Budapest, attivista queer portata in catene al processo: la denuncia di Ilaria Salis
Ilaria Salis denuncia su Instagram le condizioni di Maja, attivista queer e non binaria portata in catene al tribunale di Budapest. “Processo-farsa del regime di Orbán, isolamento e torture bianche”
Esteri
Ilaria Salis denuncia con un video su Instagram le condizioni di Maja, attivista queer e non binaria imputata nello stesso processo contro gli “antifascisti” accusati dal governo Orbán.
“È un processo-farsa, Maja vive in isolamento 23 ore al giorno: è tortura bianca”.
La deputata tedesca Isabelle Vandre conferma il grave stato di salute dopo un recente ricovero in ospedale.
Salis chiede il trasferimento in Germania: “Solo lì si possono garantire veri diritti democratici”.