Iran: Khamenei dal bunker ha scelto tre possibili successori - Israele: 'Ucciso leader che finanziò la strage di Hamas'

Collaboratore Khamenei minaccia capo dell'Aiea, 'la pagherà'

di Redazione

L'Ayatollah Ali Khamenei

Esteri

Iran: N.Y. Times, Khamenei ha scelto tre possibili successori

Nascosto in un bunker, la Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha scelto una serie di sostituti per andare a rivestire - in caso di necessità - una serie di incarichi militari e ha nominato tre alti esponenti del clero come candidati a succedergli nel caso in cui venisse ucciso. Temendo di essere rintracciato, Khamenei parla ormai principalmente con i suoi comandanti tramite un collaboratore di fiducia, dopo aver sospeso le comunicazioni elettroniche. Ad affermarlo sono tre funzionari iraniani citati dal New York Times.

L'86enne Khamenei ha preso la decisione di incaricare l'Assemblea degli Esperti del suo Paese, l'organismo responsabile della nomina della Guida Suprema, di scegliere rapidamente il suo successore tra i tre nomi da lui individuati. Normalmente, il processo per la nomina di una nuova Guida Suprema potrebbe richiedere mesi, durante i quali i religiosi sceglierebbero a partire da proprie liste di nomi. Ma con il paese in guerra, hanno affermato i funzionari, la Guida Suprema iraniana vuole garantire una transizione rapida e ordinata. La successione è un argomento delicato, raramente discusso in pubblico, al di là di illazioni e voci di corridoio negli ambienti politici e religiosi. Il figlio dell'ayatollah Khamenei, Mojtaba, anch'egli religioso e vicino al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, che si riteneva fosse tra i favoriti, non è tra i candidati, hanno affermato i funzionari citati dal quotidiano. Altro favorito era l'ex presidente conservatore iraniano, Ibrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero nel 2024.

In tempi normali, l'Ayatollah Khamenei vive e lavora in un complesso altamente sorvegliato nel centro di Teheran chiamato "beit rahbari" – o casa del leader – e raramente ne esce, tranne che per occasioni speciali. Il suo ritiro in un bunker testimonia dell'emergenza scatenata da una guerra che, sottolineano funzionari iraniani, si sta svolgendo su due fronti. Uno è combattuto dall'alto, con attacchi aerei israeliani contro basi militari, impianti nucleari, infrastrutture energetiche critiche, esponenti della gerarchia militare o scienziati nucleari. Ma si combatte anche su un secondo fronte, con agenti e collaboratori israeliani sotto copertura presenti all'interno del vasto territorio iraniano, che lanciano droni contro strutture energetiche e militari critiche. Il timore di infiltrazioni israeliane ai vertici dell'apparato di sicurezza e intelligence iraniano ha scosso la struttura di potere iraniana.

"È chiaro che abbiamo avuto una massiccia violazione della sicurezza e di intelligence; non si può negarlo", ha dichiarato Mahdi Mohammadi, consigliere senior del presidente del Parlamento iraniano, il generale Mohammad Ghalibaf, in una registrazione audio che analizza la guerra. "I nostri comandanti di grado superiore sono stati tutti assassinati nel giro di un'ora". Il "più grande fallimento" dell'Iran è stato quello di non aver scoperto la pianificazione di mesi condotta dagli agenti israeliani per portare missili e componenti di droni nel Paese in preparazione dell'attacco.

Iran, collaboratore Khamenei minaccia capo dell'Aiea, 'la pagherà'

Ali Larijani, uno dei consiglieri più stretti dell'ayatollah Ali Khamenei, ha attaccato il capo dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, ritenuto complice con le sue dichiarazioni dell'attacco sull'Iran sferrato da Israle. "Pagherà per questo una volta che il conflitto finirà", scrive in un post sui social Larijani, come riportano alcuni media internazionali.

Iran: Israele rivendica uccisione comandante che ha finanziato e armato Hamas per 7/10

Il comandante della divisione palestinese dei Guardiani della rivoluzione, la persona che ha finanziato e armato Hamas prima degli attacchi del 7 ottobre, Saeed Izadi, è stato ucciso in un raid di Israele, ha reso noto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. Il raid israeliano lo ha colpito l'appartamento di Qoms in cui si trovava grazie a "un immenso risultato dell'intelligence e delle forze aeree israeliane". "Giustizia è stata fatta per gli assassinati e gli ostaggi. Il braccio di Israele raggiungerà tutti i suoi nemici", ha aggiunto.

Iran: Israele ritiene di aver già ritardato bomba nucleare di almeno due o tre anni

"Abbiamo già ritardato la capacità dell'Iran di ottenere una bomba nucleare di almeno due o tre anni", ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, citando le valutazioni sui risultati degli attacchi iniziati lo scorso venerdì. "Il fatto che abbiamo eliminato le persone che guidavano e facevano avanzare il programma di militarizzazione del programma nucleare è di estrema importanza in termini di risultati. Abbiamo già raggiunto molto, ma faremo quello che dovremo fare. Non ci fermeremo fino a che non avremo fatto il possibile per eliminare questa minaccia", ha aggiunto. "Israele non consentirà all'Iran di diventare una nuova Corea del Nord. L'Iran ha cercato di seguire il percorso della Corea del Nord perché ritiene che la sicurezza del regime sia garantita dal possesso di armi nucleari. Ma non consentiremo che questo avvenga in Iran".

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