Sanchez: "Dopo il Covid nuova Ue. Italia e Spagna unite per ripresa giusta"

Il premier ai funerali di Sassoli: "Italia e Spagna insieme sono il 25% della popolazione e del pil della zona euro"

Esteri
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Covid, Sanchez: "Ha riunito l’Ue. Italia e Spagna insieme per ripresa giusta"

"La risposta data alla pandemia ha rafforzato il modello di uno Stato democratico forte, che ha protetto i cittadini nel momento più duro della crisi". A dirlo il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in un'intervista a La Stampa. Il capo del governo spagnolo ha preso un aereo al mattino presto per rendere omaggio a David Sassoli, con il quale ha condiviso i "valori socialdemocratici". La risposta europea si è materializzata "nell’acquisto centralizzato dei vaccini, i fondi europei e i meccanismi di protezione dei posti di lavoro hanno rafforzato la versione migliore dell’Europa, che è appunto il modello socialdemocratico. Un modello basato sulla solidarietà, davanti al modello neoliberale, visto nella crisi del 2008, fondato su individualismo e insensibilità sociale". Sul rapporto Italia-Spagna, Sanchez dice: "Abbiamo un rapporto eccellente, a tutti i livelli, economico, sociale, culturale e ovviamente a livello di governi. Ho avuto un rapporto molto stretto con Giuseppe Conte e oggi anche con il presidente Mario Draghi". E ancora: "Italia e Spagna sono stati i primi Paesi europei colpiti dal virus. Con il negoziato sui fondi europei ci siamo resi conto della forza che abbiamo quando marciamo uniti. E’ stato un fatto storico per l’Europa", aggiunge.

Sanchez: "Italia e Spagna insieme sono il 25% della popolazione e del pil della zona euro"

'Come ha influito in Europa la buona relazione tra Italia e Spagna?' "I nostri Paesi hanno un grande peso se sono uniti. Siamo la terza e la quarta economia dell’Ue. Insieme rappresentiamo quasi il 25% della popolazione e del Pil della zona euro. Questo ha fatto sì che l’Europa guardasse più al Mediterraneo e ha favorito uno sguardo più 'nostro' verso il modo di affrontare la crisi del Covid". E sulle politiche migratorie: "Il Piano per la ripresa dell’Europa ha dimostrato un maggiore interesse dell’Ue per la stabilità del Mediterraneo, per la dimensione esterna, ovvero il dibattito sull’immigrazione. È chiaro che a un peso maggiore corrisponde una responsabilità più grande. Italia e Spagna sono i due principali beneficiari del Next Generation Ue e abbiamo l’obbligo di metterlo in pratica nella maniera più efficiente possibile. Dal risultato di queste nostre sfide nazionali dipenderà il successo di uno strumento che può trasformare l’Europa nel futuro".