Decreto Ucraina, Tajani rompe gli indugi: “Aiuti civili sì, ma anche armi”. Sugli asset russi? “Molti dubbi, rischio condanna dalla Corte di giustizia”

Tajani rassicura sulla maggioranza e spiega le priorità del decreto: aiuti civili urgenti e supporto militare all’Ucraina

di Arianna Conti

Antonio Tajani

Esteri

Decreto Ucraina, Tajani: “Aiuti civili sì, ma anche armi”. Dubbi sugli asset russi congelati

"Ci saranno soprattutto aiuti civili, certo. Ma anche armi". Lo dice il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani in un'intervista a La Stampa, parlando del nuovo decreto Ucraina. Quanto alle tensioni sulla manovra, "tutto risolto. È stata un'incomprensione interna alla Lega", assicura Tajani. "Il Senato darà il via libera entro Natale. Le discussioni sono normali, abbiamo posizioni diverse". Infine, su Forza Italia annuncia che si candiderà al congresso: "Sono pronto alle sfide, ma sono abituato a vincerle". 

Tajani torna sulla questione asset russi: "Abbiamo sempre espresso molti dubbi sulla base giuridica dell'utilizzo degli asset congelati, la Banca centrale europea ha espresso parere contrario" e "non credo che senta la pressione di Trump. Vogliamo solo evitare il rischio di ricevere una condanna da parte della Corte di giustizia in caso di contestazione: sarebbe uno schiaffone dalla Russia ai difensori dello stato di diritto". Tornando sul decreto Ucraina, "adesso vedremo il testo quale sarà, ma si parla prevalentemente di aiuti civili, che serviranno alla popolazione per non diventare vittima del generale inverno, che rischia di fiaccare l'Ucraina più delle armi russe. Poi si potranno inviare anche armi, ma la prima preoccupazione è questa, perché i russi vogliono fiaccare la resistenza del popolo ucraino, più che quello delle forze armate ucraine, visto che grandi successi non ne hanno avuti".

Quindi le armi ci saranno? "Sì, per forza". Questo non rischia di fare infuriare la Lega? "Ne stiamo discutendo e non ci dobbiamo arrabbiare neanche noi. Se la Lega vuole che si insista molto sull'aspetto degli aiuti civili bene, noi siamo d'accordo", ma la parola "prevalentemente però non esclude di inviare anche aiuti militari, che può significare anche equipaggiamento".

Sulla manovra la Lega ha minacciato di far cadere il governo? "No, assolutamente. C'è stata una questione di misunderstanding probabilmente all'interno della Lega stessa sul maxi emendamento. Ma ora è tutto risolto" "quello che conta è la sintesi", spiega Tajani. "Da che mondo è mondo quando c'è la manovra ci sono battibecchi, d'altronde siamo tre partiti differenti, abbiamo anche su alcune questioni sensibilità differenti". Infine FI: "Certo io mi candiderò" al congresso e "dovranno essere eletti quattro vice segretari", "ognuno può partecipare".

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