Israele, Ben Gvir porta dolci in Knesset dopo il primo sì alla pena di morte per terroristi

In Knesset primo via libera alla legge sulla pena di morte per terroristi. Il ministro Ben Gvir festeggia definendola “una vittoria per le vittime”. Ora il testo passa alle fasi successive

Esteri

Il ministro per la Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben Gvir, ha portato dolci alla Knesset per celebrare il primo via libera alla proposta di legge che introduce la pena di morte per chi si renda responsabile di atti terroristici. La norma, approvata in prima lettura, dovrà ora passare al vaglio delle successive fasi parlamentari prima dell’eventuale applicazione definitiva.

Ben Gvir ha definito questo passaggio “una vittoria per le vittime del terrorismo”, sostenendo che la misura rappresenterebbe una forma di “deterrenza” contro nuovi attacchi. L’iniziativa è stata accolta con forte attenzione, sia in Israele che all’estero, alimentando un ampio dibattito politico e diplomatico.

La legge prevede la possibilità di applicare la pena capitale nei casi in cui sia dimostrato un movente terroristico e un numero elevato di vittime civili. Organizzazioni per i diritti umani e alcune forze politiche di opposizione hanno espresso preoccupazione, ricordando che Israele non applica la pena di morte dal processo Eichmann del 1962.

Il testo continua ora il suo iter legislativo, mentre il confronto nel Paese resta aperto.

Tags: