Trump, la paura dei dazi fa 90... giorni
C'è da aspettarsi qualche altra novità una volta scaduti i 90 giorni di sospensione delle supertasse di Trump...
Donald Trump
La paura dei dazi fa 90... giorni
Quanto si sta verificando in tema di politica economica in Italia e, va detto, nel resto del mondo, ci sta lasciando davvero sconvolti e le ragioni sono molteplici. Anzitutto, come tante volte ci siamo trovati a sottolinearlo, desta perplessità l’incredibile ritardo con cui l’Europa – non - ha reagito alla politica speculativa del Governo degli Stati Uniti in quanto, ricordiamo anche questo a chi non lo sapesse – ormai tanto lo sanno tutti – in questo ginepraio globale ci siamo già passati, nel biennio 2018-2020 durante la prima presidenza americana di Trump.
Ebbene, promuovere politiche speculative che siano realmente indirizzate verso l’imposizione di “supertasse” su alcuni prodotti, può essere politicamente, economicamente ed eticamente giusto o sbagliato... ma non costituisce reato... minacciare di farlo, generando uno tsunami a livello economico, è tutt’altro paio di “maniche”.
Non sto con questo auspicando che la rinnovata camicia indossata dal Presidente degli Stati Uniti d’America acquisti definitività in quanto, è bene ricordare anche questo, la politica dei dazi nel corso della prima presidenza Trump determinò l’impennata dell’inflazione che in pochi mesi arrivò al 21%. Voglio però essere molto chiaro, quel che è accaduto sino ad oggi, dazi a parte, ha già determinato una perdita di soldi importante per gli Italiani.
Tale perdita è stata innescata dalle speculazioni finanziarie determinate, da un lato, dal conto alla rovescia che l’America ha formalizzato più volte, avvisando il mondo dell’arrivo delle supertasse e, dall’altro da chi, furbo di turno, di queste “manesche” oscillazioni, potrebbe aver tratto un guadagno davvero importante.
Non è un caso che il CODACONS abbia ritenuto doveroso inoltrare alla Procura della Repubblica di Milano un esposto penale affinché si accerti se siano ravvisabili gli estremi del reato di manipolazione del mercato di cui all’articolo 185 TUF, nonché del reato di abuso di informazioni privilegiate ex articolo 184 TUF, chiedendo altresì di verificare se vi siano stati operatori che, avendo conoscenza della strategia statunitense, abbiano profittato di tali oscillazioni in danno di cittadini e risparmiatori, ponendo in essere operazioni speculative per il tramite di società aventi base nella borsa italiana.
E vi dico un’altra cosa, il CODACONS ha ritenuto di fare questo senza sapere che, lo stesso presidente Trump, alle 9.37 ora americana del 9 aprile 2025, esattamente 3 ore prima di pubblicare la decisione di sospendere l’entrata in vigore dei dazi, così scriveva sul social Truth: "Adesso è un momento grandioso per comprare!".
Così l’indice principale di Wall Street, l’S&P 500, chiudeva la seduta in rialzo del 9,5%, il miglior risultato dal 2008 e il paniere dei titoli tecnologici Nasdaq guadagna il 12,2%, il balzo più alto dal 2001... Speriamo che sia stato tutto solo frutto del caso... altrimenti qui, aspettiamoci qualche altra novità una volta scaduti i 90 giorni di sospensione ma, nel frattempo, non facciamoci vedere impauriti, reagiamo, e facciamo vedere agli Stati Uniti che siamo in grado di vincere questa guerra commerciale anche senza speculazioni!