Chi è Mohamed Hannoun, l'architetto leader dei proPal accusato di finanziare Hamas attraverso associazioni benefiche

Smantellata una rete illecita: arrestate nove persone. Per gli inquirenti, il "finanziamento delle attività terroristiche" sarebbe avvenuto attraverso tre associazioni di beneficenza

di Salvatore Isola
Esteri

Finanziamenti ad Hamas, chi è Hannoun: il leader proPal nella black list Usa

Mohamed Hannoun, 63 anni, architetto residente a Genova da circa quarant’anni, è una figura di primo piano dell’attivismo pro-palestinese in Italia. Di cittadinanza giordana, è presidente dell’Associazione Palestinesi in Italia e fondatore, nel 1994, dell’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (A.b.s.p.p.), organizzazione oggi al centro di indagini per presunti legami con Hamas.

Hannoun ha sempre respinto le accuse di appartenere all’organizzazione islamista. Nell’agosto scorso, commentando le contestazioni che lo indicavano come leader di Hamas, aveva parlato di “bufala”, definendosi semplicemente un palestinese impegnato da decenni nella difesa dei diritti del proprio popolo. In quella occasione aveva sostenuto che Hamas, avendo ottenuto oltre il 70% dei voti a Gaza e in Cisgiordania, rappresenterebbe legittimamente una parte del popolo palestinese, dichiarandosi simpatizzante di tutte le fazioni che, a suo dire, lottano per quei diritti.

Nel 2023 il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha inserito Hannoun e la A.b.s.p.p. in una blacklist, accusandoli di essere coinvolti nel finanziamento del terrorismo. Anche in questo caso, l’attivista ha sempre negato ogni addebito, rivendicando la natura esclusivamente umanitaria delle iniziative portate avanti dall’associazione.

Negli ultimi mesi la sua attività pubblica è stata più volte al centro di polemiche e provvedimenti. Il 15 novembre 2024 la Questura di Milano gli ha notificato un foglio di via per istigazione all’odio e alla violenza, dopo un comizio in cui aveva elogiato alcuni giovani che ad Amsterdam avevano aggredito tifosi israeliani del Maccabi, accusati di aver insultato gli arabi.

Dopo l’attacco del 7 ottobre, Hannoun ha partecipato a numerose manifestazioni di solidarietà con la popolazione di Gaza ed è stato particolarmente attivo nel sostenere la Sumud Flotilla, partita anche da Genova con l’obiettivo di sfidare il blocco israeliano. La sua presenza a eventi pubblici è stata spesso contestata, proprio per i sospetti di contiguità con Hamas.

A ottobre di quest’anno ha ricevuto un ulteriore foglio di via di un anno da Milano, in seguito a dichiarazioni in cui avrebbe giustificato le uccisioni di presunti collaborazionisti da parte di Hamas, definite da lui come un atto di “giustizia” compiuto dalla resistenza palestinese dopo la tregua.

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