Buenos Aires nel caos, cittadini in piazza contro i tagli alla sanità. VIDEO
Proteste a Buenos Aires contro i tagli alla sanità imposti dal governo Milei. Sciopero degli operatori dell’ospedale pediatrico Garrahan per chiedere aumenti salariali
Argentina, proteste contro Milei a Buenos Aires: sciopero all’ospedale pediatrico Garrahan contro i tagli alla sanità
Cresce il malcontento in Argentina per le politiche economiche del presidente Javier Milei, con medici e operatori sanitari in sciopero contro i tagli al settore sanitario che hanno portato circa 200 professionisti alle dimissioni.
Nella giornata di giovedì 17 luglio, medici, specializzandi e personale amministrativo dell’Ospedale Garrahan di Buenos Aires, il più importante ospedale pediatrico argentino, hanno manifestato pubblicamente contro le misure di austerità imposte dal governo Milei. I manifestanti denunciano il peggioramento delle condizioni lavorative e la grave perdita di potere d’acquisto degli stipendi, ormai insufficienti per garantire dignitose condizioni di vita.
Le proteste arrivano dopo la decisione del Ministero della Salute argentino di applicare tagli drastici alla spesa pubblica sanitaria, giustificati dall’amministrazione Milei con la necessità di frenare la spirale inflazionistica che sta colpendo il paese. Tuttavia, il personale sanitario ritiene l’ultimo aumento salariale offerto dal governo assolutamente inadeguato e insufficiente rispetto all’aumento dei costi essenziali.
L’Ospedale Garrahan, eccellenza nazionale nel campo della pediatria, ha subito un esodo significativo di medici e infermieri che lamentano una precarizzazione crescente e un sovraccarico di lavoro insostenibile. «La situazione è diventata critica – denunciano i manifestanti – abbiamo perso circa 200 colleghi perché lo stipendio non basta più nemmeno a coprire le spese primarie».
Lo sciopero e le manifestazioni sono stati duramente criticati dal governo argentino, che li definisce ingiustificati. Tuttavia, la protesta del Garrahan riflette un disagio crescente nella società argentina nei confronti delle politiche economiche del presidente Milei.