Gaza, Hamas: "Pronti a negoziati". Dopo la chiamata con Trump, Meloni sente l'Emiro del Qatar e Netanyahu: "Urge il cessate il fuoco"

Almeno 42 morti in raid sulla Striscia. Operatori Usa feriti in 'azione ostile Hamas'

Esteri ​​​​​di Redazione
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 Gaza, Meloni sente Emiro Qatar e Netanyahu: "Ora cessate il fuoco" 

- Nel quadro dei contatti avviati sin dal Vertice G7 di Kananaskis a sostegno di un cessate il fuoco a Gaza, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha intensificato il dialogo con diversi leader internazionali. Dopo aver avuto ieri un colloquio con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il Presidente Meloni ha avuto conversazioni telefoniche con l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, e con il Primo Ministro dello Stato d'Israele, Benjamin Netanyahu. In tutti i colloqui il Presidente Meloni ha richiamato l'urgenza di giungere a un cessate il fuoco a Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora in vita e l'accesso pieno e senza ostacoli della popolazione civile all'assistenza umanitaria. 

Mo: Erdogan, 'chiesto a Trump di intervenire su morti presso centri distribuzione Gaza'

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di intervenire per fermare le sparatorie e le uccisioni nei pressi dei centri di assistenza e distribuzione degli aiuti all'interno della Striscia di Gaza, che secondo le Nazioni Unite hanno causato la morte di oltre 500 persone. "Ci sono persone che vengono uccise nelle file per accedere al cibo. È necessario intervenire affinché queste persone non vengano uccise", ha detto Erdogan a Trump, quando lo ha incontrato al vertice della Nato a fine giugno. A riferirne è stato lo stesso Erdogan, secondo quanto riporta Anadolu.

Mo: Ghf, operatori Usa feriti in 'azione ostile Hamas'

Sono stati feriti in "un'azione ostile di Hamas" i due operatori umanitari americani della Gaza humanitarian foundation colpiti questa mattina a Khan Younis nel lancio di granate. Lo denuncia la Ghf, che "continua a indagare sull'accaduto", precisando che i due dipendenti non sono in pericolo di vita.

Medio Oriente, Hamas, 'pronti a negoziati su Gaza immediatamente', per Trump accordo a giorni

Hamas è disponibile a iniziare "immediatamente e in modo serio" un nuovo round di negoziati su "un meccanismo" per un cessate il fuoco a Gaza. Anche la Jihad islamica è sostiene i negoziati, chiedendo "garanzie" che Israele "non riprenda la sua aggressione" una volta liberati gli ostaggi detenuti a Gaza. Il Presidente americano ha ribadito che un accordo sulla tregua nella Striscia di Gaza e il rilascio degli accordi potrà essere sottoscritto già la prossima settimana.

"E' positivo", ha dichiarato sull'Air Force One, parlando dell'accettazione di avviare un nuovo round di trattative da parte di Hamas. Due diverse commissioni in Israele, presso il ministero della Salute e presso l'intelligence dell'Idf, stanno già lavorando per raccogliere informazioni sullo stato di salute sugli ostaggi ancora in vita per determinare a chi si dovrà dare la priorità nelle nuove trattative. La bozza di accordo che sarà discussa prevede il rilascio di otto ostaggi in vita il primo giorno della sua entrata in vigore, due il 50esimo giorno e i rimanenti dieci quando sarà raggiunto un successivo accordo per un cessate il fuoco permanente, il 60esimo giorno dall'entrata in vigore della tregua.

Medio Oriente, fonti, Israele non ha ancora deciso su tregua a Gaza dopo risposta Hamas

Israele non ha ancora preso "alcuna decisione" sui prossimi passi per l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi, dopo il via libera di Hamas alla ripresa dei negoziati. Lo ha detto una fonte del governo israeliano all'Afp, secondo cui "in questa fase non è stata presa una decisione sulla questione". Secondo alcuni media, il gabinetto di sicurezza israeliano potrebbe riunirsi stasera, una volta concluso lo Shabbat.

Mo: raid Israele contro Gaza, oltre 40 morti

Raid israeliani dall'alba di oggi contro la Striscia di Gaza hanno provocato la morte di oltre 40 persone. Sono stati presi di mira il campo profughi di Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nel sud, il quartiere di Zeitoun, a Città di Gaza, il campo profghi di Bereij nel centro della regione e Nuseirat, nel nord.

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