Gaza, "Trump fa tornare gli Usa protagonisti in Medio Oriente, Nobel per la Pace possibile. Netanyahu verso la fine politica"

L'analisi dello strategist Arduino Paniccia sull'accordo

Di Alberto Maggi
Esteri

"Il presidente Usa lentamente ma inesorabilmente ha aumentato la pressione su Netanyahu"

"Va innanzitutto premesso che senza Trump e la sua determinazione la traballante tregua (o accordo) tra Israele e Hamas non sarebbe mai stata raggiunta", sottolinea ad Affaritaliani Arduino Paniccia, presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia (Asce), parlando dell'annunciata intesa che dovrebbe (condizionale ancora d'obbliga) portare alla fine delle ostilità in Medio Oriente.

"Il presidente Usa lentamente ma inesorabilmente ha aumentato la pressione su Netanyahu per costringerlo, insieme ai suoi supporter dell'estrema destra, a comprendere che se volevano contare ancora sul supporto militare e il sostegno politico presso i paesi arabi era arrivato il momento di chiudere la partita".

"Considerata la complessità del piano di pace, tenerlo in piedi senza fratture e scollature in realtà è un'operazione super-complessa. Basta pensare ad alcuni particolari della vicenda: Israele non guida più l'alleanza ma sono gli Usa che rientrano possentemente in Medio Oriente tra l'euforia dei paesi arabi che si considerano insieme a Trump i veri artefici dell'accordo. Poi la tregua potrebbe segnare, paradossalmente, la fine della corsa politica di Netanyahu. Infine, un esercito che combatte crudamente (un esercito di riservisti e coscritti che ha subito mai dichiarare perdite pesanti...) da due anni si ritirerà sul serio con i nemici dentro e fuori", aggiunge lo stratega geopolitico e militare.

"In definitiva, Trump dà quasi la sensazione di aver trovato chi combatte per lui per aver fatto il grande rientro in Medio Oriente, che gli consentirà futuri business marini e un salvacondotto eventuale per Netanyahu in caso di caduta del suo governo e di incriminazione per il processo in corso. Per concludere, non si tratta solo di business e di immaginati (per il momento almeno) resort dorati ma sullo sfondo il possibile premio più ambito: il Nobel per la Pace a Trump coronamento delle ambizioni comunque dell'artefice di un piano in cui non credeva all'inizio nessuno.", conclude Paniccia.

Tutte le notizie della sezione politica

Tags:
trump netanyahutrump piano pace medio oriente