Epstein, il giallo delle 16 foto sparite nel nulla: una è di Trump. E ci sono file censurati
Non tutto è stato diffuso come previsto. Il dipartimento di Giustizia: "Bisogna tutelare l'anonimato delle vittime"
Donald Trump, Melania Trump Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell
Epstein, le foto sparite e la doppia versione sulla tutela delle vittime. E Trump...
Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha respinto le accuse di aver censurato informazioni riguardanti il presidente Donald Trump nel dossier su Jeffrey Epstein, dopo le polemiche sulla pubblicazione parziale e ampiamente oscurata dei documenti dell’inchiesta. "Non censuriamo informazioni che riguardano il presidente Trump", ha assicurato il vice segretario Todd Blanche in un'intervista a Nbc, rispondendo alle critiche provenienti da esponenti di entrambi i partiti e da alcune vittime del finanziere newyorkese, morto in carcere nel 2019. Venerdì il Dipartimento ha iniziato a rendere pubblici migliaia di foto, video e testi relativi a Epstein, accusato di aver sfruttato sessualmente oltre mille giovani donne, tra cui minorenni, e noto per le sue frequentazioni con personalità di primo piano, tra cui Trump e l’ex presidente democratico Bill Clinton.
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Tuttavia, l’intero dossier non è stato diffuso come previsto dalla legge e numerosi documenti sono stati pesantemente oscurati, incluso un file di 119 pagine completamente censurato. Sabato alcune immagini pubblicate sono state rimosse, scatenando le proteste dell’opposizione. Tra queste, uno scatto che ritraeva foto appoggiate su un mobile e in un cassetto, con almeno uno scatto raffigurante Trump. Il dipartimento di Giustizia ha poi ripubblicato la foto domenica, spiegando che era stata temporaneamente rimossa per ulteriori verifiche e che non conteneva elementi riconducibili a vittime di Epstein. Il Dipartimento ha inoltre sostenuto che il rallentamento nella diffusione dei documenti sia dovuto a decisioni giudiziarie e alla necessità di tutelare l’anonimato delle vittime, respingendo l’accusa di trattenere volontariamente i file.
Trump, che in passato ha ammesso di aver frequentato Epstein ma ha sempre negato di conoscere le sue attività criminali, non ha commentato la pubblicazione dei documenti. Diversi esponenti repubblicani hanno chiesto la pubblicazione integrale del dossier. Il senatore Rand Paul ha avvertito che ogni sospetto di occultamento continuerà a pesare sul governo, mentre il deputato Thomas Massie ha definito l’attuale situazione "uno schiaffo alle vittime", chiedendo di rendere pubblici tutti i documenti giudiziari rilevanti.