Migrazione, l’Europa presenta una nuova strategia per fermare il traffico di esseri umani. Meloni: “Elimineremo questa schiavitù”
La Premier: “Rinnoviamo il nostro impegno comune nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e nell'eliminazione di quella che è una nuova e inaccettabile forma di schiavitù”
Rivoluzione europea sulla migrazione: hub, rimpatri e strumenti contro la schiavitù moderna
"Elaborare un modello di accordo, conforme al diritto internazionale, per il rimpatrio dei richiedenti asilo respinti o privi del diritto di soggiorno e per l'esternalizzazione della gestione migratoria". Anche mediante l’impiego di "hub" che i Paesi membri del Consiglio d'Europa potrebbero attivare in cooperazione con Paesi terzi. Si tratta di una delle quattro iniziative proposte dal segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, durante la riunione dei ministri in corso a Strasburgo sull'immigrazione.
Tale proposta è approdata sul tavolo dei lavori dopo la lettera aperta firmata da nove Stati, tra cui l'Italia, in cui si criticava alla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) un'eccessiva ingerenza nelle politiche migratorie. Tra le quattro iniziative, rese pubbliche oggi, rientra "la preparazione di una dichiarazione politica che i ministri degli esteri adotterebbero l'anno prossimo, che potrebbe esporre il punto di vista degli Stati in materia di migrazione e della convenzione europea dei diritti umani, garantendo al contempo l'indipendenza e l'imparzialità giudiziaria della Cedu".
Il testo, si legge nel documento, "indicherebbe chiaramente come gli Stati interpretano la convenzione nei casi di migrazione, anche in relazione alle attività criminali". Si suggerisce, inoltre, di continuare a lavorare alla stesura di un nuovo strumento giuridico volto a potenziare la lotta al traffico di migranti, che dovrebbe essere completato tra 12-18 mesi. Infine, Berset sollecita di "aprire un dialogo a livello internazionale su altri strumenti di diritto internazionale relativi alla migrazione".
"Dobbiamo aprire più vie sicure verso l'Europa. Dobbiamo creare più ponti tra i nostri continenti affinché le persone possano trovare un lavoro dove il loro talento è richiesto e portare le loro competenze oltre i nostri confini. Questo è il cuore delle nostre nuove partnership per i talenti, che offrono percorsi di lavoro verso l'Europa. Finora cinque paesi hanno aderito a tali partnership e speriamo che altri seguiranno l'esempio". Queste le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, precisando che il traffico di migranti è "una forma di schiavitù moderna e dobbiamo fare di più per combatterla".
"L'Italia ha lavorato alla proposta di soluzioni innovative che ora sono viste ora con crescente interesse e stanno diventando prassi comuni. Mi riferisco in primis al protocollo Albania. Per gestire le richieste di asilo e i rimpatri al di fuori dell'Ue ma sotto la giurisdizione europea, questo modello è stato parte del percorso intrapreso a livello europeo". Lo ha detto la Premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla Conferenza dell'Alleanza Globale contro il traffico di migranti, facendo riferimento all'accordo raggiunto lo lunedì scorso al Consiglio Ue Affari Interni sul nuovo regolamento rimpatri.
"Credo che uno dei settori in cui possiamo fare la differenza se collaboriamo ancora più strettamente sia quello della cooperazione investigativa e giudiziaria: è essenziale continuare a concentrarci sui flussi finanziari, ma anche dotarci di nuovi strumenti per colpire al cuore i profitti e le operazioni dei trafficanti”, ha aggiunto Meloni.
"Oggi rinnoviamo il nostro impegno comune nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e nell'eliminazione di quella che è, a tutti gli effetti, una nuova e inaccettabile forma di schiavitù: lo faremo con determinazione e convinzione, perché la difesa della dignità umana è il nostro principio guida", ha concluso la Premier.