Flotilla, ecco tutti i nomi dei 22 italiani arrestati e le barche su cui viaggiavano
Il ministro Tajani: "I nostri connazionali sono in buone condizioni"
Flotilla, chi sono i 22 italiani arrestati da Israele
"Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati" dalle forze israeliane che hanno intercettato la Flotilla per Gaza e "sono tutti in buone condizioni". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nelle comunicazioni alla Camera. "Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio", ha aggiunto il vicepremier, "già da questa notte i due Consolati in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni".
Leggi anche: Flotilla, arrestate 200 persone da 37 paesi. Ma 30 imbarcazioni non si sono fermate: "Arriveremo a Gaza"
In base alle informazioni disponibili sul sito dell'organizzazione, ecco chi sono alcuni degli italiani fermati dalle forze israeliane e su quali barche si trovavano. ALL INN - Pietro Queirolo Palmas, Antonio La Piccirella e Simone Zambrin. - AURORA - Federico Frasca, Gonzalo Di Pretoro, Irene Soldati, Marco Orefice e Sara Masi - HIO - Lorenzo D'Agostino - JANNOT III - Andrea Sebastiano Tribulato - KARMA - Annalisa Corrado (eurodeputata Pd), Arturo Scotto (deputato del Pd), Margherita Cioppi, Michele Saponara, Paolo Romano, Saverio Tommasi e Romano Notarianni. - MORGANA - Barbara Schiavulli, Benedetta Scuderi (europarlamentare Europa Verde), Carlo Alberto Biasoli e Jose Nivoi. - OTARIA - Adriano Veneziani, Alessandro Mantovani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti e Manuel Pietrangeli. - SEULLE - Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni e Silvia Severini. - SIRIUS - Nicolas Calabrese.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nelle sue comunicazioni alla Camera sulla guerra tra Israele e Hamas ha fatto appello all'opposizione perché sostenga il piano di pace americano, che è stato accolto "da Israele, dall'Autorità Nazionale Palestinese" e da "molti importanti paesi arabi e musulmani". "Per Gaza si profila un futuro governato da rappresentanti arabi, un graduale ma rapido ritiro delle forze di Israele, un ambizioso piano di ricostruzione con capitali sauditi, americani e non solo", ha proseguito il vicepremier, "tutto ora dipende da Hamas, dalla risposta che darà. La salvezza o la tragedia per la popolazione di Gaza dipendono dalle loro scelte".