Gaza, "il Papa ha riconosciuto che è genocidio". Poi la smentita: è giallo

Il cardinale Parolin: "Irrealistico che il Papa abbia parlato di genocidio a Gaza"

di Redazione
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Israele, i palestinesi in visita al Vaticano: "Papa ha riconosciuto che e' genocidio"

Papa Francesco ha riconosciuto che "stiamo vivendo un genocidio". Lo hanno detto i familiari dei palestinesi che vivono a Gaza, nella conferenza stampa dopo l'incontro avuto con il Pontefice. Francesco, secondo quanto hanno riferito, ha anche sottolineato che "al terrorismo non si risponde con il terrorismo". La delegazione ha inoltre invitato il Papa a Gaza, "lui puo' fermare la guerra", "il cessate il fuoco non e' sufficiente". Il Pontefice avrebbe risposto che e' "una buona idea", quando la situazione lo permettera'.

Portavoce vaticano, Papa non ha parlato di genocidio 

 "Non mi risulta abbia usato tale parola. Ha utilizzato i termini con cui si e' espresso durante l'Udienza Generale e parole che comunque rappresentano la situazione terribile che si vive a Gaza". Cosi' il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni replica alle dichiarazioni della delegazione palestinese ricevuta da Papa Francesco, che in conferenza stampa ha riferito che il Pontefice ha usato la parola "genocidio". "Siamo in dieci e lo abbiamo sentito tutti", hanno detto i palestinesi all'incontro con la stampa. 

Parolin, irrealistico che Papa abbia detto "genocidio" 

E' irrealistico che Papa Francesco abbia parlato di "genocidio" nell'incontro con i familiari dei palestinesi che vivono a Gaza. Cosi' il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un convegno in Vaticano. "Non so esattamente. Io ho visto il comunicato che e' stato emesso dopo, pero' non ho ricevuto informazioni dirette sul colloquio, sul dialogo del Santo Padre", ha specificato Parolin. "Certo il genocidio e' un termine molto tecnico che si applica a determinate situazioni. Non so se in questa situazione si possa parlare di genocidio". E alla domanda se fosse stato irrealistico che il Pontefice abbia usato questo termine, Parolin ha risposto: "Penso di si'. E' un termine che si applica a determinate situazioni ben precise e che ha anche delle conseguenze molto precise a livello internazionale".