Iran, scorte di uranio arricchito scampate ai raid Usa-Israele: la rivelazione - Nobel Mohammadi, 'ho ricevuto minacce di morte'
Medio Oriente, 'ucciso comandante Hamas a Jabalya'
Guerra Israele Iran
Iran: la Nobel Mohammadi, 'ho ricevuto minacce di morte'
La premio Nobel per la pace iraniana, Narges Mohammadi, simbolo della lotta per i diritti delle donne nella Repubblica islamica, ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte. Lo ha riferito il presidente del comitato per il Nobel, Jorgen Watne Frydnes, il quale ha rivelato di aver ricevuto "una telefonata urgente" dall'attivista iraniana che gli ha trasmesso un "messaggio chiaro". "Le sue parole sono state 'Sono stata direttamente ed indirettamente minacciata di eliminazione fisica da parte del regime' ", ha spiegato Frydnes, precisando che le minacce sono state esplicitamente collegate alle attività svolte da Mohammadi a favore della difesa dei diritti umani in Iran.
Mo: media palestinesi, 'ucciso comandante Hamas a Jabalya'
Ucciso Iyad Amran, comandante di Hamas a Jabalya, a nord di Gaza. E' quanto riporta il sito di notizie israeliano Ynet rilanciando informazioni di media palestinesi secondo cui Iyad Amran è stato ucciso in un'operazione che ha visto nel mirino la Halima al-Saadiya School nel campo profughi di Jabaliya.
Iran, scorte di uranio arricchito scampate ai raid Usa-Israele: la rivelazione
Scorte sotterranee di uranio arricchito dell'Iran, di qualità quasi pari a quella necessaria per una bomba, sono scampate agli attacchi americani e israeliani del mese scorso e potrebbero essere accessibili agli ingegneri nucleari iraniani. A rivelarlo un alto funzionario israeliano a condizione di anonimato al New York Times, riferendo della conclusione a cui è arrivata Israele.
L'alto funzionario ha anche spiegato che Israele già alla fine del 2024 pensava a un'azione militare contro l'Iran, dopo aver assistito a quella che la fonte ha descritto come una corsa alla costruzione di una bomba nell'ambito di un progetto segreto iraniano. Il funzionario ha affermato che l'intelligence israeliana ha individuato l'attività di armi nucleari subito dopo l'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e questo ha spinto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a prepararsi a un attacco, con o senza l'aiuto degli Stati Uniti.
Nei giorni precedenti l'attacco israeliano all'Iran a metà giugno e la successiva decisione del presidente Trump di unirsi all'azione, i funzionari dell'intelligence statunitense hanno affermato di non aver riscontrato alcuna prova di un'azione da parte dell'Iran per militarizzare le sue scorte di uranio di grado quasi nucleare. Gli Stati Uniti hanno colpito due dei siti di arricchimento più critici dell'Iran con bombe da circa 13.600 chili e hanno puntato una raffica di missili Tomahawk lanciati da sottomarini contro un terzo sito, dove il combustibile poteva essere convertito per l'uso bellico.
Il funzionario israeliano ha affermato che le prove raccolte sul programma segreto, che il funzionario non ha descritto nei dettagli, sono state pienamente condivise con gli Stati Uniti. Per gli iraniani, avere accesso al combustibile già arricchito al 60% di purezza è fondamentale. La stragrande maggioranza degli sforzi per arrivare all'uranio altamente arricchito è ancora nelle fasi iniziali.