Gaza-Israele, le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa

Dal massacro del 7 ottobre agli sviluppi più recenti: due anni di guerra, tensioni regionali e diplomazia internazionale. Tutte le tappe del conflitto che potrebbero condurre a uno spiraglio di pace

di Salvatore Isola
Esteri

Le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa

Dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele che ha incendiato il Medioriente fino all'accettazione del piano di pace in 20 punti di Donald Trump che, a pochi giorni dal secondo anniversario dell'atto terroristico, potrebbe portare a un vero spiraglio di pace. Due anni in cui l'area ha vissuto prima l'attesa per l'accordo sulla tregua e la liberazione degli ostaggi, siglato a gennaio 2025, che regge due mesi, poi la 'guerra dei 12 giorni' fra Iran e Israele, che tiene il mondo con il fiato sospeso.

In mezzo l'operazione militare dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza, i raid in Libano e Yemen, passando per l'uccisione dei leader storici di Hamas e Hezbollah, Ismail Haniyeh, Mohammed Deif, Yahya Sinwar e Hassan Nasrallah, e i bombardamenti di Israele nel cuore di Damasco, in Siria, e a Doha, in Qatar. Un conflitto a tappe del quale ora si potrebbe intravedere la fine. Ecco i principali fatti accaduti nella regione.

7 OTTOBRE 2023- HAMAS LANCIA L'OPERAZIONE 'ALLUVIONE AL-AQSA'

All'alba del 7 ottobre, shabbat e ultimo giorno della festività ebraica di Sukkot, Hamas lancia l'operazione 'Alluvione Al Aqsa'. Circa 3mila terroristi abbattono le recinzioni che dividono la Striscia di Gaza con lo Stato di Israele facendo irruzione nei kibbutz e nelle città vicine con auto, pick-up, motociclette e parapendii a motore. Viene preso di mira anche il festival musicale 'Nova', dove erano radunati migliaia di giovani. Contestualmente vengono lanciati oltre 5mila razzi verso Israele, dalle città del sud fino a Tel Aviv. le forze armate dello Stato ebraico sono prese alla sprovvista e il bilancio è tragico: oltre 1200 vittime israeliane, mentre 251 persone vengono prese in ostaggio e portate nella Striscia di Gaza. Fra i dispersi anche tre cittadini italo-israeliani. Il gruppo sciita Hezbollah lancia dal Libano razzi verso il nord di Israele. Il premier Benjamin Netanyahu dichiara lo stato di guerra.

8 OTTOBRE 2023 - ISRAELE LANCIA L'OPERAZIONE 'SPADE DI FERRO'

Israele richiama circa 300mila riservisti e lancia l'operazione 'Spade di ferro', iniziando a bombardare la Striscia di Gaza e dando il via all'assedio. 'Risponderemo con un'irruenza che il nemico non ha mai conosciuto e vinceremo', dichiara il premier Benjamin Netanyahu. L'11 ottobre il primo ministro forma un governo di emergenza e poche ore dopo avverte la popolazione palestinese di lasciare il nord di Gaza.

18 OTTOBRE 2023 - IL PRESIDENTE AMERICANO JOE BIDEN FA VISITA IN ISRAELE

Il presidente americano Joe Biden va in Israele per una visita lampo. La Casa Bianca conferma il suo massimo sostegno e l'invio di aiuti militari. Biden promette anche l'invio di aiuti umanitari per la popolazione civile di Gaza. Washington mette in chiaro che Israele 'ha il diritto di rispondere', ma invita il governo a 'non commettere gli stessi errori' effettuati dagli Usa dopo l'11 settembre.

20 OTTOBRE 2023 - HAMAS RILASCIA DUE OSTAGGI ISRAELO-AMERICANI

Hamas rilascia due ostaggi israelo-americani 'per motivi umanitari'. Si tratta di Judith e Natalie Raanan, madre e figlia. Il 23 ottobre, con la stessa motivazione, vengono liberate anche due anziane donne israeliane, Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Cooper, 79.

23 OTTOBRE 2023 - TUTTI DECEDUTI I CITTADINI ITALO-ISRAELIANI DISPERSI DOPO L'ATTACCO DEL 7 OTTOBRE

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani conferma la morte dei tre cittadini italo-israeliani dispersi dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Gli ultimi corpi a essere identificati sono quelli di Nir Forti, 29enne che si trovava al Nova Festival, e di Liliach le Havron, uccisa nel kibbutz di Be'eri insieme al marito Eviatar Moshe Kipnis, il cui cadavere era stato riconosciuto grazie all'esame del dna due giorni prima.

27 OTTOBRE 2023 - ISRAELE INIZIA L'INVASIONE DI TERRA DI GAZA

 Nella notte Israele inizia le operazioni di terra nella Striscia di Gaza puntando a isolare la città di Gaza e la parte nord della Striscia da quella meridionale. Nei giorni seguenti inizia l'evacuazione da Gaza attraverso il valico di Rafah dei cittadini con passaporto straniero, doppia cittadinanza o malati gravi. Per il resto dei cittadini gazawi invece non ci sono vie di uscita.

30 OTTOBRE 2023 - RITROVATO IL CORPO DI SHANI LOUK A GAZA

 Il corpo della cittadina israelo-tedesca Shani Louk, che si riteneva fosse stata rapita durante l'assalto di Hamas al Nova festival, viene ritrovato a Gaza. La giovane era stata ripresa in un video che aveva fatto il giro del mondo mentre giaceva immobile sul retro di un camion dei miliziani palestinesi.

16 NOVEMBRE 2023 - le TRUPPE ISRAELIANE ASSEDIANO L'OSPEDALE AL SHIFA

L'esercito israeliano dà il via a un'operazione presso l'ospedale Al Shifa, il più grande nella Striscia di Gaza. Secondo l'Idf la struttura verrebbe utilizzata come base da Hamas. L'irruzione dura diversi giorni.

19 NOVEMBRE 2023 - GLI HOUTHI SEQUESTRANO UNA NAVE NEL MAR ROSSO

I ribelli yemeniti Houthi sequestrano la nave mercantile 'Galaxy Leader', di proprietà di una compagnia israeliana e battente bandiera delle Bahamas. Il gruppo sciita annuncia che avrebbe preso di mira tutte le navi di proprietà israeliana o che operano per compagnie israeliane o che battano bandiera israeliana fino alla cessazione delle ostilità a Gaza.

24 NOVEMBRE 2023 - ENTRA IN VIGORE LA TREGUA FRA ISRAELE E HAMAS

Entra in vigore la tregua fra Israele e Hamas, mediata dal Qatar insieme e Egitto e Stati Uniti. La pausa umanitaria, inizialmente di quattro giorni, viene prolungata fino all'1 dicembre. Nel corso di questo arco temporale vengono rilasciati 105 ostaggi in cambio di circa 240 detenuti palestinesi.

1 DICEMBRE 2023 - TERMINA LA TREGUA E RIPRENDONO I COMBATTIMENTI A GAZA

Termina la tregua fra Israele e Hamas e nella Striscia di Gaza riprendono i combattimenti. L'esercito israeliano concentra le sue operazioni soprattutto nella zona di Khan Younis, che viene pesantemente bombardata.

15 DICEMBRE 2023 - L'IDF UCCIDE PER ERRORE TRE OSTAGGI A GAZA

L'esercito israeliano annuncia di aver ucciso per errore tre ostaggi nei combattimenti in corso a Shejaiya, un quartiere della città di Gaza. A cadere sotto il fuoco amico sono Yotam Haim, Samer Fouad al-Talalka e Alon Lulu Shamriz. le forze armate dello Stato ebraico sostengono che i soldati li avevano scambiati per miliziani di Hamas.

2 GENNAIO 2024 - UCCISO A BEIRUT SALEH AROURI, VICE CAPO DELL'UFFICIO POLITICO DI HAMAS

L'esercito israeliano uccide con un raid mirato a Beirut, capitale del Libano, Saleh Arouri, vice capo dell'ufficio politico di Hamas e comandante dell'ala militare in Cisgiordania. È il primo assassinio mirato nei confronti di un rappresentante dei vertici del gruppo palestinese al di fuori dei confini di Gaza.

11 GENNAIO 2024 - IL SUDAFRICA PRESENTA DENUNCIA PER GENOCIDIO CONTRO ISRAELE DAVANTI ALLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA

Il Sudafrica intenta una causa per genocidio contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (Cig) chiedendo lo stop immediato delle operazioni militari a Gaza. Nel documento il Sudafrica accusa Israele di commettere azioni di carattere genocida con l'intento di eliminare, totalmente o in parte, la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.

9 FEBBRAIO 2024 - ISRAELE ORDINA L'EVACUAZIONE DI RAFAH, L'IDF LIBERA DUE OSTAGGI

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ordina l'evacuazione dei civili dall'area di Rafah nel sud della Striscia di Gaza in vista di operazioni militari da parte dell'Idf. Nella stessa Rafah il 12 febbraio le forze israeliane liberano due ostaggi. Sono Fernando Simon Marman, di 60 anni, e Louis Har, di 70 anni.

29 FEBBRAIO 2024 - ASSALTO DEI CIVILI AI CAMION AIUTI UMANITARI, OLTRE 100 MORTI

Oltre 100 civili muoiono e più di 700 rimangono feriti nella Striscia di Gaza in un assalto a una colonna di tir di aiuti umanitari. Hamas accusa l'esercito israeliano di aver sparato sulla popolazione inerme e affamata, mentre secondo Israele le vittime sono state causate dalla calca dopo che migliaia di persone si erano radunate intorno ai mezzi.

11 MARZO 2024 - UCCISO MARWAN ISSA, NUMERO TRE DI HAMAS A GAZA

Marwan Issa, numero tre di Hamas a Gaza e vicecomandante dell'ala militare delle Brigate Qassam, viene ucciso in un attacco israeliano effettuato nel centro della Striscia di Gaza, nella zona di Nuseirat. L'Idf conferma la sua morte il 26 marzo rivendicandone la paternità. Insieme a lui viene assassinato anche un altro comandante di Hamas.

25 MARZO 2024 - RISOLUZIONE ONU CHIEDE IL CESSATE IL FUOCO A GAZA

 Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu approva una risoluzione per un cessate il fuoco nella striscia di Gaza, la liberazione immediata di tutti gli ostaggi tenuti da Hamas e invita Israele a fare di più per facilitare l'ingresso di aiuti umanitari nel territorio.

1 APRILE 2024 - SETTE OPERATORI UMANITARI UCCISI DA BOMBARDAMENTO ISRAELIANO A GAZA

Sette operatori della ong statunitense World central kitchen, che consegna aiuti alimentari agli abitanti della Striscia di Gaza, restano uccisi in un bombardamento israeliano. le vittime erano originarie di vari paesi, tra cui Australia, Polonia e Regno Unito. L'ong annuncia contestualmente la sospensione delle attività nella regione.

1 APRILE 2024 - ISRAELE COLPISCE IL CONSOLATO IRANIANO A DAMASCO

 Il consolato iraniano a Damasco, capitale della Siria, viene colpito in un raid israeliano. I morti, secondo le autorità iraniane, sono sedici. Fra loro anche diversi membri dei pasdaran, tra cui il generale Mohammad Reza Zahed, comandante delle forze Quds, e il suo vice. Teheran promette vendetta.

13 APRILE 2024 - L'IRAN LANCIA UN ATTACCO DIRETTO A ISRAELE COME RITORSIONE PER I FATTI DAMASCO

Nella notte per la prima volta l'Iran lancia un attacco diretto contro lo Stato di Israele, in risposta al bombardamento del consolato iraniano a Damasco. Vengono utilizzati missili balistici, da crociera e oltre 300 droni. Il sistema di difesa israeliano Iron Dome, coadiuvato dai Paesi alleati e anche dalla Giordania, respinge la minaccia. Nessun cittadino rimane ferito e non si registrano danni gravi sul territorio israeliano.

19 APRILE 2024 - ISRAELE SFERRA CONTRATTACCO CONTRO l'IRAN

Israele compie la sua ritorsione nei confronti dell'Iran attaccando una base aerea militare nei pressi della città di Isfahan, a circa 400 chilometri da Teheran. L'Iran minimizza l'accaduto parlando di 'attacco fallito'. Il leader dell'estrema destra israeliana Itamar Ben-Gvir parla di attacco 'debole' scatenando le reazioni dell'opposizione.

7 MAGGIO 2024 - ISRAELE LANCIA OPERAZIONE DI TERRA A RAFAH

 Israele lancia un'operazione di terra a Rafah, al confine con l'Egitto, e prende il controllo della parte palestinese del valico isolando di fatto la Striscia di Gaza. L'azione dello Stato ebraico viene criticata in maniera pressoché unanime dalla comunità internazionale, mentre secondo l'esercito il valico era utilizzato da Hamas 'per scopi terroristici'.

20 MAGGIO 2024 - PROCURATORE CPI CHIEDE MANDATO D'ARRESTO PER NETANYAHU E LEADER DI HAMAS

Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan chiede il mandato di arresto per il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e per il ministro della Difesa, Joav Gallant. La stessa richiesta viene effettuata per i leader di Hamas, Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh. Israele definisce la richiesta 'una vergogna' e critiche arrivano anche dal Segretario di Stato americano, Antony Blinken.

31 MAGGIO 2024 - BIDEN ANNUNCIA UNA ROAD MAP PER IL CESSATE IL FUOCO

Il presidente americano Joe Biden annuncia una road map proposta da Israele ad Hamas per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Il piano si compone di tre fasi che partono dalla tregua fino a un piano per la ricostruzione di Gaza, passando per la cessazione definitiva delle ostilità. Hamas rende noto di accettare la proposta ma i negoziati non decollano.

8 GIUGNO 2024 - L'ESERCITO ISRAELIANO LIBERA 4 OSTAGGI, ANCHE NOA ARGAMANI, SIMBOLO del 7 OTTOBRE

Con un blitz nella zona di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, l'esercito israeliano libera 4 ostaggi. Fra loro c'è anche la giovane Noa Argamani, rapita al Nova Festival. le sue immagini mentre veniva portata via in moto dai miliziani di Hamas verso la Striscia di Gaza erano diventate uno dei simboli del 7 ottobre. Insieme a lei tornano liberi anche Almog Meir Jan, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv.

13 LUGLIO 2024 - ISRAELE UCCIDE IL CAPO MILITARE DI HAMAS, MOHAMMED DEIF

In un raid su Khan Younis, nella Striscia di Gaza, l'esercito israeliano uccide Mohammed Deif, leader militare di Hamas. La conferma da parte dell'Idf arriva l'1 agosto in seguito a 'sicure' informazioni di intelligence. Deif era soprannominato 'il fantasma di Gaza', dopo essere sopravvissuto a vari tentativi di assassinio da parte di Israele che lo avevano reso cieco da un occhio e presumibilmente paralizzato su una sedia a rotelle.

27 LUGLIO 2024 - MISSILE DAL LIBANO FA STRAGE IN UN VILLAGGIO DRUSO

 Un missile proveniente dal Libano causa una strage di civili nel villaggio druso di Majdal Shams, sulle Alture del Golan. I morti sono 12, bambini e adolescenti che stavano giocando in un campo da calcio. Hezbollah nega di essere responsabile dell'accaduto.

30 LUGLIO 2024 - ISRAELE UCCIDE FUAD SHUKR, COMANDANTE MILITARE DI HEZBOLLAH, IN UN RAID A BEIRUT

L'esercito israeliano uccide in un raid a Beirut l'alto comandante di Hezbollah Fuad Shukr. L'uomo faceva parte del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare dell'organizzazione sciita, ed era il capo della sua divisione strategica.

31 LUGLIO 2024 - IL CAPO POLITICO DI HAMAS ISMAIL HANIYEH UCCISO A TEHERAN

Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, viene ucciso insieme alla sua guardia del corpo a Teheran in quello che, pur non essendo mai stato rivendicato, è considerato da tutti gli osservatori internazionali un raid israeliano. Haniyeh si trovava in una struttura gestita da militari iraniani dopo aver partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Teheran giura vendetta.

15 AGOSTO 2024 - SUPERATI I 40MILA MORTI A GAZA 

Il ministero della Salute delle Striscia di Gaza, controllato da Hamas, annuncia che il bilancio dei palestinesi uccisi dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre ha superato la soglia dei 40mila. I feriti sono oltre 92mila.

19 AGOSTO 2024 - L'ESERCITO ISRAELIANO RECUPERA I CORPI DI 6 OSTAGGI MORTI A GAZA

Le Forze di difesa israeliane recuperano nella Striscia di Gaza i corpi di sei ostaggi rapiti il 7 ottobre nella zona di Khan Younis. Si tratta di Alex Dancyg, 75 anni, Yagev Buchshtav, 35 anni, Chaim Peri, 79 anni, Yoram Metzger, 80 anni, Nadav Popplewell, 51 anni, e Avraham Munder, 78 anni.

25 AGOSTO 2024 - ISRAELE LANCIA UN MASSICCIO ATTACCO PREVENTIVO CONTRO HEZBOLLAH

L'esercito israeliano lancia un massiccio 'attacco preventivo' contro le postazioni di Hezbollah in Libano per 'prevenire attacchi su larga scala' da parte della milizia sciita. 'Erano pronti ad attaccare Israele e abbiamo dato ordine di agire per eliminare la minaccia', afferma il primo ministro Benjamin Netanyahu.

31 AGOSTO 2024 - L'IDF TROVA I CADAVERI DI 6 OSTAGGI E ACCUSA HAMAS DI AVERLI GIUSTIZIATI

L'esercito israeliano trova i cadaveri di sei ostaggi in un tunnel sotto la città di Rafah. Si tratta dell'israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, di Eden Yerushalmi, Ori Danino, Alex Lubnov, Carmel Gat e Almog Sarusi. Secondo l'Idf sarebbero stati giustiziati da Hamas nelle ore precedenti l'arrivo dei soldati. Nella stessa zona era stato salvato tre giorni prima l'ostaggio di origine beduina Kaid Farhan Alkadi.

17 SETTEMBRE 2024 - IN LIBANO ESPLODONO MIGLIAIA DI CERCAPERSONE E WALKIE-TALKIE

In Libano, e più limitatamente in Siria, esplodono centinaia di cercapersone in possesso dei miliziani di Hezbollah. Il giorno successivo lo stesso accade con i walkie-talkie. I decessi secondo le autorità libanesi sono almeno venti. I feriti oltre 450. Israele non commenta l'accaduto. Il Mossad è l'indiziato principale.

27 SETTEMBRE 2024 - RAID ISRAELIANO UCCIDE A BEIRUT IL LEADER DI HEZBOLLAH HASSAN NASRALLAH  

Un potente attacco israeliano con bombe anti bunker uccide a Beirut il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Con lui muoiono anche Ali Karaké, il comandante del fronte meridionale di Hezbollah, e altri dirigenti. Nasrallah, 64 anni, era a capo di Hezbollah dal 1992 e non appariva mai in pubblico, limitandosi a interventi video che venivano preregistrati e trasmessi da una località segreta. L'operazione con cui viene ucciso Nasrallah viene chiamata 'Nuovo Ordine'.

30 SETTEMBRE 2024 - ISRAELE LANCIA UN'OPERAZIONE DI TERRA MIRATA IN LIBANO 

Israele lancia 'Frecce del nord', un'operazione terrestre 'mirata e limitata' nel Libano meridionale contro infrastrutture di Hezbollah. L'obiettivo è quello di far rientrare nelle loro case gli abitanti delle zone al confine con il territorio libanese. Israele invita i cittadini libanesi a evacuare le aree in cui opera Hezbollah e afferma che l'operazione sarà 'la più breve possibile'.

1 OTTOBRE 2024 - ATTACCO TERRORISTICO A GIAFFA, 7 MORTI E 16 FERITI

Sette persone restano uccise e sedici ferite in un attacco terroristico a Giaffa, quartiere misto arabo-ebraico nell'area metropolitana di Tel Aviv. I due autori hanno 19 e 25 anni ed entrambi sono residenti a Hebron, in Cisgiordania. I due hanno prima aperto il fuoco all'interno di un vagone della metropolitana leggera e successivamente sono scesi e hanno continuato a sparare ai passanti. Uno è stato ucciso sul posto, mentre il secondo è rimasto gravemente ferito.

1 OTTOBRE 2024 - L'IRAN ATTACCA ISRAELE, LANCIATI CIRCA 200 MISSILI BALISTICI

Per la seconda volta dal 7 ottobre 2023 l'Iran lancia un attacco diretto nei confronti di Israele, in risposta alle uccisioni di Ismail Haniyeh e Hassan Nasrallah. Vengono utilizzati circa 200 missili balistici. L'Iron Dome, il sistema di difesa israeliano, coadiuvato dalle forze alleate, respinge l'attacco. L'unica vittima è un cittadino palestinese nella città di Gerico, colpito dai detriti di un missile caduto. Israele annuncia una reazione e Teheran minaccia: 'Se lo farete, vi ridurremo in cenere'.

16 OTTOBRE 2024 - L'ESERCITO ISRAELIANO UCCIDE A GAZA IL LEADER DI HAMAS YAHYA SINWAR

Yahya Sinwar, leader di Hamas, viene ucciso dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Secondo la ricostruzione fornita dall'Idf, la 'primula rossa' del movimento palestinese viene ucciso insieme ad altri due miliziani nel corso di un pattugliamento nella zona di Rafah. Solo una volta ispezionato il cadavere i soldati si rendono conto della somiglianza con Sinwar. Il giorno successivo il governo israeliano, dopo aver effettuato le analisi del Dna, conferma la sua identità. Successivamente anche Hamas ufficializza il decesso del leader.

26 OTTOBRE 2024 - ISRAELE LANCIA ATTACCO CONTRO L'IRAN, COLPITE STRUTTURE DI PRODUZIONE MISSILI MA RISPARMIATI GLI IMPIANTI NUCLEARI

Nella notte fra il 25 ottobre e le prime ore del 26, Israele lancia un nuovo attacco, della durata di diverse ore, sul territorio iraniano. Lo Stato ebraico comunica di aver colpito le 'strutture di produzione di missili utilizzati contro lo stato di Israele nell'ultimo anno' e invita Teheran a non reagire, perché in caso contrario 'pagherebbe un prezzo alto'. Israele, su pressione dell'amministrazione Biden, evita di colpire gli impianti nucleari. L'Iran parla di danni limitati e minimizza l'accaduto.

5 NOVEMBRE 2024 - NETANYAHU LICENZA IL MINISTRO DELLA DIFESA YOAV GALLANT

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant viene licenziato dal premier Benjamin Netanyahu a causa dei numerosi disaccordi fra i due. In particolare, Gallant sosteneva che Israele avrebbe dovuto accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi, anche a costo di lasciare Hamas nella Striscia di Gaza. Al suo posto viene nominato Israel Katz, già ministro degli Esteri. Il ruolo di titolare della diplomazia israeliana viene invece affidato a Gideon Saar.

21 NOVEMBRE 2024 - CORTE PENALE INTERNAZIONALE EMETTE MANDATI DI ARRESTO PER NETANYAHU E GALLANT

La Corte penale internazionale emette mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La motivazione è 'aver diretto intenzionalmente attacchi contro la popolazione civile della Striscia di Gaza e aver utilizzato la fame come metodo di guerra'. Atti che per la Corte si configurano come 'crimini di guerra e contro l'umanità'. La Cpi emette un mandato di arresto anche per il leader dell'ala militare di Hamas, Mohammed Deif, in quanto non ci sono conferme ufficiali della sua morte.

14 DICEMBRE 2024 - HAMAS PUBBLICA VIDEO CREATO CON L'AI DOVE NETANYAHU SCAVA TOMBE PER GLI OSTAGGI

Hamas pubblica sul suo canale Telegram un filmato dove si vede un'immagine, creata con l'intelligenza artificiale, del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mentre scava tombe per gli ostaggi ancora nelle mani dell'organizzazione palestinese. 'Il suo sogno più grande è che muoiano tutti', è il titolo scelto da Hamas per la clip.

30 DICEMBRE 2024 - SEI NEONATI MORTI DI FREDDO A GAZA IN UNA SETTIMANA

L'arrivo dell'inverno e le basse temperature mietono vittime fra i neonati di Gaza. Secondo le autorità della Striscia nell'ultima settimana di dicembre sono sei quelli deceduti a causa del freddo e dell'impossibilità di avere un riparo degno, quattro di loro avevano fra i 4 e i 21 giorni.  EST NG01 acp/scp 041540 OTT 25

SABATO 04 OTTOBRE 2025 15.41.14

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-2-

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-2- Roma, 4 ott. (LaPresse)

4 GENNAIO 2025 - HAMAS PUBBLICA VIDEO SOLDATESSA OSTAGGIO LIRI ALBAG

 Hamas pubblica un video della soldatessa Liri Albag dove la 19enne dichiara di essere prigioniera 'da oltre 450 giorni'. La giovane era di sorveglianza alla postazione di Nahal Oz il 7 ottobre 2023. Albag era stata protagonista di un altro video trasmesso da Hamas nel mese di maggio del 2024 dove i miliziani con le body-cam avevano documentato la cattura sua e di altre quattro colleghe.

7 GENNAIO 2025 - DONALD TRUMP MINACCIA HAMAS, LIBERI GLI OSTAGGI O SARÀ L'INFERNO 

Il presidente eletto americano Donald Trump minaccia Hamas. Il tycoon dichiara che se l'organizzazione palestinese non rilascerà gli ostaggi ancora nelle sue mani entro il 20 gennaio, data dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca, 'si scatenerà l'inferno'.

9 GENNAIO 2025 - JOSEPH AOUN ELETTO NUOVO PRESIDENTE DEL LIBANO

Dopo un vuoto politico di oltre due anni, il Libano sceglie il generale Joseph Aoun come suo nuovo presidente. Nel discorso di insediamento Aoun promette di 'ricostruire ciò che l'aggressione israeliana ha distrutto in tutto il Libano' e che le autorità statali avranno 'il monopolio sulle armi' in quanto l'esercito e non Hezbollah 'deve essere in grado di proteggere i confini del Paese'.

12 GENNAIO 2025 - BIDEN SENTE NETANYAHU, NECESSARI CESSATE IL FUOCO E LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI

Mentre i mediatori di Hamas e Israele si trovano a Doha per un nuovo round di negoziati, il presidente americano uscente Joe Biden sente al telefono il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Biden sottolinea 'l'immediata necessità di un cessate il fuoco a Gaza e del ritorno degli ostaggi'.

14 GENNAIO 2025 - ISRAELE E HAMAS ACCETTANO BOZZA DI ACCORDO PER CESSATE IL FUOCO E RILASCIO DEGLI OSTAGGI

Nei colloqui di Doha, Israele e Hamas accettano una bozza di accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi. Un accordo in tre fasi basato sulla road map proposta mesi prima dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La prima fase prevederebbe il rilascio graduale di 33 ostaggi nell'arco di 6 settimane, fra cui donne, bambini, adulti, anziani e civili feriti, in cambio di centinaia di donne e bambini palestinesi detenuti da Israele. Fra le persone che Hamas rilascerebbe anche 5 soldatesse israeliane, in cambio per ognuna di 50 prigionieri palestinesi, fra cui 30 militanti condannati all'ergastolo.

19 GENNAIO 2025 - ENTRA IN VIGORE IL CESSATE IL FUOCO, HAMAS RILASCIA le PRIME TRE DONNE OSTAGGIO

 Alle 11.15 ora locale del 19 gennaio entra in vigore il cessate il fuoco fra Israele e Hamas e migliaia di sfollati si mettono in marcia verso le loro case. Contestualmente Hamas libera i primi tre ostaggi israeliani. Si tratta di tre donne: Romi Gonen di 24 anni, Emily Damari di 28 anni e Doron Steinbrecher di 31 anni. Tornano in patria dopo aver trascorso 471 giorni da prigioniere a Gaza. Israele dal canto suo libera 90 prigionieri palestinesi, 69 donne e 21 minorenni. 'É un giorno tremendamente emozionante, prometto che riporteremo tutti a casa', commenta il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

25 GENNAIO 2025 - HAMAS LIBERA QUATTRO SOLDATESSE ISRAELIANE, POLEMICHE PER LA CERIMONIA DI RILASCIO

Hamas rilascia le quattro giovani soldatesse israeliane Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, che erano state rapite presso un punto di osservazione dell'esercito israeliano al confine con la Striscia di Gaza il 7 ottobre. Polemiche per la cerimonia pubblica, nella quale le ragazze vengono fatte salire su un palco per ricevere un 'certificato di rilascio'.

26 GENNAIO 2025 - TRUMP LANCIA PROPOSTA DI SPOSTARE PALESTINESI DA GAZA PER RIPULIRE LA STRISCIA

Il presidente americano Donald Trump propone di spostare i palestinesi di Gaza in Egitto e in Giordania, in modo da 'ripulire' la Striscia devastata dalla guerra. La proposta viene accolta con favore dalla destra israeliana. Coro di no da parte dei Paesi arabi.

30 GENNAIO 2025 - HAMAS AMMETTE LA MORTE DEL SUO CAPO MILITARE MOHAMMAED DEIF 

Hamas ammette ufficialmente la morte di Mohammed Deif, considerato il capo militare dell'organizzazione. Deif è stato presumibilmente ucciso in un attacco aereo da parte dell'Idf a Khan Younis a luglio 2024, ma Hamas non aveva mai confermato la sua scomparsa.

1 FEBBRAIO 2025 - HAMAS LIBERA TRE OSTAGGI MASCHI, ANCHE YARDEN BIBAS. TIMORI PER IL RESTO DELLA SUA FAMIGLIA

Hamas rilascia il cittadino franco-israeliano Ofer Kalderon, l'ostaggio americano-israeliano Keith Siegel, e Yarden Bibas. Resta grande apprensione per la sorte della moglie Shiri Bibas, e dei loro due figli piccoli, Ariel e Kfir. La famiglia dice di 'continuare a sperare'.

5 FEBBRAIO 2025 - NETANYAHU ALLA CASA BIANCA. TRUMP, GAZA PUÒ DIVENTARE LA RIVIERA DELLA REGIONE

Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Donald Trump afferma che Gaza potrebbe diventare la 'Riviera del Medioriente', dove le persone possano 'vivere in pace' in condizioni 'migliori'. Secondo Netanyahu il piano di Trump può 'cambiare la storia'. Hamas rifiuta l'idea di Trump definendola 'razzista'.

16 FEBBRAIO 2025 - RUBIO IN ISRAELE, HAMAS VA ELIMINATA, NON PUÒ GOVERNARE 

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio va in visita in Israele, dove afferma che 'il gruppo di Hamas deve essere eliminato e sradicato', 'non può continuare' ad avere il controllo della Striscia 'come forza militare o governativa'.

20 FEBBRAIO 2025 - HAMAS CONSEGNA le BARE CON SHIRI BIBAS E I SUOI FIGLI ARIEL E KFIR

Hamas consegna le bare di quattro ostaggi palestinesi rapiti il 7 ottobre. Fra loro ci sono Shiri Bibas e i due figli Ariel e Kfir, che il giorno del rapimento avevano rispettivamente 4 anni e 9 mesi. Sul corpo della donna per 24 ore si consuma un giallo: i resti consegnati non risultano compatibili col suo dna. Il giorno successivo Hamas consegna la sua salma e parla di errore. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, promette che lo Stato ebraico 'regolerà i conti' con Hamas. L'organizzazione palestinese accusa Netanyahu: 'Uccisi dall'esercito, la responsabilità è sua'.

26 FEBBRAIO 2025 - TRUMP POSTA VIDEO CON L'AI SUL FUTURO DI GAZA, STATUE D'ORO E LUSSO

Donald Trump posta sul social Truth un video realizzato con l'intelligenza artificiale con quella che sembra essere la sua visione per il futuro di Gaza. Nella clip viene mostrato il territorio devastato dalla guerra e poi la didascalia '2025... Cosa succederà dopo?'. Quindi la Striscia si trasforma in una sorta di paradiso con spiagge esotiche, grattacieli, yacht di lusso e gente che festeggia. Nelle immagini compare anche la torre 'Trump Gaza' e una gigantesca statua dorata del presidente degli Stati Uniti. Lo stesso presidente Usa compare mentre balla in un bar e sorseggia un drink a bordo piscina con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Anche Elon Musk appare più volte nella clip, mentre mangia in spiaggia, passeggia e piovono banconote. In sottofondo viene riprodotta una canzone scritta appositamente per il video: 'Donald sta arrivando per liberarvi, portando la luce, niente più tunnel, niente più paura: Trump Gaza è finalmente qui'.

2 MARZO 2025 - ISRAELE BLOCCA INGRESSO BENI E FORNITURE A GAZA DOPO NO HAMAS A PIANO USA SU ESTENSIONE FASE 1 TREGUA

Israele blocca l'ingresso di tutti gli aiuti umanitari a Gaza dopo il no di Hamas al piano Usa per un'estensione della fase I dell'accordo di cessate il fuoco. Lo Stato ebraico chiede al gruppo palestinese di accettare il piano dell'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, che prevede l'estensione temporanea della prima fase, mentre Hamas vorrebbe passare alla fase 2 prevista dall'accordo. Un portavoce di Hamas dichiara che il blocco dei rifornimenti a Gaza è un 'ricatto'. Israele replica sostenendo che gli aiuti umanitari giunti nella Striscia di Gaza saranno sufficienti per circa 5 mesi.

4 MARZO 2025 - PIANO LEGA ARABA PER GAZA, VIA HAMAS E RIAFFERMARE GOVERNANCE ANP

La Lega araba lancia un piano per il futuro di Gaza articolato in tre fasi. La prima durerebbe circa sei mesi, mentre le due fasi successive si svolgerebbero in un arco di tempo complessivo di quattro o cinque anni. L'obiettivo è ricostruire Gaza, mantenere la pace e la sicurezza e riaffermare la governance dell'Autorità nazionale palestinese nella Striscia dopo 17 anni.

5 MARZO 2025 - TRUMP MINACCIA HAMAS, RILASCIATE GLI OSTAGGI O PER VOI È FINITA

'Ultimo avvertimento' di Donald Trump ad Hamas: 'Rilasciate tutti gli ostaggi ora, non più tardi, e restituite immediatamente tutti i corpi delle persone che avete assassinato, o per voi è finita', dichiara il presidente americano, che lancia anche un passaggio al 'popolo di Gaza: vi attende un futuro meraviglioso, ma non se trattenete gli ostaggi. Se lo farete, sarete morti! Prendete una decisione intelligente, Rilasciate ora gli ostaggi o pagherete l'inferno in seguito!'.

14 MARZO 2025 - NUOVI COLLOQUI A DOHA FALLISCONO, HAMAS ACCONSENTE SOLTANTO A LIBERAZIONE OSTAGGIO ISRAELO-AMERICANO

Non decollano i colloqui di Doha per la fase due della tregua. Hamas annuncia soltanto di aver dato il via libera al rilascio di un ostaggio israelo-americano in vita, Edan Alexander, e alla consegna dei corpi di altri 4 ostaggi con doppia cittadinanza. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu accusa Hamas di condurre una 'guerra psicologica'. L'inviato speciale Usa, Steve Witkoff, definisce la proposta di Hamas 'inaccettabile'.

15 MARZO 2025 - GLI USA LANCIANO AZIONE MILITARE CONTRO GLI HOUTHI NELLO YEMEN

Il presidente americano Donald Trump ordina alle forze armate statunitensi di 'lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen', che 'hanno condotto una campagna incessante di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri Paesi'. 'Questi assalti incessanti - dice ancora Trump - sono costati all'economia statunitense e mondiale molti miliardi di dollari, mettendo al contempo a rischio vite innocenti. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e militari americane di navigare liberamente nelle vie d'acqua del mondo'. le vittime sono decine. In risposta l'organizzazione sciita afferma di aver attaccato con missili e un drone la portaerei americana USS Lincoln.

16 MARZO 2025 - NETANYAHU ANNUNCIA DI VOLER LICENZIARE IL CAPO DELLO SHIN BET RONAN BAR

 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. In una dichiarazione l'ufficio di Netanyahu afferma che il premier ha incontrato Bar e 'lo ha informato che questa settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato'. Netanyahu spiega che 'in ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet'.

18 MARZO 2025 - LA TREGUA FINISCE, NETANYAHU ORDINA RAID SU GAZA DOPO NO DI HAMAS A PROPOSTA INVIATO USA

 Israele annuncia la ripresa dei raid nella Striscia di Gaza 'dopo che Hamas si è ripetutamente rifiutata di rilasciare i nostri ostaggi e ha respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori'. A entrare in campo è l'aeronautica con una serie di attacchi mirati, i più vasti dall'entrata in vigore del cessate il fuoco il 19 gennaio. le vittime sono centinaia. Hamas accusa Netanyahu: 'Espone gli ostaggi a un destino ignoto'.

20 MARZO 2025 - DA CASA BIANCA PIENO SOSTEGNO AD AZIONI ISRAELE. GUTERRES, SCIOCCATO DA RIPRESA COMBATTIMENTI

La Casa Bianca afferma che il presidente americano, Donald Trump, 'sostiene pienamente' la ripresa delle attività militari da parte di Israele a Gaza. L'Idf amplia le operazioni nella Striscia di Gaza, in particolare nella zona di Rafah, mentre il segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, si dice 'scioccato' per la ripresa dei combattimenti.

22 MARZO 2025 - RAZZI VERSO ISRAELE DAL LIBANO, L'IDF RISPONDE. UNIFIL ESPRIME PREOCCUPAZIONE

 Per la prima volta da dicembre, tre razzi vengono lanciati dal sud del Libano verso il villaggio di Metula, nel nord di Israele. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa, Israel Katz, ordinano la rappresaglia immediata. Hezbollah nega di essere responsabile dell'accaduto, mentre l'Unifil esprime preoccupazione esortando 'vivamente' le parti a 'evitare di compromettere i progressi compiuti'.

24 MARZO 2025 - ISRAELE ARRESTA CO-REGISTA PALESTINESE PREMIO OSCAR PER 'NO OTHER LAND'

Israele, in seguito ad alcuni scontri fra palestinesi e coloni nel villaggio di Susiya, in Cisgiordania, arresta Hamdan Ballal, uno dei co-registi palestinese del documentario premio Oscar 'No Other Land'. L'uomo viene rilasciato 24 ore dopo.

30 MARZO 2025 - MEZZALUNA ROSSA DENUNCIA, 15 NOSTRI SOCCORRITORI UCCISI DA ISRAELE A RAFAH

La Mezzaluna Rossa denuncia la morte di 15 suoi soccorritori da parte dell'Idf, nel corso di un'operazione a Rafah avvenuta il 23 marzo. Secondo l'organizzazione, sarebbero stati 'uccisi a sangue freddo', nonostante indossassero uniformi e operassero in ambulanze chiaramente contrassegnate.

31 MARZO 2025 - DUE COLLABORATORI DI NETANYAHU ARRESTATI NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA QATARGATE

 La polizia israeliana arresta due importanti collaboratori del premier Benjamin Netanyahu nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta 'Qatargate'. Il primo ministro parla di 'indagine politica' e definisce i suoi due collaboratori fermati persone 'tenute in ostaggio'.

1 APRILE 2025 - NETANYAHU REVOCA NOMINA NUOVO CAPO SHIN BET DOPO AVERLA ANNUNCIATA 24 ORE PRIMA

Dopo averla annunciata nemmeno 24 ore prima, il premier israeliano Benjamin Netanyahu revoca la nomina del vice ammiraglio in pensione Eli Sharvit a capo dello Shin Bet. Netanyahu stava subendo pressioni da parte degli alleati politici affinché annullasse la nomina, a causa della sua apparente partecipazione alle massicce proteste scoppiate nel 2023 contro i piani del governo di riformare il sistema giudiziario.

4 APRILE 2025 - ISRAELE ANNUNCIA LA MORTE DEL RESPONSABILE DI RAPIMENTO E OMICIDIO FAMIGLIA BIBAS

Israele annuncia di aver ucciso il responsabile del rapimento di Shiri Bibas e dei suoi due figli piccoli. Muhammad Hassan Awad sarebbe 'probabilmente' anche coinvolto nel loro omicidio. Awad, secondo Israele, era tra gli uomini che hanno assaltato il Kibbutz Nir Oz durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre.

5 APRILE 2025 - IDF ANNUNCIA INDAGINE APPROFONDITA SU MORTE OPERATORI MEZZALUNA ROSSA

Dopo un video pubblicato dal New York Times, che mostra come i mezzi di soccorso della Mezzaluna Rossa avessero le sirene accese e contrassegni visibili, l'Idf annuncia un'indagine 'approfondita' su quanto avvenuto a Rafah il 23 marzo, quando le truppe hanno aperto il fuoco sulle ambulanze della Mezzaluna Rossa e su un camion dei pompieri, uccidendo 15 persone. L'esercito ammette che le ambulanze avevano le luci di emergenza accese.

7 APRILE 2025 - NETANYAHU ALLA CASA BIANCA. TRUMP, VALUTIAMO UN'ALTRA TREGUA, VOGLIAMO GLI OSTAGGI LIBERI

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontra alla Casa Bianca Donald Trump. 'Stiamo valutando un altro cessate il fuoco', perché 'vogliamo gli ostaggi liberi', dice il presidente americano. Quanto al futuro di Gaza, secondo Trump 'ha un 'incredibile valore immobiliare' e 'avere una forza di pace come gli Stati Uniti che controlla e possiede Gaza sarebbe una cosa buona'.

9 APRILE 2025 - MACRON, LA FRANCIA POTREBBE RICONOSCERE LO STATO PALESTINESE A GIUGNO

Il presidente francese Emmanuel Macron annuncia che la Francia potrebbe riconoscere lo Stato palestinese 'a giugno'. 'Non lo farò per compiacere questa o quella persona', ha sottolineato Macron, 'ma perché è giusto'. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha 'espresso una forte opposizione', affermando che 'ciò costituirebbe un'enorme ricompensa per il terrorismo'.

13 APRILE 2025 - ISRAELE BOMBARDA OSPEDALE A GAZA CITY

Israele colpisce l'ospedale battista al-Ahli nel centro di Gaza City, sostenendo che venisse usato da Hamas. I medici sono costretti a evacuare i pazienti, un bambino muore a causa dell'interruzione delle cure.

18 APRILE 2025 - RAID USA CONTRO PORTO DEGLI HOUTHI IN YEMEN, ALMENO 80 MORTI

Gli Stati Uniti lanciano raid contro il porto petrolifero di Ras Issa, in Yemen, per 'indebolire la fonte di potere economico degli Houthi'. Secondo il gruppo almeno 80 persone sono morte e 150 sono rimaste ferite.

22 APRILE 2025 - TRUMP IN MEDIORIENTE DAL 13 AL 16 MAGGIO

La Casa Bianca annuncia un viaggio di Donald Trump in Medioriente. Il presidente americano si recherà in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti dal 13 al 16 maggio.

23 APRILE 2025 - HAMAS PUBBLICA UN VIDEO DELL'OSTAGGIO OMRI MIRAN

L'ala militare di Hamas pubblica un video dell'ostaggio Omri Miran, rapito dal kibbutz Nahal Oz il 7 ottobre 2023. Miran era già apparso in un video di Hamas lo scorso aprile. Dopo il rilascio di altri ostaggi durante l'ultimo cessate il fuoco, la famiglia di Miran ha riferito di aver ricevuto conferma che fosse in vita dagli ostaggi che erano stati trattenuti insieme a lui fino allo scorso luglio.

28 APRILE 2025 - ISRAELE RESPINGE PROPOSTA HAMAS PER 5 ANNI DI TREGUA 

Israele respinge la proposta di alcuni funzionari di Hamas, secondo cui il gruppo militante avrebbe accettato un cessate il fuoco di cinque anni in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi. 'Alcuni Paesi arabi stanno proponendo idee, come un cessate il fuoco di cinque anni', osserva un funzionario israeliano, 'non c'è alcuna possibilità che accetteremo una tregua con Hamas che gli permetterebbe solo di armarsi, riprendersi e continuare la sua guerra contro lo Stato di Israele con maggiore intensità'.

30 APRILE 2025 - INCENDI DEVASTANO AREA DI GERUSALEMME. HAMAS, BRUCIATE TUTTO

Una serie di incendi si propaga in diverse aree della periferia di Gerusalemme. Si sospetta che i roghi, o almeno alcuni, siano di origine dolosa. Hamas incoraggia i palestinesi a 'bruciare tutto: boschi, foreste e case dei coloni' in quanto Gaza 'attende la vendetta dei liberi'. Da alcuni utenti sui social network gli incendi vengono definiti 'Fiamme del diluvio', in allusione al nome dato da Hamas al massacro del 7 ottobre del 2023, cioè 'Diluvio Al-Aqsa'. EST NG01 acp/scp 041540 OTT 25


SABATO 04 OTTOBRE 2025 15.41.15

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-3-

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-3- Roma, 4 ott. (LaPresse)

2 MAGGIO 2025 - NAVE UMANITARIA PER GAZA COLPITA DA DRONE AL LARGO DI MALTA

La 'Freedom Flotilla', organizzazione impegnata a consegnare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza sfidando il blocco israeliano, denuncia l'attacco nella notte di una delle loro imbarcazioni da parte di un drone in acque internazionali al largo di Malta incolpando Israele dell'accaduto. Nessuna risposta da parte dello Stato ebraico.

3 MAGGIO 2025 - HAMAS PUBBLICA VIDEO DI OSTAGGIO BENDATO E FERITO

Hamas pubblica un video dell'ostaggio Maxim Herkin in un tunnel. L'uomo è bendato e ferito. 'Questa potrebbe essere la mia ultima registrazione - dice -, sono stato bombardato due volte da Israele e questo è il risultato della pressione militare e della guerra per liberare i prigionieri di cui parla Netanyahu'.

4 MAGGIO 2025 - MISSILE HOUTHI BUCA DIFESE ISRAELIANE E COLPISCE AEROPORTO DI TEL AVIV

Un missile balistico lanciato dagli Houthi buca le difese aeree israeliane e colpisce l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ferendo in maniera lieve 6 persone. Il gruppo ribelle yemenita, sostenuto dall'Iran, rivendica l'azione affermando di aver dimostrato 'la nostra capacità di colpire obiettivi sensibili in Israele'. 'Chiunque ci danneggi, sarà punito sette volte tanto', risponde il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, annunciando una rappresaglia.

5 MAGGIO 2025 - NETANYAHU ANNUNCIA OPERAZIONE SU LARGA SCALA A GAZA E ATTACCA LO YEMEN

In un video il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu annuncia un'operazione 'massiccia' all'interno della Striscia di Gaza che prevede anche un piano di 'transizione' per i residenti, in quanto 'la raccomandazione del Capo di stato maggiore' dell'esercito è stata quella di 'puntare alla sconfitta di Hamas' che porterà lungo il suo percorso alla 'liberazione degli ostaggi'. Il via è previsto al termine della visita nell'area di Donald Trump dal 15 al 18 maggio. Parallelamente Israele effettua un attacco su larga scala nei confronti dello Yemen 'in coordinamento con gli Stati Uniti'. Principale obiettivo il porto di Hodeidah. Il 6 maggio lo Stato ebraico colpisce anche l'aeroporto di Sanaa distruggendo alcuni velivoli civili e il terminal. le autorità yemenite segnalano vittime e feriti.

6 MAGGIO 2025 - TRUMP ANNUNCIA STOP COMBATTIMENTI FRA USA E HOUTHI 

Il presidente americano, Donald Trump, annuncia la fine dei combattimenti con gli Houthi. 'Loro ci hanno detto non bombardateci più e noi non attaccheremo più le navi', afferma il capo della Casa Bianca. L'organizzazione sciita conferma, ma precisa che il cessate il fuoco con gli Usa 'non include la cessazione degli attacchi contro Israele'.

11 MAGGIO 2025 - HAMAS RIVELA CONTATTI DIRETTI CON USA SU CESSATE IL FUOCO E ANNUNCIA RILASCIO OSTAGGIO ISRAELO-AMERICANO EDAN ALEXANDER

Hamas rivela che da 'alcuni giorni' sono in corso negoziati 'avanzati e diretti' con gli Stati Uniti in merito a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e all'invio di aiuti umanitari alla popolazione. Contestualmente l'organizzazione palestinese annuncia il rilascio di un ostaggio israelo-americano, il soldato Edan Alexander.

12 MAGGIO 2025 - HAMAS LIBERA OSTAGGIO ISRAELO-AMERICANO EDAN ALEXANDER, È STATO TORTURATO

Hamas libera il soldato israelo-americano Edan Alexander dopo oltre 580 giorni di prigionia. Secondo la sua prima testimonianza riportata dai media israeliani, sarebbe stato interrogato per settimane, avrebbe subito torture e sarebbe stato tenuto ammanettato in una gabbia per un lungo periodo di tempo.

17 MAGGIO 2025 - ISRAELE LANCIA NUOVA OPERAZIONE A GAZA 'CARRI DI GEDEONE' 

Israele annuncia di aver lanciato una nuova importante operazione militare all'interno della Striscia di Gaza, denominata 'Carri di Gedeone'. Il ministro degli Esteri, Israel Katz, afferma che la scelta è stata presa per fare pressione su Hamas affinché rilasci gli ostaggi rimasti. La decisione dello Stato ebraico viene criticata da più parti. 'Dobbiamo dire al governo israeliano basta. La reazione c'è stata: garantite la vostra indipendenza e sicurezza, ma arriviamo alla pace', rimarca il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

18 MAGGIO 2025 - MEDIA ARABI CONFERMANO MORTE DI MOHAMMED SINWAR 

L'emittente araba Al Arabiya, citando fonti informate, afferma che Mohammad Sinwar, comandante dell'ala militare di Hamas e fratello minore dell'ex leader Yahya, sarebbe deceduto a Gaza. Il suo corpo, insieme a quello di dieci collaboratori, sarebbe stato trovato all'interno di un tunnel a Khan Younis. Il 13 maggio le forze armate israeliane avevano affermato di aver lanciato un attacco contro un centro di comando di Hamas posto sotto un ospedale. Il raid aveva come obiettivo proprio Mohammad Sinwar.

20 MAGGIO 2025 - FORZE ARMATE ISRAELIANE APRONO IL FUOCO VICINO A DELEGAZIONE DIPLOMATICA A JENIN, PRESENTE ANCHE IL VICE-CONSOLE ITALIANO

L'esercito israeliano apre il fuoco nei pressi di una delegazione di 25 ambasciatori e diplomatici in visita al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Fra loro anche il vice console d'Italia a Gerusalemme, Alessandro Tutino. Nessuno rimane ferito. La Farnesina convoca l'ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled, per protestare. L'Idf parla di colpi di avvertimento in aria e si scusa per l'accaduto. Secondo le forze armate israeliane, il gruppo non avrebbe seguito il percorso concordato con l'esercito.

22 MAGGIO 2025 - UCCISI A WASHINGTON 2 MEMBRI STAFF AMBASCIATA ISRAELIANA

Due membri dello staff dell'ambasciata israeliana vengono uccisi in una sparatoria nei pressi del museo ebraico di Washington. Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim erano una coppia e si sarebbero presto fidanzati ufficialmente. La polizia arresta un sospettato, identificato come Elias Rodriguez, 30 anni, di Chicago. Secondo il rapporto delle forze dell'ordine, avrebbe affermato: 'L'ho fatto per la Palestina. L'ho fatto per Gaza'.

24 MAGGIO 2025 - RAID DELL'IDF COLPISCE LA CASA DI UNA DOTTORESSA A GAZA, MORTI 9 DEI SUOI 10 FIGLI

 Un attacco aereo israeliano su Gaza colpisce la casa della dottoressa palestinese Alaa al-Najjar, uccidendo 9 dei suoi 10 figli, di età compresa fra i 7 mesi e i 12 anni. Si salvano solamente il marito e il figlio di 11 anni, entrambi gravemente feriti. La casa è stata colpita pochi minuti dopo che il marito della donna, pediatra presso l'ospedale Nasser di Khan Younis, era tornato nell'abitazione dopo aver accompagnato la moglie al lavoro. L'Idf annuncia un'indagine sull'accaduto ma ricorda che l'area di Khan Younis 'è una zona di combattimento pericolosa', all'interno della quale 'è stato ordinato ai civili di evacuare per la loro sicurezza'.

27 MAGGIO 2025 - MARCIA NAZIONALISTI ISRAELIANI A GERUSALEMME AL GRIDO DI 'MORTE AGLI ARABI'

Al grido di 'morte agli arabi' e 'che il vostro villaggio bruci', gruppi di giovani israeliani nazionalisti attraversano i quartieri musulmani della Città Vecchia di Gerusalemme nel giorno della marcia annuale che commemora la conquista di Gerusalemme Est da parte di Israele nel 1967, il cosiddetto 'Giorno di Gerusalemme'. I titolari palestinesi dei negozi sono costretti a chiudere gli esercizi commerciali e a cercare rifugio.

28 MAGGIO 2025 - TAJANI, REAZIONE ISRAELE STA ASSUMENDO FORME INACCETTABILI

Nel corso di un'informativa in parlamento il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, afferma che 'la legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico sta purtroppo assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili'. Secondo il titolare della Farnesina 'la popolazione della Striscia sta pagando da troppo tempo un prezzo altissimo. I bombardamenti devono finire, l'assistenza umanitaria deve riprendere al più presto, il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato'.

30 MAGGIO 2025 - DURO SCONTRO FRA GOVERNO ISRAELIANO E MACRON, FA CROCIATA CONTRO STATO EBRAICO

Il governo israeliano attacca duramente il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo le sue dichiarazioni relative alla creazione e al riconoscimento di uno Stato palestinese come 'un dovere morale e un'esigenza politica'. 'Riconosceranno uno Stato palestinese sulla carta, e noi costruiremo lo Stato ebraico-israeliano sul campo', risponde il ministro della Difesa, Israel Katz, mentre il ministero degli Esteri accusa Macron di voler intraprendere una 'crociata' contro lo Stato ebraico.

31 MAGGIO 2025 - HAMAS ACCOGLIE CON RISERVE PIANO USA SU TREGUA E RILASCIO OSTAGGI. WITKOFF, RISPOSTA INACCETTABILE

Dopo alcuni giorni di moderato ottimismo naufraga l'ipotesi di una nuova tregua a Gaza subordinata al rilascio degli ostaggi. Hamas infatti accoglie il piano presentato dagli Usa ma con riserve e un nuovo schema relativo al rilascio degli ostaggi stessi. 'La risposta dell'organizzazione palestinese viene bocciata sia da Israele che dagli Stati Uniti. 'E' totalmente inaccettabile e ci fa fare un passo indietro', dichiara l'inviato americano per il Medioriente, Steve Witkoff.

5 GIUGNO 2025 - ESERCITO ISRAELE RECUPERA A GAZA CORPI DI 2 OSTAGGI ISRAELO-AMERICANI 

Israele rende noto di aver recuperato i corpi di due ostaggi rapiti durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Il primo ministro Benjamin Netanyahu dichiara in un comunicato che i corpi di Judih Weinstein e Gad Haggai sono stati recuperati e riportati in Israele. I due, marito e moglie, sono stati assassinati durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e la loro morte è stata confermata dall'esercito nel dicembre dello stesso anno. La coppia aveva anche la cittadinanza statunitense.

8 GIUGNO 2025 - IDF CONFERMA IDENTIFICAZIONE SALMA MOHAMMED SINWAR

Le forze armate israeliane confermano di aver accertato che il corpo di un uomo ritrovato in un complesso sotterraneo sotto l'Ospedale europeo vicino a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, appartiene all'ex leader militare di Hamas, Mohammed Sinwar. Inizialmente il cadavere era stato rinvenuto in un tunnel, insieme ad altri dieci, per poi essere riportato in Israele per l'identificazione. Sinwar sarebbe stato ucciso in un attacco aereo israeliano il 13 maggio a Khan Younis.

9 GIUGNO 2025 - ISRAELE ABBORDA NAVE CON AIUTI PER GAZA, ANCHE GRETA THUNBERG A BORDO

Le forze israeliane fermano e abbordano la nave della Freedom Flotilla Coalition per l'assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza che trasportava Greta Thunberg e altri attivisti. L'imbarcazione viene portata presso il porto di Ashdod. Thunberg viene espulsa dallo Stato ebraico il giorno successivo e, al suo arrivo in Europa, parla di 'rapimento' da parte di Israele avvenuto in acqua internazionali.

11 GIUGNO 2025 - ARRIVA IN ITALIA VOLO CON PICCOLO ADAM E ALTRI PAZIENTI EVACUATI DA GAZA

Atterra in tarda serata all'aeroporto di Milano-Linate il volo con a bordo il piccolo Adam, figlio di 11 anni della dottoressa Alaa al-Najjar, che ha perso il marito e gli altri 9 figli in un bombardamento israeliano. Con lui altri minori provenienti dalla Striscia di Gaza e i loro accompagnatori. Adam viene ricoverato all'ospedale 'Niguarda' di Milano. 'Siamo il Paese occidentale che ha accolto il maggior numero di palestinesi', afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

12 GIUGNO 2025 - ISRAELE VALUTA ATTACCO A IRAN, PERSONALE USA NON ESSENZIALE LASCIA ALCUNE AREE DEL MEDIORIENTE 

I media americani avvertono che Israele sta valutando la possibilità di intraprendere un'azione militare contro l'Iran nei prossimi giorni, molto probabilmente anche senza il sostegno degli Stati Uniti. 'Non è imminente, ma potrebbe benissimo accadere', afferma il presidente americano Donald Trump. Intanto il personale Usa non necessario lascia le rappresentanza diplomatiche in Iraq, Bahrain e Kuwait.

13 GIUGNO 2025 - ISRAELE LANCIA L'OPERAZIONE RISING LION, RAID SU OBIETTIVI NUCLEARI E MILITARI IRANIANI

Israele lancia nella notte una vasta offensiva aerea contro l'Iran, colpendo impianti nucleari, installazioni militari e residenze di alti dirigenti del regime di Teheran. L'operazione, denominata 'Rising Lion', è il più imponente attacco diretto tra i due Paesi nella storia recente del Medioriente. Oltre 200 velivoli dell'aeronautica israeliana prendono parte all'azione, supportati da cyber-attacchi e operazioni di intelligence mirate. Gli obiettivi colpiti comprendono le aree di Natanz, Khondab, Khorramabad, Teheran e Isfahan, strategiche per il programma nucleare iraniano. Negli attacchi vengono uccisi il comandante in capo dei Guardiani della Rivoluzione, il generale Hossein Salami, il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, e alcuni importanti scienziati nucleari. Il presidente americano Donald Trump parla di attacco 'eccellente', accusando Teheran di non aver 'colto' la possibilità di trattativa sul programma nucleare che gli era stata fornita. L'Iran risponde lanciando missili e droni verso Israele.

14 GIUGNO 2025 - SALTANO I COLLOQUI SUL NUCLEARE IN OMAN, PUTIN SENTE TRUMP E CONDANNA GLI ATTACCHI

Salta l'incontro programmato che avrebbe dovuto tenersi in Oman fra le delegazioni iraniana e americana sul nucleare. 'Sarebbe ingiustificabile', spiega il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi. In una telefonata fra Vladimir Putin e Donald Trump, il presidente russo condanna l'operazione militare israeliana contro l'Iran e si dice pronto a mediare per evitare l'escalation.

15 GIUGNO 2025 - TRUMP, AL MOMENTO GLI USA NON COINVOLTI MA POSSIBILE CHE LO SAREMO

Donald Trump rimarca che al momento gli Stati Uniti 'non sono coinvolti' nel conflitto fra Israele e Iran. 'È possibile che lo saremo, ma al momento non lo siamo', afferma il presidente americano, che apre alla proposta di mediazione di Vladimir Putin. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, smentisce le indiscrezioni di stampa secondo cui gli Usa avrebbero posto il veto sull'uccisione della Guida suprema iraniana Ali Khamenei.

16 GIUGNO 2025 - ISRAELE ATTACCA LA SEDE DELLA TV IRANIANA. NETANYAHU, I NOSTRI RAID RITARDANO IL PROGRAMMA NUCLEARE DI TEHERAN

I jet israeliani bombardano la sede dell'emittente di Stato iraniana Irib a Teheran. 'Il megafono della propaganda e dell'incitamento iraniano sta per scomparire', afferma il ministro della Difesa, Israel Katz. Secondo il premier Benjamin Netanyahu gli attacchi hanno ritardato di 'molto molto tempo' il programma nucleare iraniano.

17 GIUGNO 2025 - DONALD TRUMP LANCIA L'ULTIMATUM A TEHERAN, RESA INCONDIZIONATA

Donald Trump lancia un ultimatum all'Iran, chiedendo la 'resa incondizionata'. 'Abbiamo il controllo totale dei cieli', rivendica il presidente americano, facendo per la prima volta ricorso al 'noi' nonostante gli Usa non siano formalmente in guerra. Quanto all'ayatollah Ali Khamenei, 'sappiamo esattamente dove si nasconde, ma non lo elimineremo, almeno non per ora'. Nello stesso giorno, parlando dal G7 in Canada, il cancelliere tedesco Friedrich Merz si esprime a sostegno dello Stato ebraico dicendo che sta facendo 'il lavoro sporco per tutti noi'.

18 GIUGNO 2025 - KHAMENEI PARLA ALLA NAZIONE, ISRAELE HA COMMESSO UN GRAVE ERRORE E SARÀ PUNITO

La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, parla alla nazione affermando che 'Israele ha commesso un grave errore e sarà punito per le sue azioni'. L'ayatollah definisce l'ultimatum americano 'inaccettabile' e avverte gli Usa che 'qualsiasi intervento militare statunitense sarà senza dubbio accompagnato da danni irreparabili'.

19 GIUGNO 2025 - CASA BIANCA, TRUMP DECIDERÀ SE INTERVENIRE IN IRAN ENTRO DUE SETTIMANE

La Casa Bianca annuncia che il presidente americano Donald Trump prenderà una decisione su un eventuale intervento in Iran 'entro due settimane'. Secondo Washington, ci sono ancora 'sostanziali possibilità' di negoziati con Teheran.

20 GIUGNO 2025 - NETANYAHU, AVANTI CON O SENZA TRUMP. VERTICE A GINEVRA FRA I MINISTRI DEGLI ESTERI DI IRAN E GERMANIA-FRANCIA-GB-UE

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, afferma che il programma nucleare iraniano sarà fermato 'con o senza Trump', mentre il ministro della Difesa, Israel Katz, annuncia l'intensificazione degli attacchi. A Ginevra si tiene un incontro fra il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, e gli omologhi di Francia, Regno Unito, Germania e l'Alta rappresentante Ue. I ministri europei, al termine dei colloqui, assicurano la volontà propria e dell'Iran di continuare il dialogo.

21 GIUGNO 2025 - KHAMENEI 'INTROVABILE', TEME PER LA SUA VITA E NOMINA 3 SUCCESSORI

 L'ayatollah Ali Khamenei avrebbe nominato tre suoi successori in caso di morte. Secondo indiscrezioni dei media, la Guida suprema si troverebbe in un bunker e temerebbe di essere ucciso. Né il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, né il ministro degli Esteri Abbas Aragchi sarebbero riusciti a contattarlo per informarlo di una richiesta della Turchia di un incontro con alti funzionari statunitensi a Istanbul.

22 GIUGNO 2025 - GLI USA ATTACCANO I SITI NUCLEARI IRANIANI

Nella notte fra il 21 e il 22 giugno gli Stati Uniti attaccano i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Il presidente Donald Trump in un discorso alla nazione parla di 'spettacolare successo militare'. 'Se non ci sarà presto la pace, colpiremo altri bersagli'. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu loda la 'coraggiosa decisione' americana che 'cambierà la storia'. 'Risponderemo con durezza, fermezza e in modo tale da far pentire chi ci ha aggredito', afferma il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Il vice presidente J.D. Vance dichiara che gli Stati Uniti 'non sono in guerra con l'Iran, ma con il suoi programma nucleare'. Dall'Unione Europea appelli alla de-escalation.

23 GIUGNO 2025 - TEHERAN LANCIA MISSILI SU UNA BASE USA IN QATAR IN RISPOSTA AGLI ATTACCHI USA

 Teheran lancia missili verso la base americana di Al Udeid in Qatar 'in risposta all'aggressione americana'. I missili sarebbero tanti quante le bombe che gli Usa avevano sganciato sui tre siti nucleari iraniani attaccati nella notte fra il 21 e 22 giugno. Il Qatar era stato avvertito in precedenza e anche gli Usa avevano messo in sicurezza le basi, dove non si registrano danni. Nel corso della giornata Israele aveva attaccato pesantemente l'Iran, colpendo alcuni edifici simbolo del potere, fra cui il carcere di Evin. Poche ore prima dell'attacco il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, era ricevuto al Cremlino da Vladimir Putin, che ha definito il raid americano 'un'aggressione immotivata e priva di giustificazione'.

24 GIUGNO 2025 - DONALD TRUMP ANNUNCIA CESSATE IL FUOCO FRA ISRAELE E IRAN

Nella notte fra il 23 e il 24 giugno il presidente americano Donald Trump annuncia un cessate il fuoco 'pienamente concordato' fra Israele e Iran, proclamando la fine di quella che definisce 'la Guerra dei 12 giorni'. Trump loda i due paesi 'per l'intelligenza e il coraggio' dimostrati. La tv iraniana annuncia lo stop alla guerra, affermando che è stato 'imposto' a Israele in seguito al 'successo' dell'attacco iraniano alla base statunitense in Qatar. Il primo ministro slovacco israeliano, Benjamin Netanyahu, afferma dal canto suo che Israele ha raggiunto 'tutti i suoi obiettivi', eliminando una 'duplice minaccia esistenziale immediata, sia nel campo nucleare che in quello dei missili balistici'. A un'ora di distanza dall'entrata in vigore della tregua, due missili balistici vengono lanciati dall'Iran verso il nord di Israele, che annuncia un'immediata rappresaglia. Teheran smentisce la violazione dell'accordo. Una telefonata fra Trump e Netanyahu raffredda la situazione con il tycoon che si scaglia contro Iran e Stato ebraico. 'Due Paesi che combattono da così tanto tempo e in modo così duro che non sanno più che cazzo stanno facendo', afferma.

26 GIUGNO 2025 - CASA BIANCA, TEHERAN ERA A SETTIMANE DALLA BOMBA ATOMICA. MEDIA USA, IRAN HA SPOSTATO URANIO DA SITI NUCLEARI PRIMA DI RAID

La Casa Bianca ribadisce che l'Iran era 'a settimane' dalla realizzazione di una bomba atomica ribadendo il successo dei bombardamenti Usa sui siti nucleari di Teheran. L'Ayatollah Khamenei parla di 'schiaffo agli Usa' e ricostruzioni 'esagerate' da parte degli Stati Uniti. Secondo il Financial Times, che cita le prime valutazioni di Intelligence, l'Iran avrebbe spostato l'uranio dai siti nucleari prima dei raid quindi le sue risorse sarebbero pressoché 'intatte'. Donald Trump smentisce.

27 GIUGNO 2025 - TRUMP, ABBIAMO VINTO GUERRA, HO SALVATO KHAMENEI DA MORTE INGOMINOSA. PRESIDENTE USA, A GAZA TREGUA IN UNA SETTIMANA

Donald Trump invita l'ayatollah Ali Khamenei a 'dire la verità' sulla 'guerra dei 12 giorni'. 'L'abbiamo vinta noi', afferma il presidente americano aggiungendo di aver salvato la Guida suprema iraniana da 'una morte veramente brutta e ignominosa'. Quanto a Gaza l'accordo 'è vicino' e 'entro la prossima settimana' potrebbe esserci un cessate il fuoco, dice ancora Trump.

28 GIUGNO 2025 - A TEHERAN FUNERALI DEI GENERALI E DEGLI SCIENZIATI UCCISA DA ISRAELE, FOLLA GRIDA 'MORTE ALL'AMERICA'

Migliaia di persone in lutto percorrono le strade del centro di Teheran per i funerali del capo della Guardia Rivoluzionaria, generale Hossein Salami, e di altri alti comandanti militari e scienziati nucleari uccisi durante la 'guerra dei 12 giorni' con Israele. In totale vengono celebrate le esequie di 60 persone, fra cui quattro donne e due bambini. La folla grida 'morte a Israele' e 'morte all'America'.

29 GIUGNO 2025 - TRUMP LANCIA APPELLO, FATE L'ACCORDO A GAZA E RIPORTATE INDIETRO GLI OSTAGGI

 Il presidente americano Donald Trump lancia un appello per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. 'Fate l'accordo a Gaza. Riportate indietro gli ostaggi!!', scrive su Truth. Il tycoon chiede anche l'annullamento del processo nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu definendolo una 'caccia alle streghe' nei confronti di un 'eroe di guerra'. EST NG01 acp/scp 041540 OTT 25


SABATO 04 OTTOBRE 2025 15.41.16

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-4-

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-4- Roma, 4 ott. (LaPresse)

2 LUGLIO 2025 - TRUMP ANNUNCIA, DA ISRAELE OK A CONDIZIONI PER TREGUA DI 60 GIORNI, ATTENDIAMO RISPOSTA HAMAS 

Il presidente americano, Donald Trump, annuncia che Israele 'ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare un cessate il fuoco di 60 giorni' durante i quali gli americani intendono lavorare 'con tutte le parti' per porre fine alla guerra. 'Spero, per il bene del Medioriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione non migliorerà, ma peggiorerà', aggiunge Trump.

4 LUGLIO 2025 - DA HAMAS OK A PIANO TREGUA CON 'EMENDAMENTI MINORI'. UFFICIO DI NETANYAHU, MODIFICHE INACCETTABILI

 Hamas annuncia di aver dato una 'risposta positiva' ai mediatori sulla proposta Usa di cessate il fuoco per Gaza e si dice pronta ad avviare 'un ciclo di negoziati sul meccanismo per l'attuazione di questo quadro'. Allo stesso tempo, il gruppo palestinese ha aggiunto alcuni 'emendamenti minori' che riguardano una riorganizzazione del meccanismo di ricezione degli aiuti umanitari, in conformità con gli accordi della precedente tregua, con il ritiro della Gaza Humanitarian Foundation e l'impegno a non riprendere i combattimenti dopo un cessate il fuoco di 60 giorni. L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu definisce le richieste 'inaccettabili'.

7 LUGLIO 2025 - INCONTRO FRA TRUMP E NETANYAHU ALLA CASA BIANCA, CHE CANDIDA IL TYCOON AL PREMIO NOBEL PER LA PACE

Il 7 luglio Donald Trump e Benjamin Netanyahu si incontrano a cena alla Casa Bianca. Il primo ministro israeliano consegna al presidente americano la lettera inviata al Comitato del premio Nobel per candidarlo al premio Nobel per la pace. Trump ringrazia e afferma che Hamas 'vuole' la pace a Gaza.

7 LUGLIO 2025 - ISRAELE LANCIA L'IDEA DELLA COSTRUZIONE DI UNA 'CITTÀ UMANITARIA' A RAFAH. OLMERT, SONO CAMPI DI CONCENTRAMENTO

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, dichiara di aver incaricato l'Idf e il ministero di presentare un piano per fondare quella che definisce una 'città umanitaria' sulle rovine di Rafah. A suo dire l'idea prevedrebbe di 'accogliere' inizialmente circa 600mila palestinesi che vivono nella zona di Mawasi, dopo averli controllati per garantire che non entrino agenti di Hamas. Katz dichiara apertamente che ai palestinesi non sarà permesso di lasciare la zona e sottolinea la sua ambizione di incoraggiare i palestinesi a 'emigrare volontariamente' dalla Striscia di Gaza verso altri Paesi. Qualche giorno dopo l'ex premier israeliano Ehud Olmert denuncia che questa presunta 'città umanitaria' diventerebbe un campo di concentramento e costringere i palestinesi a entrarvi equivarrebbe a una pulizia etnica.

9 LUGLIO 2025 - GLI USA SANZIONANO LA RELATRICE ONU FRANCESCA ALBANESE

Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, rende noto di aver imposto 'sanzioni' alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi, Francesca Albanese, per i suoi sforzi 'illegittimi e vergognosi di sollecitare un'azione della Corte penale internazionale contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani', 'la campagna di guerra politica ed economica di Albanese contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata'. 'Continuerò a fare quello che devo fare', la risposta di Albanese.

11 LUGLIO 2025 - ONU, ALMENO 800 PALESTINESI UCCISI IN PUNTI RITIRO AIUTI

L'Onu fa sapere che sono circa 800 le uccisioni registrate a Gaza fra persone in attesa di aiuti, la maggior parte delle quali registrate nei pressi di punti di distribuzione del cibo gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), l'organizzazione Usa sostenuta da Israele. La Ghf ha assunto la gestione della macchina degli aiuti a fine maggio per volere di Israele, che intendeva soppiantare le agenzie Onu.

12 LUGLIO 2025 - MEDIORIENTE: FONTI PALESTINESI, NEGOZIATI VICINI AL COLLASSO

Fonti palestinesi citate dalla Bbc riferiscono che i negoziati a Doha, in Qatar, sarebbero sull'orlo del collasso e che Hamas e Israele sono profondamente divisi su diverse questioni controverse e in particolare le discussioni più recenti si sono concentrate sul meccanismo per la consegna degli aiuti umanitari a Gaza e sulla portata del ritiro militare israeliano. Secondo una delle fonti, Israele avrebbe 'usato questi round per guadagnare tempo e proiettare una falsa immagine di progresso' in concomitanza con la visita di Netanyahu da Trump negli Usa.

14 LUGLIO 2025 - ISRAELE LANCIA RAID IN SIRIA 'A DIFESA DEI DRUSI' DOPO LO SCOPPIO DI SCONTRI A SWEIDA

Dopo lo scoppio di scontri il giorno prima nel sud della Siria fra beduini, drusi e successivamente forze governative siriane, l'esercito di Israele attacca carri armati nella zona di Sweida, teatro delle violenze. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, presenta l'intervento dello Stato ebraico in Siria come un tentativo di difendere la comunità drusa.

16 LUGLIO 2025 - ISRAELE ATTACCA IL CUORE DI DAMASCO COLPENDO IL MINISTERO DELLA DIFESA E VICINO AL PALAZZO PRESIDENZIALE

Israele attacca il cuore di Damasco. Mentre nel sud della Siria proseguono le violenze nell'area a maggioranza drusa di Sweida, l'Idf ha colpito con raid aerei il quartier generale del ministero della Difesa e la zona del palazzo presidenziale. Lo Stato ebraico motiva il suo intervento con l'intenzione di proteggere i drusi: il quartier generale militare era utilizzato dalle forze governative siriane per inviare truppe a Sweida.

16 LUGLIO 2025 - IDF ANNUNCIANO LA CREAZIONE DI UN NUOVO CORRIDOIO CHE ATTRAVERSA KHAN YOUNIS A GAZA

Le Idf annuncia un nuovo corridoio nel sud della Striscia di Gaza, che divide in due Khan Younis da est a ovest, denominato 'Magen Oz'. In passato queste strette strisce di terra hanno costituito un serio ostacolo durante i negoziati di cessate il fuoco, poiché Israele ha dichiarato di voler mantenere la propria presenza militare in quelle zone.

16 LUGLIO 2025 - TRUMP ANNUNCIA, ABBIAMO BUONE NOTIZIE SU GAZA

Il presidente Usa, Donald Trump, annuncia senza fornire ulteriori dettagli: 'Abbiamo buone notizie su Gaza'. Il Times of Israel cita un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta negli sforzi di mediazione, secondo cui si è aperta una finestra per raggiungere un accordo entro pochi giorni.

17 LUGLIO 2025 - RAID SU CHIESA CATTOLICA A GAZA, TRA I FERITI ANCHE PADRE ROMANELLI. ISRAELE ESPRIME 'PROFONDO RAMMARICO' E AVVIA INDAGINE

La chiesa della Sacra Famiglia di Gaza City, l'unica chiesa cattolica di Gaza, viene colpita e danneggiata da un raid. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme riferisce che 2 donne sono morte e diverse persone sono rimaste ferite, fra cui anche padre Gabriel Romanelli. La chiesa stava dando rifugio sia a cristiani che a musulmani, tra cui diversi bambini disabili. Tel Aviv si è scusata con un post del ministero degli Esteri: 'Israele esprime profondo dolore per i danni causati alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City e per le vittime civili. L'Idf sta esaminando l'incidente, le cui circostanze non sono ancora chiare, e i risultati dell'indagine saranno resi pubblici in modo trasparente'.

18 LUGLIO 2025 - NETANYAHU TELEFONA AL PAPA DOPO L'ATTACCO ALLA CHIESA DI GAZA, SIAMO VICINI AD ACCORDO CON HAMAS

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu telefona a Papa Leone XIV per esprimergli 'rammarico per il tragico incidente in cui delle munizioni vaganti hanno accidentalmente colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza'. All'appello del pontefice di raggiungere al più presto un cessate il fuoco, Netanyahu risponde che 'i negoziati stanno procedendo, siamo vicini a un accordo' con Hamas. Leone XIV, invitato a visitare Israele, esprime inoltre 'preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria della popolazione a Gaza, il cui prezzo straziante è pagato in modo particolare da bambini, anziani e persone malate'.

19 LUGLIO 2025 - GLI USA ANNUNCIANO L'ACCORDO ISRAELE-SIRIA PER IL CESSATE IL FUOCO

Israele e Siria hanno concordato un cessate il fuoco sostenuto da Turchia, Giordania e altri Paesi. Lo ha annunciato in un post su X l'ambasciatore statunitense in Turchia, Tom Barrack, invitando 'drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme alle altre minoranze, a costruire una nuova identità siriana unita'.

21 LUGLIO 2025 - IDF LANCIANO PER LA PRIMA VOLTA DA INIZIO GUERRA UN'OPERAZIONE DI TERRA A DEIR AL-BALAH

Le Idf lanciano un'operazione di terra a Deir al-Balah per la prima volta dall'inizio della guerra, emettendo un ordine di evacuazione e avviando gli attacchi. Molti gli sfollati e gli operatori umanitari presenti nella città nel centro della Striscia di Gaza, tra cui anche italiani.

23 LUGLIO 2025 - APPELLO DI OLTRE 100 ONG: A GAZA CARESTIA DI MASSA, CONSENTIRE L'INGRESSO DI AIUTI

Oltre 100 ong - fra cui Save the Children, Amnesty International, ActionAid International e Medici senza frontiere (Msf) - sottoscrivono un appello in cui avvertono che la fame dilaga a Gaza e chiedono di consentire l'ingresso di aiuti umanitari. 'Dove c'è fame a Gaza, è una fame orchestrata da Hamas', replica il portavoce del governo israeliano David Mencer, 'Hamas sta cercando di impedire la distribuzione di cibo e sta saccheggiando i camion degli aiuti umanitari'. Mencer sottolinea che le accuse di 'carestia' sono state ricorrenti durante tutto il conflitto, definendole 'falsi allarmi'.

24 LUGLIO 2025 - L'INVIATO USA WITKOFF IN SARDEGNA PER COLLOQUI SULLA TREGUA, ISRAELE E USA RITIRANO le DELEGAZIONI DAI NEGOZIATI DI DOHA

L'inviato della Casa Bianca per il Medioriente, Steve Witkoff, si reca in Sardegna per colloqui sulla tregua a Gaza con Israele e Qatar, che si sarebbero tenuti a bordo di uno yacht di lusso al largo della Costa Smeralda. Durante la giornata arrivano però gli annunci di Israele e Usa sul ritiro delle proprie delegazioni dai colloqui in corso a Doha. L'ultima risposta di Hamas 'mostra chiaramente una mancanza di volontà nel raggiungere un cessate il fuoco a Gaza', afferma Witkoff, 'valuteremo ora opzioni alternative per riportare a casa gli ostaggi e cercare di creare un ambiente più stabile per la popolazione di Gaza'.

24 LUGLIO 2025 - MACRON ANNUNCIA CHE LA FRANCIA RICONOSCERÀ LO STATO DI PALESTINA

'Fedele al suo storico impegno per una pace giusta e duratura in Medioriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Ne farò l'annuncio solenne all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il prossimo settembre', annuncia su X il presidente Emmanuel Macron. Dura la risposta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui tale decisione 'premia il terrorismo e rischia di creare un altro proxy iraniano, proprio come è accaduto con Gaza. Uno Stato palestinese in queste condizioni sarebbe una piattaforma di lancio per annientare Israele, non per convivere in pace al suo fianco'. Germania e Italia sostengono di essere a favore di uno Stato palestinese, ma che i tempi non siano maturi, mentre oltre 200 deputati britannici chiedono che il Regno Unito riconosca la Palestina.

25 LUGLIO 2025 - IDF, CONSENTIREMO LANCI DI CIBO SU GAZA MA NON C'È CARESTIA

L'esercito israeliano (Idf) annuncia che consentirà la ripresa dei lanci aerei di cibo su Gaza a causa delle difficili condizioni umanitarie, ma insiste che non c'è carestia nella Striscia. Secondo il governo di Gaza 100mila bambini di età inferiore a 2 anni, fra cui 40mila neonati, sono a rischio morte imminente a causa della 'totale mancanza di latte in polvere e integratori alimentari, alla chiusura continua dei valichi e all'impossibilità di far entrare anche i beni di prima necessità'.

29 LUGLIO 2025 - STARMER ANNUNCIA, SENZA CESSATE IL FUOCO A SETTEMBRE GB RICONOSCERÀ LO STATO DI PALESTINA

Il premier britannico, Keir Starmer, annuncia che il Regno Unito riconoscerà lo Stato di Palestina a settembre prima dell'Assemblea generale dell'Onu a meno che Israele 'non adotti misure concrete per porre fine alla terribile situazione a Gaza, raggiunga un cessate il fuoco, chiarisca che non ci sarà alcuna annessione della Cisgiordania e si impegni in un processo di pace a lungo termine che porti a una soluzione a due Stati'. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dichiara che Londra 'premia il mostruoso terrorismo di Hamas e ne punisce le vittime', 'l'appeasement nei confronti dei terroristi jihadisti fallisce sempre. Fallirà anche per voi'.

30 LUGLIO 2025 - CANADA, A SETTEMBRE RICONOSCEREMO LO STATO PALESTINESE

 Il Canada riconoscerà uno Stato palestinese a settembre. 'Il Canada è da tempo impegnato a favore di una soluzione a due Stati, uno Stato palestinese indipendente, vitale e sovrano che viva fianco a fianco con lo Stato di Israele in pace e sicurezza', ha affermato il premier Mark Carney. La decisione di Ottawa fa seguito a quelle annunciate dalla Francia e dal Regno Unito. EST NG01 acp/scp 041540 OTT 25


SABATO 04 OTTOBRE 2025 15.41.16

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-5-

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-5- Roma, 4 ott. (LaPresse)

1 AGOSTO 2025 - IL PORTOGALLO VERSO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA A SETTEMBRE

 Il premier portoghese Luís Montenegro ha annunciato che ascolterà il presidente della Repubblica e i partiti politici rappresentati in Parlamento al fine di 'valutare il riconoscimento dello Stato palestinese', 'in una procedura che potrà essere conclusa nella settimana di alto livello dell'80esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si terrà a New York il prossimo mese di settembre'.

1 AGOSTO 2025 - TAJANI AL PREMIER PALESTINESE, DISTRIBUIREMO AIUTI CON LANCI AEREI 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di un colloquio telefonico con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa ha 'confermato il sostegno dell'Italia all'Autorità nazionale palestinese e l'impegno per un immediato cessate il fuoco a Gaza, per la liberazione di tutti gli ostaggi e il raggiungimento di una pace duratura'. Tajani ha illustrato a Mustafa 'i nuovi aiuti umanitari che distribuiremo anche tramite lanci aerei', 'stiamo lavorando per accogliere in Italia altri 50 palestinesi da Gaza, bambini palestinesi bisognosi di cure sanitarie e le loro famiglie. Il premier palestinese ha ringraziato l'Italia per un'azione che rafforza e consolida l'amicizia fra il popolo italiano e quello palestinese'.

2 AGOSTO 2025 - HAMAS DIFFONDE IL VIDEO DELL'OSTAGGIO EVYATAR DAVID  

Hamas ha diffuso sui suoi canali un video, presumibilmente girato in settimana, dell'ostaggio Evyatar David. Il 24enne, originario di Kfar Sava, è stato rapito il 7 ottobre 2023 al festival Nova, vicino a Re'im. La famiglia ha autorizzato i media a mostrare per intero il video. 'Oggi è il 27 luglio, mezzogiorno, non so cosa mangerò. Non mangio da diversi giorni consecutivi', dice con voce flebile David, che appare debole e scheletrico. Il giovane racconta la carenza di cibo e acqua e spiega che i suoi carcerieri gli danno quello che possono. La sua sua dieta, dice, consiste principalmente in alcune lenticchie e fagioli. Quindi indica un calendario dove segna i giorni in cui ha mangiato e quelli in cui non ha ricevuto cibo. Rivolgendosi poi al primo ministro Benjamin Netanyahu, David dichiara di sentirsi 'completamente abbandonato da te, mio primo ministro, che dovresti occuparti di me e di tutti i prigionieri'. Alla fine del video, si vede il giovane mentre scava quella che teme sarà la sua tomba all'interno del tunnel, e dichiara di sentirsi 'sempre più debole' giorno dopo giorno, e di avviarsi verso la morte.

3 AGOSTO 2025 - BEN GVIR AL MONTE DEL TEMPIO, CONQUISTARE TUTTA GAZA

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha chiesto di conquistare la Striscia di Gaza e di 'incoraggiare l'emigrazione volontaria' dei palestinesi dal territorio, in una video dal Monte del Tempio a Gerusalemme insieme a un gruppo di coloni. Durante la visita, Ben Gvir è stato visto unirsi a un minyan di preghiera e guidare la preghiera 'Amida', segnando la prima volta che un ministro israeliano ha pregato in quel luogo, dove agli ebrei è proibito pregare in base all'accordo sullo status quo tra Israele e Giordania.

3 AGOSTO - HAMAS, OK ALLA CROCE ROSSA DAGLI OSTAGGI SE VERRANNO APERTI CORRIDOI UMANITARI

Le Brigate Al-Qassam, l'ala militare di Hamas, affermano di essere 'pronte a impegnarsi attivamente e a rispondere a qualsiasi richiesta della Croce Rossa di portare cibo e medicine' agli ostaggi ancora prigionieri a Gaza, come richiesto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, se Israele garantirà 'l'apertura di corridoi umanitari in modo normale e permanente per il passaggio di cibo e medicine a tutta la nostra popolazione in tutte le aree della Striscia di Gaza e la cessazione di ogni forma di attività aerea nemica durante le consegne dei pacchi ai prigionieri'. le Brigate Al-Qassam 'non fanno morire di fame deliberatamente i prigionieri, ma mangiano ciò che mangiano i nostri mujaheddin (combattenti) e la popolazione in generale, e non riceveranno alcun privilegio speciale in mezzo al crimine di fame e assedio'. Alla Croce Rossa non è stato mai consentito l'accesso agli ostaggi durante i 22 mesi di guerra.

7 AGOSTO 2025 - NETANYAHU, VOGLIAMO ASSUMERE IL CONTROLLO DELLA STRISCIA DI GAZA, MA NON GOVERNARLA  

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele intende assumere il controllo dell'intera Striscia di Gaza, ma che non vuole governarla. 'Abbiamo intenzione di prendere il controllo per garantire la nostra sicurezza, rimuovere Hamas, consentire alla popolazione di liberarsi e affidarla a un governo civile che non sia Hamas e non sia qualcuno che propugna la distruzione di Israele', dice Netanyahu in un'intervista a FoxNews, 'non vogliamo governarla', 'vogliamo consegnare' la Striscia 'alle forze arabe che la governeranno correttamente, senza minacciarci, e dare ai cittadini di Gaza una vita dignitosa'.

8 AGOSTO 2025 - VIA LIBERA AL PIANO DI NETANYAHU PER L'OCCUPAZIONE DI GAZA CITY

Il Gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato la proposta sostenuta dal primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui le Idf conquisteranno Gaza City. L'operazione per occupare Gaza City richiederà l'evacuazione di massa dell'area, in cui risiedono circa 800.000 abitanti.

8 AGOSTO 2025 - LA GERMANIA SOSPENDE L'EXPORT DI ARMI A ISRAELE FINO A NUOVO ORDINE

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha criticato il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza City e ha dichiarato che 'il governo tedesco non autorizzerà alcuna esportazione di equipaggiamento militare che potrebbe essere utilizzato nella Striscia di Gaza fino a nuovo ordine'.

9 AGOSTO 2025 - ITALIA E ALTRI 4 PAESI, RESPINGIAMO IL PIANO DI ISRAELE SU GAZA

I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui hanno 'respinto con forza la decisione del Gabinetto di sicurezza israeliano dell'8 agosto di lanciare un'ulteriore operazione militare su larga scala a Gaza'. 'Ciò aggraverà la catastrofica situazione umanitaria, metterà in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterà il rischio di un esodo di massa dei civili', hanno affermato i ministri dei cinque Paesi, tra cui il vicepremier Antonio Tajani, 'i piani annunciati dal governo israeliano rischiano di violare il diritto internazionale umanitario. Qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale'.

10 AGOSTO 2025 - UCCISO A GAZA IL GIORNALISTA DI AL JAZEERA ANAS AL-SHARIF

L'emittente televisiva Al Jazeera ha dichiarato che il suo corrispondente Anas al-Sharif e altri giornalisti della sua troupe sono stati uccisi nella loro tenda a Gaza City. L'esercito israeliano ha confermato la notizia e affermato che al-Sharif si 'faceva passare per giornalista' ma in realtà era un membro dell'ala militare di Hamas. Il Comitato per la protezione dei giornalisti aveva espresso grave preoccupazione per la sicurezza di al-Sharif, definendolo 'bersaglio di una campagna diffamatoria dell'esercito israeliano'. Il reporter sapeva di essere nel mirino delle forze armate israeliane, tanto da aver lasciato un testamento su X datato 6 aprile 2025: 'Se queste mie parole vi giungono, sappiate che Israele è riuscito a uccidermi e a mettere a tacere la mia voce', 'non ho mai esitato un solo giorno a trasmettere la verità così com'è, senza distorsioni o falsificazioni', 'vi affido la Palestina, il gioiello della corona dei musulmani, il cuore pulsante di ogni persona libera in questo mondo. Vi affido il suo popolo'.

13 AGOSTO 2025 - L'IDF APPROVA le LINEE GENERALI DEL PIANO PER L'OFFENSIVA A GAZA CITY. SAAR, MAI DUE STATI NEL CUORE DI ISRAELE

Il 13 agosto il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, dopo aver espresso in pubblico le sue perplessità, ha approvato le linee generali dell'offensiva militare per conquistare Gaza City, 'in conformità con le direttive della leadership politica'. Da Israele arriva anche un messaggio chiaro a tutti i Paesi che hanno annunciato di voler riconoscere lo Stato di Palestina. 'Uno Stato palestinese nel cuore della terra di Israele sarebbe una soluzione per coloro che cercano di distruggerci. Non permetteremo che ciò accada', una 'mossa' di questo tipo sarebbe 'suicida' per lo Stato ebraico, dichiara il ministro degli Esteri Gideon Saar, che si rivolge poi direttamente a Francia e Canada: 'Se desiderano creare uno Stato palestinese all'interno del proprio territorio, possono farlo: hanno molto spazio. Ma qui, in terra d'Israele, ciò non accadrà'.

15 AGOSTO 2025 - NUOVA PROVOCAZIONE DI BEN GVIR, VISITA BARGHOUTI IN CELLA 

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir visita la cella dove è rinchiuso il leader palestinese Marwan Barghouti e in un filmato pubblicato sui social lo schernisce, suscitando l'indignazione dell'Autorità nazionale palestinese. 'Non vincerete', dice Ben Gvir a un Barghouti scarno e provato dalla detenzione, 'chiunque si metta nei guai con la nazione di Israele, chiunque uccida i nostri bambini e le nostre donne, lo spazzeremo via. Dovresti saperlo'.

17 AGOSTO 2025 - SCIOPERO GENERALE IN ISRAELE PER CHIEDERE UN ACCORDO SUGLI OSTAGGI 

Sciopero nazionale il 17 agosto in Israele, indetto dai familiari degli ostaggi di Hamas, per chiedere il loro rilascio e protestare contro l'espansione della guerra a Gaza decisa dal governo di Benjamin Netanyahu. Decine gli arresti in tutto il Paese nel corso di proteste e blocchi stradali. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha affermato che sono state quasi 500mila le persone che si sono radunate in Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv e nelle strade circostanti per una massiccia manifestazione di massa.

18 AGOSTO 2025 - IDF, L'EVACUAZIONE DI GAZA CITY DURERÀ POCO MENO DI 2 MESI

Il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano Eyal Zamir ha approvato il piano operativo per l'occupazione di Gaza City. 'La prevista evacuazione della popolazione durerà poco meno di due mesi e ci stiamo preparando alla complessità del trasferimento dei residenti, pertanto ci stiamo attrezzando con una serie di strumenti per indurli a lasciare la città e dirigersi verso le aree umanitarie. Successivamente, si procederà alle fasi di accerchiamento, ingresso e conquista di Gaza City', ha detto il capo dell'Idf.

18 AGOSTO 2025 - HAMAS ACCETTA UNA NUOVA PROPOSTA DI CESSATE IL FUOCO

Hamas fa sapere di aver accettato la nuova proposta di cessate il fuoco avanzata da Egitto e Qatar. Si tratterebbe di una versione rivista dell'ultima proposta, che riguardava un accordo quadro per un cessate il fuoco di 60 giorni. Una soluzione di compromesso tra un cessate il fuoco completo, con la fine della guerra, e una tregua temporanea, che include il rilascio degli ostaggi e un ritiro graduale dell'Idf da Gaza.

20 AGOSTO 2025 - ISRAELE APPROVA IL PROGETTO DI INSEDIAMENTO E1 CHE DIVIDEREBBE LA CISGIORDANIA

Israele approva in via definitiva un controverso progetto di insediamento in Cisgiordania che dividerebbe di fatto il territorio in due e che, secondo i palestinesi e le organizzazioni per i diritti umani, potrebbe distruggere i piani per un futuro Stato di Palestina. Si tratta dello sviluppo degli insediamenti dell'area denominata 'E1', una zona di 12 chilometri quadrati tra Gerusalemme Est e l'insediamento di Maale Adumim, che dovrebbe essere esteso con oltre 3.500 nuovi appartamenti. Il progetto prevede l'inizio dei lavori infrastrutturali entro alcuni mesi e la costruzione delle prime case entro un anno. 'Si tratta di un passo significativo che cancella praticamente l'illusione dei due Stati', afferma il ministro delle Finanze ed esponente dell'estrema destra israeliana Bezalel Smotrich, 'ogni insediamento, ogni quartiere, ogni unità abitativa è un altro chiodo nella bara di questa pericolosa idea'. Protese da parte dell'Anp, che parla della trasformazione della Cisgiordania 'in una prigione'.

22 AGOSTO 2025 - CONFERMATA PER LA PRIMA VOLTA LA CARESTIA A GAZA CITY

L'Integrated Food Security Phase Classification (IPC), un organismo sostenuto dalle Nazioni Unite responsabile del monitoraggio della sicurezza alimentare, conferma per la prima volta che a Gaza City è in corso una carestia. I dati analizzati tra l'1 luglio e il 15 agosto, viene spiegato, hanno mostrato chiare prove del raggiungimento delle soglie di fame e malnutrizione acuta. Secondo l'Ipc, a Gaza 123mila bambini sono a rischio malnutrizione. Israele 'respinge fermamente' il rapporto, definendolo 'falso' e basato su 'dati parziali provenienti da Hamas'.

25 AGOSTO 2025 - RAID ISRAELIANO SULL'OSPEDALE NASSER DI KHAN YOUNIS, FRA le VITTIME ANCHE 5 GIORNALISTI

Un raid dell'esercito israeliano sull'ospedale Nasser di Khan Younis nella Striscia di Gaza causa la morte di almeno 20 persone, fra cui cinque operatori dei media. Fra loro la 33enne Mariam Dagga, che dall'inizio della guerra collaborava come freelance con Associated Press, oltre che con altri media. La donna lascia un figlio di 12 anni. Uccisi anche un giornalista di Al Jazeera, un cameraman di Reuters e altri due reporter. I cinque - secondo le ricostruzioni fornite dalle autorità di Gaza - sarebbero rimasti vittima di un 'doppio attacco'. Un primo missile avrebbe colpito l'ospedale e poi un secondo alcuni istanti dopo, mentre gli operatori dei media si recavano sul posto insieme ai soccorritori. Condanna unanime da parte della comunità internazionale, mentre l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu esprime 'profondo rammarico' per il 'tragico incidente' e l'Idf annuncia l'apertura di un'indagine, secondo cui 6 dei palestinesi uccisi nell'attacco 'erano terroristi di Hamas'.

29 AGOSTO 2025 - L'ESERCITO ISRAELIANO DICHIARA GAZA CITY 'ZONA DI COMBATTIMENTO PERICOLOSA', SOSPESE le PAUSE UMANITARIE. 1000 VITTIME IN CISGIORDANIA E 63MILA NELLA STRISCIA DAL 7 OTTOBRE

L'esercito israeliano annuncia che l'evacuazione di Gaza City è 'inevitabile' e il 29 agosto viene dichiarata 'una zona di combattimento pericolosa', dove saranno sospese le pause tattiche introdotte per consentire la consegna di aiuti umanitari. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani fa sapere che in Cisgiordania dall'attacco del 7 ottobre 2023 sono stati uccisi 982 palestinesi 'dalle forze armate e dai coloni israeliani', mentre oltre 42mila sono stati sfollati forzatamente a causa di 'operazioni militari, demolizioni di case e attacchi dei coloni'. Il bilancio delle vittime dall'inizio della guerra nella Striscia ha superato invece i 63mila morti.

29 AGOSTO 2025 - GLI USA REVOCANO I VISTI AI FUNZIONARI PALESTINESI PRIMA DELL'ASSEMBLEA ONU A NEW YORK, INCLUSO ABBAS 

Il dipartimento di Stato americano annuncia che il segretario Marco Rubio sta negando e revocando i visti ai membri dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) in vista dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York di settembre. Nel mirino anche il presidente dell'Anp Abbas. L'Olp e l'Anp 'devono ripudiare sistematicamente il terrorismo - incluso il massacro del 7 ottobre - e porre fine all'incitamento al terrorismo' e porre fine agli 'sforzi per ottenere il riconoscimento unilaterale di un ipotetico Stato palestinese', sottolinea il dipartimento di Stato Usa.

31 AGOSTO 2025 - PARTE DA BARCELLONA LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA

Parte dal porto di Barcellona la Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile internazionale per tentare di rompere il blocco navale a Gaza e portare aiuti umanitari ai palestinesi. A bordo delle imbarcazioni, fra gli altri, l'attivista svedese Greta Thunberg e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau. In totale partecipano delegazioni di 44 Paesi, con barche in partenza dalla Tunisia, dalla Grecia e dalla Sicilia e la partecipazione alla missione di esponenti politici italiani. EST NG01 acp/scp 041540 OTT 25

SABATO 04 OTTOBRE 2025 15.41.17

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-6-

SCHEDA Medioriente: le tappe del conflitto dal 7 ottobre 2023 al piano di pace Usa-6- Roma, 4 ott. (LaPresse)

7 SETTEMBRE 2025 - ULTIMATUM DI TRUMP AD HAMAS, ACCETTI le MIE CONDIZIONI O SUBIRÀ CONSEGUENZE

Il presidente americano Donald Trump pone un ulteriore ultimatum ad Hamas. 'Tutti vogliono che gli ostaggi tornino a casa. Tutti vogliono che questa guerra finisca! Gli israeliani hanno accettato le mie condizioni. È ora che anche Hamas le accetti. Li ho avvertiti delle conseguenze di un eventuale rifiuto. Questo è il mio ultimo avvertimento, non ce ne saranno altri', scrive Trump su Truth. L'organizzazione palestinese si dice pronta a sedersi al tavolo delle trattative.

8 SETTEMBRE 2025 - ATTENTATO A GERUSALEMME, 6 MORTI. NETANYAHU SI RIVOLGE AGLI ABITANTI DI GAZA CITY, ANDATAVENE

Sei persone restano uccise in un attentato a Gerusalemme, nel quale due palestinesi hanno aperto il fuoco a una fermata del bus, prima di essere uccisi a loro volta. Gli autori sono due giovani di 21 e 20 anni provenienti dalla Cisgiordania. Hamas parla di 'operazione eroica', mentre Israele promette una risposta durissima. Nel frattempo il primo ministro Benjamin Netanyahu si rivolge direttamente agli abitanti di Gaza City, dove le forze armate israeliane hanno intensificato le attività: 'Ascoltatemi attentamente: siete stati avvertiti. Andatevene!', dichiara, sottolineando che gli ultimi attacchi sono soltanto 'un preludio all'intensa operazione principale'.

9 SETTEMBRE 2025 - GLOBAL SUMUD FLOTILLA DENUNCIA, UNA NOSTRA BARCA COLPITA DA DRONE

La Global Sumud Flotilla rende noto che una delle sue imbarcazioni principali è stata colpita in acque tunisine 'da quello che si sospetta essere un drone'. La barca trasportava i membri del comitato direttivo della Gsf, tra cui Greta Thunberg. Nessun ferito a bordo. 'Gli atti di aggressione volti a intimidirci e a ostacolare la nostra missione non ci scoraggeranno', fanno sapere gli attivisti. Un nuovo episodio si verifica il giorno seguente: 'Un'altra imbarcazione è stata colpita da un sospetto attacco con drone' mentre era ormeggiata in acque tunisine, denuncia il 10 settembre la Global Sumud Flotilla, confermando che 'continua imperterrita'.

9 SETTEMBRE 2025 - RAID ISRAELIANO SU DOHA, OBIETTIVO LA DELEGAZIONE DI HAMAS

Le forze armate israeliane compiono un raid a Doha, capitale del Qatar. Obiettivo dell'operazione, chiamata 'Giorno dei giudizio', gli alti esponenti della delegazione di Hamas che, secondo Israele, stavano tenendo una riunione. Il movimento palestinese parla di tentativo fallito. Fra le vittime figurerebbe il figlio del capo dell'ufficio politico e capo negoziatore di Hamas Khalil al-Hayya. La Casa Bianca avrebbe avvertito il Qatar dell'attacco, ma Doha afferma che il raid era ormai in corso e parla di 'attacco criminale che costituisce una flagrante violazione di tutte le leggi e norme internazionali'. Il presidente Usa Donald Trump rimarca che il 'bombardamento unilaterale' in un paese 'stretto alleato' degli Stati Uniti 'non favorisce gli obiettivi di Israele o dell'America' e sente l'emiro del Qatar, rassicurandolo sul fatto che un episodio del genere 'non accadrà mai più'.

12 SETTEMBRE 2025 - L'ASSEMBLEA GENERALE DELL'ONU APPOGGIA LA SOLUZIONE 'A DUE STATI' SENZA HAMAS

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva a larghissima maggioranza una dichiarazione che delinea 'passi tangibili, vincolati nel tempo e irreversibili' verso una soluzione a due stati tra Israele e palestinesi, senza il coinvolgimento di Hamas. Sono 142 i Paesi che votano a favore della risoluzione che sancisce la 'Dichiarazione di New York', presentata da Francia e Arabia Saudita. Nel testo inoltre si condanna esplicitamente l'attacco di Hamas del 7 ottobre e si chiede all'organizzazione di rilasciare tutti gli ostaggi. Insieme a Israele e Stati Uniti, si oppongono alla risoluzione Argentina, Ungheria, Micronesia, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Paraguay e Tonga. Dodici paesi si astengono. L'Italia vota a favore e fa sapere di avere co-sponsorizzato e contribuito a elaborare il testo. Parere positivo di tutti i principali Paesi europei e di Brasile, Cina e Russia.

15 SETTEMBRE 2025 - INIZIA L'OFFENSIVA ISRAELIANA A GAZA CITY  

Nella notte fra il 15 e il 16 settembre le forze armate israeliane danno il via a una massiccia offensiva di terra con i carri armati a Gaza City. I familiari degli ostaggi protestano sotto l'abitazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, accusandolo di mettere in pericolo le vite dei loro cari, mentre Donald Trump avverte Hamas: 'Non usi gli ostaggi come scudi umani'. Il ministro della Difesa Israel Katz afferma 'vogliamo prendere il controllo di Gaza City perché oggi è il principale simbolo di governo di Hamas. Se cade, cadranno anche loro'.

17 SETTEMBRE 2025 - IL MINISTRO DI ESTREMA DESTRA ISRAELIANO SMOTRICH DEFINISCE GAZA 'UNA MINIERA D'ORO IMMOBILIARE'

Il ministro delle Finanze israeliano, ed esponente dell'estrema destra, Bezalel Smotrich afferma che la Striscia di Gaza è una 'miniera d'oro immobiliare' annunciando di essere in trattative con gli americani sul come dividerla dopo la guerra. 'Dobbiamo vedere come distribuiremo il terreno in percentuale - dichiara - la demolizione, la prima fase del rinnovamento della città, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire'.

18 SETTEMBRE 2025 - ATTENTATO AL VALICO DI ALLENBY, DUE VITTIME ISRAELIANE

Il 18 settembre un attentato al valico di Allenby, controllato da Israele, tra la Cisgiordania centrale e la Giordania, causa la morta di due cittadini israeliani. L'attentatore, a sua volta ucciso dalle forze di sicurezza, viene identificato come un cittadino giordano. Secondo le forze armate israeliane era alla guida di un camion che trasportava aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

21 SETTEMBRE 2025 - REGNO UNITO, CANADA E AUSTRALIA RICONOSCONO STATO PALESTINA A VIGILIA ASSEMBLEA ONU

Il 21 settembre, alla viglia dell'Assemblea delle Nazioni Unite, Regno Unito, Canada e Australia riconoscono lo Stato di Palestina. Il premier britannico Keir Starmer afferma che la decisione è stata presa ' per ravvivare la speranza di pace per i palestinesi e gli israeliani e una soluzione a due Stati'. 'La creazione di uno Stato palestinese non avverrà', la secca risposta del primo ministro Benjamin Netanyahu.

22 SETTEMBRE 2025 - ANCHE LA FRANCIA RICONOSCE LO STATO DI PALESTINA. CASA BIANCA, TRUMP NON CONCORDA. MELONI, MOZIONE PER RICONOSCIMENTO A DUE CONDIZIONI

Anche il presidente francese Emmanuel Macron, come annunciato, ufficializza che la Francia 'dichiara di riconoscere lo Stato di Palestina nell'interesse della pace'. La Casa Bianca fa sapere che il presidente americano Donald Trump, riguardo alle nazioni occidentali che stanno riconoscendo lo Stato palestinese 'è stato molto chiaro: non è d'accordo con questa decisione'. La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, annuncia che la maggioranza presenterà in aula una mozione 'per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a 2 condizioni: il rilascio degli ostaggi e ovviamente l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina'.

24 SETTEMBRE 2025 - GLOBAL SUMUD FLOTILLA DENUNCIA ATTACCO DI DRONI. APPELLO MATTARELLA, NON METTETE A RISCHIO VOSTRA INCOLUMITÀ -

La Global Sumud Flotilla denuncia 'esplosioni mirate e oggetti non identificati lanciati sulle imbarcazioni e nelle loro vicinanze' oltre a 'ostruzioni diffuse nelle comunicazioni' nei confronti di alcune sue navi mentre si trovava in navigazione in acque internazionali nei pressi dell'isola di Creta in Grecia. 'Non c'è bisogno di rischiare la propria incolumità e di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza, che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore', replica la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando di un'azione 'pericolosa e irresponsabile'. Nei giorni successivi le autorità italiane effettuano una proposta di consegnare gli aiuti a Cipro per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del Patriarcato latino di Gerusalemme. Gli attivisti della Flotilla rifiutano chiedendo al governo una risposta 'netta, severa e in linea con il diritto internazionale'. Il 26 settembre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, 'al fine di salvaguardare il valore dell'iniziativa assunta che si è espresso con ampia risonanza e significato' chiede ai partecipanti alla missione di 'evitare di porre a rischio' la propria incolumità. Anche in questo caso gli attivisti, pur dichiarando di condividere l'appello del presidente della Repubblica, non accettano e affermano di voler proseguire la missione

26 SETTEMBRE 2025 - NETANYAHU ALL'ONU RESPINGE ACCUSE GENOCIDIO, A GAZA DOBBIAMO TERMINARE IL LAVORO CONTRO HAMAS

Il 26 settembre Benjamin Netanyahu, nel corso del discorso pronunciato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, rivendica la sua linea. Il premier israeliano respinge le accuse di genocidio a Gaza definendole 'infondate', accusa Hamas per la fame nella Striscia e punta il dito contro i leader occidentali che hanno riconosciuto lo Stato palestinese parlando di 'decisione vergognosa' che 'incoraggia' i terroristi. Netanyahu conferma poi che a Gaza 'Israele deve portare a termine il lavoro' e deve farlo 'nel minore tempo possibile'.

29 SETTEMBRE 2025 - TRUMP PRESENTA UN PIANO IN 20 PUNTI PER LA FINE DELLA GUERRA A GAZA, NETANYAHU ACCETTA 

Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca insieme al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il presidente americano Donald Trump annuncia un piano in 20 punti per mettere fine alla guerra a Gaza. Prevede il rilascio di tutti gli ostaggi da parte di Hamas entro 72 ore dall'accettazione della proposta, l'istituzione di un consiglio di amministrazione temporaneo presieduto da Trump e che includerebbe l'ex primo ministro britannico Tony Blair, il ritiro graduale dell'Idf, l'ingresso costante di aiuti, l'amnistia o l'esilio per Hamas e la sua smilitarizzazione, una prospettiva futura di Stato palestinese e non impone ai gazawi di lasciare la Striscia. Se Hamas rifiuterà l'accordo, ha chiarito Trump, Israele avrà il 'pieno sostegno' degli Usa per sconfiggere definitivamente l'organizzazione. Netanyahu afferma di sostenere il piano, mentre Hamas si riserva di dare una risposta dopo aver analizzato il documento. L'Ue e la Russia si dicono favorevoli, mentre i Paesi arabi fanno pressione sull'organizzazione palestinese affinché accetti.1

OTTOBRE 2025 - LA MARINA ISRAELIANA INTERCETTA le IMBARCAZIONI DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA

Nella tarda serata dell'1 ottobre la marina militare israeliana inizia le operazioni di intercettazione delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla a circa 80 miglia marine da Gaza, in acque internazionali. I 473 attivisti, che si lasciano abbordare in maniera pacifica, vengono trasportati presso il porto israeliano di Ashdod per le procedure di identificazione. Non risultano feriti nell'operazione. Fra i 46 italiani a bordo della Flotilla anche il senatore Marco Croatti (M5S), il deputato Arturo Scotto (Pd), le eurodeputate Annalisa Corrado (Pd) e Benedetta Scuderi (Avs), che vengono subito rimpatriati in Italia, mentre la maggior parte degli attivisti viene reclusa presso il carcere di Ketziot in attesa delle procedure di espulsione. Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir fa visita alla struttura detentiva e in un video irride gli attivisti accusandoli di essere venuti in Israele “per dare supporto ai terroristi' e auspica che restino in carcere 'per mesi'.

3 OTTOBRE 2025 - HAMAS RISPONDE POSITIVAMENTE AL PIANO DI PACE DI TRUMP, PRONTI A RILASCIARE GLI OSTAGGI E A NEGOZIARE I DETTAGLI

Il 3 ottobre Hamas, dopo un ultimo duro ultimatum da parte di Donald Trump, risponde in maniera positiva al piano di pace in 20 punti presentato dal presidente americano. L'organizzazione palestinese si dice disposta a rilasciare gli ostaggi, ma precisa che alcuni altri punti richiedono ulteriori negoziati per discutere i 'dettagli' tramite i mediatori. Trump parla di un 'giorno speciale e forse senza precedenti', aggiungendo che Hamas sarebbe pronta a una 'pace duratura'. Israele sospende le operazioni offensive a Gaza City in attesa di sviluppi, mentre trapela che il primo ministro Benjamin Netanyahu sarebbe rimasto 'sorpreso' dall'entusiasmo dimostrato apertamente da Trump. 

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