Albanese all'Onu: "L'Italia è complice del genocidio a Gaza". Israele: "Strega fallita". Scoppia la bufera

FI: "Menzogna vergognosa", ma M5s e Avs la sostengono: "Il mostro è Netanyahu"

di Marco Santoni
Esteri

Albanese inserisce anche l'Italia tra i paesi "complici del genocidio a Gaza". Scoppia la bufera

Francesca Albanese, la giurista italiana che dal 2022 ricopre il ruolo di relatrice speciale alle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, torna nella bufera per il suo rapporto presentato all'Onu dal titolo "Gaza Genocide: a collective crime". Un documento di 24 pagine che parla del ruolo che 63 Paesi avrebbero avuto nelle azioni israeliane a Gaza e in Cisgiordania. Tra questi paesi c'è anche l'Italia. Albanese denuncia il "diretto sostegno, l’aiuto materiale, la protezione diplomatica e, in alcuni casi, la partecipazione attiva» di Paesi terzi attraverso, secondo il report, azioni illegali". Il primo a rispondere alle accuse è il rappresentante permanente dello Stato ebraico, Danny Danon, che definisce il report "vergognoso" e "unilaterale".

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"Il rapporto non riguarda i diritti umani né la pace. Albanese da anni diffonde retorica antisemita e calunnie sanguinose. Difende i terroristi e mostra disprezzo per Israele, gli Stati Uniti e l’Occidente". Il politico membro del Likud, il partito di Benjamin Netanyahu, prosegue apostrofando Albanese come una "strega fallita". Reazioni anche dalla politica italiana. Forza Italia replica che "accusare l’Italia di complicità in genocidio è una menzogna vergognosa. Il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra sostengono, invece, il lavoro di Albanese: "Il mostro è Netanyahu".

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