente Biden in una intervista ha dichiarato che non c'era modo di ritirare le truppe Usa dall'Afghanistan senza che non seguisse il caos". Mentre per il capo dello stato maggiore Mark Milley non c'è stata nessuna azione ostile finora da parte dei talebani.

I ministri degli Esteri del G7 intanto si incontrano per una riunione d'urgenza in attesa del vertice straordinario dei capi di stato e di governo indetta per i prossimi giorni e di quello della Nato, mentre il presidente del Consiglio Mario Draghi telefona a Putin e sente Macron: focus sull'azione della Comunità internazionale nei diversi contesti a favore della stabilità dell'Afghanistan e per scongiurare una catastrofe umanitaria.

Nel comunicato del G7 straordinario, i ministri degli Esteri hanno spiegato  che "la crisi in Afghanistan richiede una risposta internazionale che comprenda un intenso impegno sulle questioni critiche affrontate dall'Afghanistan e dalla regione: con gli afghani piu' colpiti, le parti in conflitto, il Consiglio di Sicurezza Onu, il G20, i donatori internazionali e con i vicini regionali dell’Afghanistan".

"I ministri del G7 si impegneranno ciascuno con i suoi partner, nei giorni e nelle settimane a venire, per assicurare una soluzione politica inclusiva, consentire vitale assisternza umanitaria e sostegno in Afghanistan e nella regione e scongiurare qualsiasi ulteriore perdita di vite in Afghanistan e nella comunita' internazionale a causa del terrorismo", prosegue la nota, "i ministri del G7 chiedono alla comunita' internazionale di unirsi con una missione condivisa per impedire un'escalation della crisi in Afghanistan”.

"I ministri del G7 hanno parlato della gravita' della situazione e delle significative perdite di vite e dello sfollamento interno in Afghanistan negli ultimi giorni", prosegue la nota. "I ministri del G7", inoltre, "sostengono la dichiarazione del 16 agosto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e affermano il loro impegno, in particolare l'urgente necessita' della cessazione della violenza, il rispetto dei diritti umani incluse donne, bambini e minoranze, negoziati inclusivi sul futuro dell'Afghanistan e la necessita' che tutte le parti rispettino il diritto umanitario internazionale, in particolare per quanto riguarda il personale medico e umanitario, gli interpreti e altri fornitori di servizi internazionali”.

"I ministri del G7 hanno sottolineato l'importanza che i talebani mantengano le loro promesse di assicurare la protezione dei civili e sono profondamente preoccupati dalle notizie di violente rappresaglie in parte dell'Afghanistan", si legge ancora nel comunicato, il "G7 continua a sforzarsi per fare tutto il possibile per evacuare i soggetti vulnerabili dall'aeroporto di Kabul e chiedono a tutte le parti in causa di continuare a facilitarlo". "I ministri del G7 hanno chiesto ai talebani di garantire un transito sicuro ai cittadini stranieri e agli afghani che vogliono andarsene", continua il testo, "il G7 ha anche discusso dell'importanza di una cooperazione stretta ed efficace tra noi per consentire le evacuazioni da Kabul. I ministri del G7 hanno discusso l'importanza che la comunita' internazionale garantisca rotte di reinsediamento sicure e legali".