Omicidio Kirk, il 21/09 la cerimonia commemorativa in Arizona. Media Usa: il presunto killer Tyler Robinson aveva un partner transgender

Si terrà il 21 settembre allo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, una cerimonia commemorativa per Charlie Kirk, l'attivista conservatore ucciso a colpi d'arma da fuoco

di Emma Rossi
Esteri

Kirk,  il 21/09 la cerimonia commemorativa in Arizona. Secondo i media Usa il presunto assassino aveva un partner transgender 

Si terrà il 21 settembre allo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, una cerimonia commemorativa per Charlie Kirk, l’attivista di destra e co-fondatore dell’organizzazione Turning Point Usa, ucciso a colpi d’arma da fuoco lo scorso mercoledì durante un evento pubblico in un campus nello Utah. La cerimonia è stata annunciata da Turning Point, che ha invitato i sostenitori a partecipare per "celebrare la straordinaria vita e l’eredità duratura" di quello che ha definito "una leggenda americana". All’evento sono attesi il presidente Donald Trump, il vicepresidente J.D. Vance e il segretario di Stato Marco Rubio.

Secondo quanto riportato dalla Cnn e confermato da Fox News Digital, il presunto assassino, Tyler Robinson, 22 anni, viveva con il suo partner transgender in un appartamento a Saint George, nello Utah. L’Fbi ha precisato che il partner di Robinson, un uomo in transizione verso il genere femminile, sta collaborando attivamente con le indagini e non è accusato di alcun reato. Il Bureau ha sequestrato materiale dall’appartamento, tra cui computer e messaggi digitali, ora in fase di analisi presso il centro forense di Quantico. Tra le prove vi sarebbero messaggi di testo e comunicazioni online che avrebbero contribuito all’identificazione e alla cattura del sospettato.

Il movente dell’omicidio non è ancora stato chiarito, ma l’episodio ha scosso l’opinione pubblica americana anche per il suo contesto. Poco prima di essere colpito, Kirk- noto per le sue posizioni fortemente critiche verso la comunità transgender- aveva avuto un acceso scambio con un partecipante all’evento, che gli chiedeva quanti americani transgender fossero stati coinvolti in stragi negli ultimi dieci anni. "Troppi", aveva risposto Kirk. A quel punto, secondo testimoni, si sarebbero uditi gli spari.

Dopo l’omicidio, Robinson si sarebbe anche messo a scherzare online in una chat privata su Discord, dove un conoscente lo aveva taggato notando la somiglianza con le immagini diffuse dall’FBI. Robinson avrebbe risposto affermando che si trattava del suo "sosia", ironizzando sul fatto che lo stesse "mettendo nei guai". Nei messaggi, riportati dal New York Times, si leggono altre battute sarcastiche, tra cui riferimenti a una presunta ricompensa di 100.000 dollari offerta per la cattura del sospetto e commenti ironici sul tipo di munizioni usate, che secondo alcuni media riportavano incisioni a tema ideologico. In uno degli ultimi messaggi, Robinson avrebbe addirittura scritto: "In realtà sono Charlie Kirk. Volevo lasciare la politica, quindi ho finto la mia morte. Ora posso vivere la vita dei miei sogni in Kansas". 

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