Francia, Hidalgo e Le Pen: due donne sfidano Macron per l’Eliseo

Corsa all'Eliseo: due donne contendono lo scettro a Macron

Esteri
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Francia, D-day a Rouen per Hidalgo: la sindaca che vuole l'Eliseo 

Il sindaco socialista di Parigi, Anne Hidalgo, si lancia nella corsa all'Eliseo a Rouen. Un annuncio che non è una sorpresa: arriva dopo diversi mesi di viaggio, per avere "le basi per poter parlare al Paese". La città scelta è un luogo ideale per illustrare la riconversione industriale attraverso la transizione ecologica, che sarà uno dei temi centrali della sua campagna. Rouen permette anche di dare "una dimensione nazionale" alla sua candidatura.

Attualmente accreditata tra il 7 e il 9% dei voti secondo i sondaggi, Anne Hidalgo ricorda di essere stata sconfitta anche a Parigi. "Eravamo convinti che non si sarebbe mossa se non avesse avuto una candidatura chiara", spiega chi gli sta intorno. Il suo intervento le permettera' di esporre "perche' sta lanciando e per quale progetto". Dovrebbe in particolare evidenziare i valori della socialdemocrazia e dell'"uguaglianza repubblicana", che questa figlia di immigrati spagnoli arrivata in Francia all'eta' di due anni ha fatto della sua "bussola".

 

La sua dichiarazione arriva tre giorni prima dell'uscita del suo libro "Une femme francaise", (Editions de l'Observatoire), dove svela la sua visione della Francia e alcune delle sue priorita'. Oltre alla "transizione ecologica", che non deve essere fatta "a scapito delle classi medie e delle categorie popolari", vuole affrontare le "disuguaglianze" e consentire a tutti di "vivere meglio del proprio lavoro ovunque in Francia", come aveva spiegato davanti a diverse centinaia di eletti partiti in luglio, a Villeurbanne. Cosi', per gli "invisibili" (badanti, cassieri...) che "ogni giorno dell'anno fanno funzionare la societa'", e' "abbastanza economicamente sopportabile aumentare i salari", afferma nel suo libro, citando il Cfdt che propone un aumento generale del 15%, "una pista solida", secondo lei. Un'altra priorita' e' la scuola. Ritiene "possibile" per un quinquennio "moltiplicare almeno per due" lo stipendio degli insegnanti.

Francia, Le Pen 'molla' partito e vira su campagna presidenziale

Marine Le Pen, dall'altra, ha consegnato a Frejus le chiavi del partito al suo numero due Jordan Bardella, per tuffarsi in una campagna presidenziale come difensore delle "liberta'", sotto l'occhio di un potenziale concorrente, Eric Zemmour. Tutta sorridente, guardando il cielo, la candidata all'Eliseo indossa sul suo primo manifesto della campagna, stampato in 500 mila copie, una giacca bianca che mette in risalto le lettere "empire green" del suo slogan "Freedoms, carered freedoms", ispirato a 'un verso della Marsigliese. Senza il nome Le Pen, e senza il nome del suo partito, il National Rally. Perche' il leader di estrema destra intende liberare se stessa, il tempo della sua campagna, dal partito, le cui redini affidera' al giovane primo vicepresidente Jordan Bardella.

La slogan sulle liberta' "parla molto bene all'elettorato di destra che sta cercando di sedurre da qualche anno. Risale agli anni '80 quando il Rpr difendeva le liberta' contro il socialismo", spiega lo storico specializzato nell'estrema destra Nicolas Lebourg. E che permette al candidato di "recuperare dolcemente il movimento dei lasciapassare antisanitari", dove la parola "liberta'" e' stata brandita su diversi striscioni, aggiunge. Fa parte anche della volonta' di Marine Le Pen di "normalizzare" il suo discorso per apparire credibile, dopo aver promesso di ripagare il debito o di non toccare gli accordi europei di Schengen sulla libera circolazione delle persone. Marine Le Pen ha gia' presentato due proposte per il suo programma, che sara' semplificato a 22 misure, invece delle 144 del 2017.

"Ne' di destra ne' di sinistra", vuole privatizzare il settore pubblico dell'audiovisivo, un modo per "recuperare tutto questo odio per i media che abbiamo visto e nei gilet gialli e nell'anti-pass, come cosi' come i conservatori che pensano che stiamo pagando troppe tasse", ha detto Lebourg. E nazionalizzare le autostrade - che parla "all'elettorato popolare e agli amanti dell'auto sacrosanta, quanto ai Csp+ che diffidano della cattiva gestione". Marine Le Pen ha presentato sabato il suo direttore della campagna, Christophe Bay, un ex prefetto e non un politico come David Rachline nel 2017, e ha menzionato viaggi tematici di due o tre giorni, per "prendersi il tempo" di scambiare con i francesi. Marine Le Pen non ha fatto il nome di Eric Zemmour davanti agli eletti della Rn venerdi', anche se l'ipotesi della sua candidatura preoccupa il suo partito. Pensa che la Francia non stia aspettando "un Trump" e che "non andra' fino alla fine" delle elezioni presidenziali. Ha assicurato di non essere preoccupata: "Lo guardiamo con molta calma" e senza "febbrilita'".