Guerra Iran, Netanyahu bombarda le basi dei pasdaran e un'università: "Centinaia di morti". Putin condanna gli attacchi a Teheran

Il presidente americano spiega nel dettaglio gli attacchi Usa ai siti nucleari

di Redazione Esteri

Trump (Foto Lapresse)

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Iran, Ft: "Nessuno sa dove sia finito l'uranio arricchito, programma ritardato al più di mesi"

Nessuno sa dove siano finiti i 408 chili di uranio arricchito dall'Iran al 60 per cento. Gli Stati Uniti e Israele non hanno la capacità per riuscire a individuarlo a breve. L'intervento militare americano, con 14 bombe GBU-57 fatte cadere da B-2 su Fordow e Natanz, e gli oltre venti missili da crociera Tomahawk lanciati da un sottomarino di classe Ohio contro Isfahan, ha al più ritardato di qualche mese il programma atomico di Teheran. E' davvero un magro bilancio quello che fa, intervistato dal Financial Times, Richard Nephew, funzionario Usa che aveva lavorato sull'Iran con le amministrazioni Obama e Biden.

Dove si trovi l'uranio arricchito al 60 per cento dell'Iran, che veniva conservato in polvere in grandi cilindri a Fordow, Natanz e Isfahan, e che potrebbe essere arricchito weapon grade, al 90 per cento, in pochi giorni se Teheran decidesse di farlo, è la questione ora urgente, per gli analisti americani e israeliani, per capire se il programma nucleare di Teheran è stato polverizzato o solo ritardato, e nel caso di quanto, magari con impianti ora distribuiti in siti più piccoli e ancora segreti dove magari erano state sistemate in precedenza centrifughe. "Tutto si riduce al materiale e a dove si trova", afferma Nephew.

"Sulla base di quello che abbiamo potuto capire fino a ora, non lo sappiamo. Non abbiamo alcun elemento reale per sostenere che abbiamo le capacità per poterlo trovare presto. Sarebbe folle dire che il programma è stato ritardato più di qualche mese", commenta. Il consigliere di alto grado di Ali Khamenei, Ali Shamkhani, ha affermato che le capacità nucleari sono rimaste intatte. "Anche se i siti nucleari sono stati distrutti, i giochi non sono fatti. I materiali arricchiti, le conoscenze che abbiamo sviluppato e la volontà politica rimangono intatti".

Università di Teheran colpita dai raid d'Israele

Un'università di Teheran è stata colpita oggi nell'ultima ondata di raid israeliani sull'Iran. Lo riferiscono fonti concordanti sui media locali, anche in lingua inglese, mentre vari studenti e ricercatori denunciano sui social come la struttura abbia riportato danni. Non è ancora chiaro se vi siano state vittime. L'ateneo in questione è la Shahid Beheshti University, nel settore nord della capitale iraniana, al centro oggi di bombardamenti che hanno messo nel mirino anche la rete elettrica provocando blackout temporanei in alcune zone. Non si tratta della prima università bersagliata dall'inizio degli attacchi d'Israele.

Idf: molti pasdaran uccisi nel raid al quartier generale

L'Idf afferma che "numerosi" pasdaran sono stati uccisi negli attacchi di oggi al quartier generale a Teheran. Lo riporta il Times of Israel.

Putin condanna gli attacchi all'Iran: "Atto di aggressione ingiustificato"

Gli attacchi all'Iran "un'aggressione non provocata e ingiustificata". Così il presidente russo Vladimir Putin ricevendo al Cremlino il ministro degli Esteri di Teheran Ababs Araghchi, ha condannato le azioni di Israele e degli Stati Uniti contro Tehean. La Russia "sta compiendo sforzi per fornire assistenza al popolo iraniano", ha aggiunto Putin.

Putin ha inoltre ribadito la posizione russa, affermando: "La nostra posizione sugli eventi attuali è ben nota. È stata chiaramente espressa dal Ministero degli Esteri a nome della Russia". La dichiarazione condanna fermamente gli attacchi alle strutture nucleari iraniane. Il Ministero ha esplicitamente richiesto la cessazione immediata delle ostilità e un incremento degli sforzi diplomatici per ristabilire una soluzione politica e pacifica.

Araqchi ha risposto ringraziando Mosca e ha ribadito che l'Iran ha il diritto di difendersi e che la Russia si trova "dalla parte giusta della storia".

In un altro contesto, Araqchi ha sottolineato l'importanza delle consultazioni e del coordinamento con la Russia in questo momento di grandi cambiamenti nella situazione geopolitica globale. "In queste pericolose nuove circostanze, quando l'ordine mondiale è effettivamente minacciato, le nostre consultazioni con la Russia possono essere di grande importanza", ha dichiarato.

La riunione tra Putin e Araqchi rappresenta un ulteriore passo nella cooperazione tra i due paesi. La questione dell'aggressione contro l'Iran sembra essere stata al centro dei colloqui, con entrambi i leader che hanno espresso posizioni nette sulla vicenda.

Iran, Trump parla di "annientamento". Teheran non tratta: "Hanno commesso un grave errore"

"Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrano le immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto. La struttura bianca mostrata è profondamente incastonata nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del suolo e completamente protetto dalle fiamme. I danni maggiori si sono verificati molto al di sotto del livello del suolo". Lo scrive il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump sul suo social network Truth. Israele ha commesso un "grave errore" e "deve essere punito". Lo si legge in un account social associato alla guida suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei, in quelli che sarebbero i suoi primi commenti da quando gli Stati Uniti si sono uniti alla guerra di Israele. Nel post pubblicato su X si legge: "Il nemico sionista ha commesso un grave errore, ha commesso un grande crimine; deve essere punito e verrà punito; viene punito proprio ora".

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Il post è accompagnato da un'immagine di un teschio con la stella di Davide, in cima a una città oscurata con missili che piovono dal cielo. Secondo fonti citate dal New York Times, diversi funzionari militari e di intelligence americani avrebbero rilevato segni che le milizie sostenute dall'Iran si stanno preparando ad attaccare le basi statunitensi in Iraq.

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver individuato missili lanciati dall'Iran e ha chiesto alla popolazione di cercare riparo. Sirene d'allarme sono risuonate a Tel Aviv, a Gerusalemme e in buona parte di Israele. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato degli attacchi contro “obiettivi militari” iraniani, tra cui siti di lancio e stoccaggio di missili. "Circa 20 jet da combattimento hanno condotto attacchi basati sull'intelligence utilizzando oltre 30 munizioni su obiettivi militari in Iran", ha dichiarato l'esercito israeliano in una dichiarazione pubblicata su Telegram. Gli attacchi sono stati condotti su "siti di stoccaggio e di infrastrutture per il lancio di missili", oltre che su "satelliti militari e siti radar", ha aggiunto.

Khamenei: "La punizione contro Israele continuerà" 

La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso che la "punizione continuerà" contro Israele.Lo riporta Al Jazeera. Nella sua prima dichiarazione sui social media dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari del Paese, Khamenei ha affermato su X: ""Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine; deve essere punito e lo stiamo facendo, lo stiamo facendo ora". Il post è accompagnato dall'immagine di un teschio in fiamme con la Stella di David sullo sfondo di edifici in fiamme.

Rubio: "La Cina prema su Iran contro chiusura Stretto Hormuz"

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran. "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, parlando a Fox News dopo che il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto attraverso cui transita oltre il 20% di petrolio e gas mondiale demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale. 

Trump rinvia a martedì la partenza per il vertice Nato

Donald Trump rinvia la partenza per il vertice Nato di Amsterdam, probabilmente per la situazione in Iran. La Casa Bianca aveva annunciato la sua partenza per oggi ma nel programma di lunedì risulta solo una riunione con il Consiglio per la sicurezza nazionale, alle 13 locali (le 19 in Italia). Citando fonti della West Wing, alcuni media, tra cui NewsNation, hanno riferito che il tycoon partirà martedì per il summit dell'Alleanza, in programma il 24 e il 25 giugno.  "Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto! La struttura bianca mostrata è incastonata profondamente nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del terreno, e completamente protetto dal fuoco. I danni maggiori si sono verificati ben al di sotto del livello del suolo. Centro!!!". Così il presidente Usa, Donald Trump, su Truth. 

Media, l'Iran avvertì di attacchi in Usa con cellule dormienti

L'Iran aveva avvertito Donald Trump che, se fosse stato attaccato, avrebbe attivato attacchi con cellule dormienti all'interno degli Stati Uniti. Lo scrive Nbc aggiungendo che, in base alle sue fonti, il messaggio è arrivato a Trump tramite un intermediario durante il vertice del G7 in Canada la scorsa settimana. L'amministrazione Usa è in stato di massima allerta per qualsiasi potenziale ritorsione all'interno degli Usa. Il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato ieri l'allarme: "Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata negli Stati Uniti". 

Attaccati sei aeroporti in tutto l'Iran

L'Idf afferma di aver attaccato sei aeroporti in tutto l'Iran. Secondo l'esercito israeliano, circa 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti nell'Iran occidentale, orientale e centrale. Tra questi c'erano gli aerei F-14, F-5 e AH-1. Lo riporta il Times of Israel.

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