Cina: missione nello spazio per contendere il potere agli Stati Uniti

Per la prima volta l'equipaggio è interamente composto da cinesi. Anche la Russia, uscita dall'ISS, sta sviluppando piani spaziali in autonomia

Esteri
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Partirà oggi, mercoledì 17 giugno, la prima missione spaziale con un equipaggio interamente cinese. I tre astronauti Nie Haisheng (56 anni), Liu Boming (54) e Tang Hongbo (45) partiranno dal Deserto dei Gobi per raggiungere la stazione orbitante cinese Tiangong. Haisheng, il più anziano del gruppo, sarà anche il campo ed è al terzo viaggio nello spazio: nel 2005 fece parte della prima missione cinese con più di un astronauta e nel 2013 di quella finalizzata a testare la tecnologia di atterraggio. Borming è stato invece il primo astronauta cinese a camminare lo spazio, mentre Hongbo è al primo lancio in orbita, pur seguendo il programma di addestramento da ben 11 anni.

La missione, chiamata Shenzhou-12, è la prima di quattro che raggiungeranno la stazione orbitante, segnando una netta accelerazione nel programma di espansione spaziale decisa dal Governo di Pechino, che anche su questo versante rivaleggia apertamente con gli Stati Uniti e la Nato.

Dopo i viaggi sulla Luna dello scorso dicembre e su Marte dello scorso maggio, si punta a dotare la stazione spaziale di un organico a pieno regime entro dicembre 2022.

I programmi della Cina di conquista dello spazio segnano un passaggio fondamentale anche a livello politico: proprio per motivi politici i suoi astronauti sono stati estromessi dalla ISS (la stazione spaziale internazionale), progetto dal quale anche la Russia ha deciso di uscire, per seguirne uno tutto suo, il cui inizio è previsto nel 2030.