Politica anti-immigrazione, Los Angeles nel caos: montano le proteste. L'ordine di Trump: "Arrestare chiunque indossi una mascherina"
Rivolte in tutta la città, il presidente americano ha schierato l'esercito: scontri tra manifestanti e Guardia Nazionale
Rivolte a Los Angeles (Foto Lapresse)
Rivolte degli immigrati a Los Angeles, Trump passa alle maniere forti: scontro col governatore della California
Los Angeles è nel caos, terzo giorno di rivolte da parte degli immigrati che protestano contro le politiche di Trump. Ma il presidente americano adesso ha deciso di passare alle maniere forti e scavalcando l'autorità del governatore della California ha schierato 2000 soldati della Guardia Nazionale, facendo scoppiare un caso a livello politico. Gavin Newsom, il governatore della California ha deciso di fare causa all'amministrazione Trump. L'ordine di Trump richiedeva al Dipartimento della Difesa di coordinarsi con il governatore prima di inviare la Guardia Nazionale, ha aggiunto Newsom, aggiungendo che l'amministrazione però non lo ha fatto.
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"C'è un protocollo, c'è una procedura. A lui non importava. E la parte peggiore? Ha mentito spudoratamente", ha detto Newsom che ha anche definito le azioni di Trump "incostituzionali" e "illegali". Newsom ha nuovamente incolpato Trump per il caos in città: "E' lui che ha creato le condizioni che vedete in Tv stasera. Le ha esacerbate". Il governatore ha assicurato che durante una conversazione di circa 20 minuti con Trump venerdì sera non è mai stato affrontato il tema dell'invio della Guardia Nazionale. "Non si può lavorare con il presidente. Si può solo lavorare per lui, e io non lavorerò mai per Donald Trump", ha detto Newsom "Dov'è la sua decenza, signor Presidente? Revochi quest'ordine: è illegale e incostituzionale. E l'ho detto, lo ripeto: è immorale. Sta creando le condizioni che afferma di voler risolvere".
Newson ha definito Trump "un bugiardo". Trump poi è tornato ad attaccare il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, e il governatore della California Gavin Newsom, chiedendo che si scusino per i disordini a Los Angeles. "Il governatore e il sindaco Bass dovrebbero scusarsi con la popolazione di Los Angeles per il lavoro assolutamente orribile che hanno fatto, e questo ora include anche le rivolte in corso a Los Angeles" scrive Trump su Truth, "Questi non sono manifestanti, sono facinorosi e insurrezionalisti pagati". La polizia di Los Angeles ha sparato proiettili non letali e granate stordenti sui manifestanti radunati nell’area di downtown della metropoli californiana.