Cile, trionfa l'estrema destra, Kast eletto presidente: "Mi ispiro a Pinochet". La campagna elettorale in stile Trump

Nettamente battuta la sua sfidante, la comunista Jara

di Marco Santoni

Kast, presidente Cile (Foto Lapresse)

Esteri

Cile, Kast è il nuovo presidente. La campagna in stile Trump: "Fuori dal Paese tutti i migranti irregolari"

Con l'86% delle schede scrutinate si conferma la netta vittoria di José Antonio Kast nelle elezioni presidenziali cilene con circa il 58% dei voti. Conservatore, cattolico, liberale, Kast ha 9 figli e diventa il presidente più a destra dalla fine della dittatura di Augusto Pinochet nel 1990. "Faremo rispettare la legge in tutte le regioni, senza eccezioni o privilegi", ha detto il vincitore delle elezioni a migliaia di sostenitori radunati fuori dalla sede del Partito Repubblicano nella parte orientale di Santiago. L'annuncio della sua vittoria ha dato vita a festeggiamenti in tutto il Paese, con migliaia di persone scese in piazza, in particolare nella capitale, dove i clacson delle auto hanno suonato per diverse ore.

Leggi anche: Accoltellato in casa il regista di "Harry ti presento Sally", accanto a Rob Reiner anche il corpo senza vita della moglie

Kast, ex deputato, ha condotto una campagna elettorale incentrata sulla lotta alla criminalità e ha promesso di espellere i quasi 340mila migranti irregolari, la maggior parte dei quali venezuelani. La sua avversaria, Jeannette Jara, 51 anni, ex ministra del Lavoro sotto il presidente uscente Gabriel Boric e membro del partito comunista, ha promesso di aumentare il salario minimo e di tutelare le pensioni. La criminalità e l'immigrazione clandestina sono le principali preoccupazioni dei cileni, prima ancora delle difficoltà economiche legate alla crescita lenta. "Il Paese sta crollando", ha ripetutamente affermato Kast, candidato del Partito Repubblicano, da lui fondato nel 2019.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ESTERI

Tags:
cilekastpinochet