"Dimissioni di Lecornu e Francia nel caos? Il centrismo di Macron è moribondo, ma non ci sono federatori all'orizzonte. Ecco i tre scenari possibili"
Il politologo: “Che il centrismo interpretato da Macron sia moribondo è un fatto politico. Il problema è che non si vedono federatori all’orizzonte di quell’area né leadership forti legate a gollisti e socialisti”
Francia nel caos dopo le dimissioni del neopremier: parla l’esperto, ecco cosa può accadere
“Gli scenari sono tre: altro premier con patto di maggioranza, sempre più difficile per la frammentazione e le pressioni delle ali estreme; ritorno alle urne, una possibilità concreta ma che porta in terra incognita rispetto ai rapporti di forza dai partiti; le dimissioni del Presidente Macron, oggi ipotesi di scuola e scenario meno probabile ma non più impossibile”. Queste le parole di Lorenzo Castellani, politologo e docente di Scienze politiche alla Luiss di Roma, che - ai microfoni di Affaritaliani - analizza le possibili conseguenze politiche delle dimissioni di Lecornu.
“Ci sono troppe divisioni, forse anche troppi partiti che si devono accordare. Le anime sono tante e non emerge una leadership centrista. Inoltre, questi partiti sono pressati dalle due grandi ali esterne - RN e LFI - che bloccano per paura qualsiasi riforma audace, come quella del bilancio”, continua il politologo, spiegando la causa delle dimissioni del neopremier francese.
Alla domanda se la Francia si trovi dinanzi a una crisi politica temporanea o ad un più profondo esaurimento del modello istituzionale, Castellani afferma: “Difficile a dirsi, le istituzioni non sono una formula magica ma dipendono dalla forma della società. Oggi la società francese è frammentata e instabile, di conseguenza lo è anche la V Repubblica.
Le istituzioni possono anche continuare ad esistere così come sono, ma i problemi di governabilità non si risolveranno facilmente. O da qui al 2027 i francesi danno la piena maggioranza ad una parte oppure i partiti in Assemblea devono imparare a formare delle coalizioni. Oggi mancano entrambe le condizioni”.
Parole chiare e decise, infine, quelle del politologo sull’affermazione “macronismo morto in piedi”, coniata dal Rassemblement National: “Che il centrismo interpretato da Macron sia moribondo è un fatto politico. Il problema è che non si vedono federatori all’orizzonte di quell’area né leadership forti legate a gollisti e socialisti. Cresceranno le opposizioni di destra e sinistra verosimilmente. È chiaro che lo scenario politico francese da qui a due anni non sarà più lo stesso”.
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