"Putin è pazzo e fa il macho perché ha il complesso di chi è troppo basso"

Il governo inglese attacca lo zar russo anche sul personale: "La guerra in Ucraina è un perfetto esempio di mascolinità tossica"

Esteri
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"Putin ha invaso l'Ucraina perché soffre della sindrome degli uomini bassi"

Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina per dimostrarsi "macho" e quindi superare i propri complessi. La curiosa tesi è stata espressa dal ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, ex militare di carriera, nel corso di in un'intervista a Lbc radio: "Io penso certamente che la visione che il presidente Putin ha di se stesso sia condizionata da una sindrome da uomo basso" deciso a sbandierare "un'immagine da macho", ha detto Wallace, la cui statura si aggira attorno al metro e 75.

Wallace ha aggiunto come tale sindrome sia più rara nella donne, pur punzecchiando Maria Zakharova, la vivace portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, bollandola come "una commediante che ogni settimana minaccia un attacco nucleare contro questo o quell'altro. Lei è certamente una donna, eppure è pazza esattamente come lui".

Prima di Wallace, il primo ministro britannico Boris Johnson aveva descritto alla Tv tedesca Zdf la guerra in Ucraina come un "perfetto esempio di mascolinità tossica".

"Se Putin fosse stato una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, non credo davvero che si sarebbe imbarcato in una folle guerra machista di invasionne e violenza come ha fatto", ha aggiunto, spiegando che ci sarebbe "bisogno di più donne in posizioni di potere".

Altrettanto caustiche le parole della ministra degli Esteri britannica Liz Truss:  "Alcuni sostengono che ci potrebbe essere la possibilità di negoziare ora, mentre la Russia è ancora in Ucraina, ma credo che questo porterebbe a una falsa pace e a nuove aggressioni in futuro. Dobbiamo imparare le lezioni del passato, ad esempio i fallimenti del protocollo di Minsk, per riuscire a garantire una pace duratura nell'area. Quindi il mio messaggio forte è che dobbiamo prima sconfiggere la Russia e poi negoziare".