Hamas, dipendenti Onu complici dei massacri. Anche l'Italia stoppa i fondi

Uomini delle forze speciali Nukhba, le più feroci, anche dipendenti del Palazzo di vetro. Decine di razzi e armi trovati in edifici dell'Unrwa

di Redazione Esteri
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"Sospetti legami con gli attacchi di Hamas del 7 ottobre", accuse choc sull'Onu

Dodici dipendenti dell'Onu complici degli attacchi sanguinari di Hamas del 7 ottobre. E' l'accusa a dir poco scioccante che sta emergendo nelle ultime ore. "Le autorità israeliane hanno fornito all'Unrwa, l'agenzia Onu per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi, informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti nei terribili attacchi del 7 ottobre. Per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri e di avviare un'indagine per stabilire senza indugio la verità. Qualsiasi dipendente coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali". Lo ha detto il commissario generale di Unrwa Philippe Lazzarini, ribadendo la condanna degli attacchi di Hamas e parlando di "accuse scioccanti". 

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Come  spiega il Corriere della Sera, il dossier presentato da Israele in materia sarebbe corposo. "Dozzine di razzi e armi trovate in edifici dell’Unrwa. Uomini delle forze speciali Nukhba, le più feroci, che sono anche dipendenti del Palazzo di vetro. Lo stesso ministro all’Economia di Hamas, Jawad Abu Shamala, che prima di morire insegnava in una scuola Onu di Khan Younis". Dei 12 membri dello staff dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), nove sono stati licenziati, uno ucciso e le identità di altri due sono ancora "in fase di chiarimento": lo ha specificato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, assicurando che l'organo di supervisione delle Nazioni Unite ha già avviato un'inchiesta e che è imminente una revisione indipendente dei fatti.

Come riporta il Corriere della Sera, nel canale Telegram Unrwa-Gaza, una chat non ufficiale con 3.200 iscritti, composta perlopiù da lavoratori dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, è stata invasa da messaggi antisemiti, che inneggiavano "al magnifico lavoro dei terroristi". La ong svizzera — che come missione ha quella di monitorare l’operato dell’Onu e che da sempre è vicina a Israele — tramite l’account Twitter del suo direttore, ha pubblicato le immagini di alcuni dei post incriminati con nome, cognome e mestiere dell’utente. "Non abbandonate le zone bombardate, diventate scudi umani", scrive un professore. "Quello che Hamas è riuscito a fare il 7 ottobre è stato meglio di ogni aspettativa" posta un altro. "Pregate per i nostri martiri". E così via. Tra un file condiviso per la prossima lezione, e un consiglio su come affrontare la fredda notte nel campo profughi, spuntano parole e video di supporto al terrore dei miliziani, alla violenza e al martirio.

Onu, Guterres: “Garantire il proseguimento delle operazioni Unrwa”

Sulla scia delle accuse contro l'Unrwa, nove Paesi tra i quali l'Italia, hanno già sospeso i finanziamenti per la principale agenzia delle Nazioni Unite a Gaza. Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha però chiesto agli stati donatori di "garantire la continuità" dell'agenzia palestinese per i rifugiati dopo che diversi fondi sono stati sospesi per accuse di coinvolgimento del personale nell'attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele. "Pur comprendendo le loro preoccupazioni - io stesso sono rimasto inorridito da queste accuse - mi rivolgo fortemente ai governi che hanno sospeso i loro contributi, almeno, per garantire la continuità delle operazioni dell'Unrwa", ha affermato Guterres.

Tajani: "Anche l'Italia sospende i finanziamenti all'Unrwa"

"Il governo italiano ha sospeso finanziamenti all'Unrwa, dopo l'atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso la stessa decisione. Siamo impegnati nell'assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele". Lo annuncia il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Il direttore dell'Unrwa: “Dopo lo stop ai finanziamenti sospesi gli aiuti a Gaza. E’ un’altra punizione collettiva”

Dopo la sospensione dei finanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, il direttore Philippe Lazzarini anticipa lo stop alle operazioni per la distribuzione di aiuti da cui due milioni di persone a Gaza dipendono. "Nove Paesi hanno sospeso provvisoriamente i loro finanziamenti all'Unrwa. Queste decisioni minacciano la nostra opera umanitaria nella regione, incluso e in modo particolare nella Striscia di Gaza", ha dichiarato. L'Unrwa gestisce rifugi per più di un milione di persone e fornisce cibo e cure mediche di base. "I palestinesi di Gaza non avevano bisogno di questa ulteriore punizione collettiva", ha sottolineato.