Angela Merkel, l’ultimo Consiglio europeo della Cancelliera intramontabile

Molto probabile che il vuoto sia riempito dal nostro premier Mario Draghi

di Daniele Rosa
Esteri
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Dopo la bellezza di ben 107 vertici europei, Angela Merkel da 16 anni leader indiscusso del Vecchio Continente, partecipa oggi all’ultimo suo Consiglio europeo.

Una resistenza incredibile che le è valsa il soprannome di Cancelliere del Teflon. Nel suo lungo periodo al potere ha visto stelle nascere e morire come il primo ministro britannico David Cameron, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il nostro cavaliere Silvio Berlusconi.

Merkel nel suo score di longevità politica europea , iniziato nel 2005, puo’ vantare il record di aver convissuto con cinque presidenti francesi, cinque primi ministri britannici, otto italiani e tre presidenti del governo spagnolo.

Il vuoto in Europa sarà riempito forse dal suo successore, il socialdemocratico Olaf Scholz, ma al momento il vero pretendente non è nemmeno Macron ma il nostro primo ministro Mario Draghi.

Trattative instancabili, ricerca di compromessi, ma pure grandi flop con in testa la durezza avuta con la Grecia, sono stati alla base del suo lungo mandato.

Ha galleggiato come un sughero con pragmatismo tessendo tele con una lentezza in un’Europa che ha visto crisi  e drammi di ogni genere.

Dalla crisi finanziaria mondiale del 2008, a quella monetaria dell’euro, all’attacco russo in Crimea, all’esodo di libici e siriani dopo la morte di Gheddafi ed infine alla recente pandemia da Coronavirus. Tutti momenti dove la Merkel ha guidato le fila con un europeismo che ha stupito pure molti tedeschi.

E con questo amore per l’Europa la Cancelliera ha contestato la politica di Trump e durante il Covid si è relazionata con diversi partner europei per trovare soluzioni.

Il suo accordo con Macron per la creazione di un recovery fund multimilionario contro il virus ha portato alla creazione della Next Generation EU, una linea di bilancio da 750.000 milioni di euro con emissione congiunta di debito.

Ma tanti altri sono stati i passaggi determinati dalla Cancelliera. Tra questi il Trattato di Lisbona,la sua leadership nel momento della Brexit o la spinta al multilateralismo contro Trump.

Per contro anche molti errori , primo fra tutti il voler far uscire la Grecia dalla zona euro.

La sua capacità di resistere alle pressioni è stata anche un punto di forza per la Merkel ai vertici dei leader europei.  Prima ad arrivare ultima a lasciare.

Socialdemocratici, verdi e liberali hanno iniziato ieri negoziati formali per ottenere una coalizione di governo in Germania. Circa 300 persone discuteranno tutte le questioni dell'accordo di coalizione che porterà Olaf Scholz, ancora vicecancelliere di Angela Merkel e ministro delle Finanze a leader della prima economia europea.

Se tutto filerà liscio, ci sarà un governo "nella settimana di San Nicolás", la festa del 6 dicembre. Se l’accordo si farà con questi tempi la Merkel potrebbe superare il record di Helmut Kohl come cancelliere tedesco, raggiunto il 17 dicembre.