Energia, il Parlamento Ue conferma: gas e nucleare nella tassonomia

Greenpeace: azione legale contro la commissione Ue e la scelta della tassonomia

Roberta Metsola Presidente Europarlamento
Esteri
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Tassonomia Ue, il Parlamento respinge le obiezioni su gas e nucleare

Il Parlamento europeo non ha avanzato obiezioni all'atto delegato della Commissione europea che include gas e nucleare nella lista della 'tassonomia Ue' per l'elenco delle attivita' sostenibili ai fini della corretta informazione per gli investitori e di un orientamento in coerenza con gli obiettivi europei pro clima.

Tassonomia Ue, la Commissione Ue: bene voto del Parlamento Ue, è un atto pragmatico 

La Commissione europea accoglie con favore il risultato della votazione del Parlamento europeo sulla Tassonomia. "Questo voto e' un riconoscimento importante del nostro approccio pragmatico e realistico nell'aiutare molti Stati membri nel loro percorso di transizione verso la neutralita' climatica. La neutralita' climatica e' il nostro obiettivo e obbligo legale. Ci impegniamo a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per allontanarci dalle fonti di energia ad alta emissione di carbonio", spiega l'esecutivo Ue in una nota.

"L'atto delegato complementare e' una proposta pragmatica per garantire che gli investimenti privati nel gas e nel nucleare, necessari per la nostra transizione energetica, soddisfino criteri rigorosi. Gli investimenti nelle energie rinnovabili sono gia' prioritari nella nostra Tassonomia: questo e' il nostro futuro. La nostra proposta garantisce trasparenza in modo che gli investitori sappiano in cosa stanno investendo. Oggi porta la chiarezza tanto necessaria alla posizione dell'Ue", sottolinea la commissaria ai Servizi finanziari, Mairead McGuinness. L'atto delegato entrera' in vigore il primo gennaio 2023. 

Greenpeace: azione legale contro commissione Ue su tassonomia

Greenpeace annuncia un'azione legale contro la Commissione europea in seguito all'inclusione del gas e del nucleare nella tassonomia, cioè nell’elenco degli investimenti ritenuti sostenibili dall'Ue. Il Parlamento europeo "non ha raccolto abbastanza voti per bloccare il controverso Piano della Commissione. Solo 278 eurodeputati hanno votato contro l'etichetta sostenibile per il gas e il nucleare, non raggiungendo i 353 voti necessari per bloccare la proposta".

Si tratta - spiega Greenpeace - di una "grave minaccia per l'ambiente". Prima che l'azione legale abbia inizio, Greenpeace presenterà alla commissione Europea "una richiesta formale di revisione interna. In caso di esito negativo, porterà la causa alla Corte di Giustizia europea".

Come risposta al voto del Parlamento Ariadna Rodrigo della campagna Finanza sostenibile di Greenpeace Ue ritiene sia "oltraggioso etichettare il gas fossile e il nucleare come verdi e far fluire così più denaro verso le casse che finanziano la guerra di Putin in Ucraina. Per questo continueremo a opporci in tribunale. Le vergognose trattative interne alla commissione Europea influenzate dalle lobby dei combustibili fossili e del nucleare non basteranno".

"Siamo ispirati dagli attivisti per il clima che questa settimana si sono riuniti a Strasburgo - continua Rodrigo - e siamo fiduciosi che i tribunali annulleranno questo tentativo di greenwashing sostenuto dalla politica, in quanto si tratta di una chiara violazione delle leggi dell'Unione europea". "Il voto che ha dato il via libera all’etichetta green per false soluzioni come il gas fossile e l’energia nucleare - si rileva - è in netto contrasto con quanto servirebbe davvero in un momento storico come questo, in cui gli effetti dei cambiamenti climatici hanno gravi conseguenze sulla vita di tutti noi". Secondo Greenpeace "il voto del Parlamento europeo rischia di rallentare ulteriormente la lotta alla crisi climatica, esponendo le persone e il Pianeta a eventi climatici sempre più estremi".