Scandalo Epstein, spuntano nuove mail scomode per Trump. Ecco che cosa scriveva il pedofilo morto in carcere a un sultano
Intanto i repubblicani cercano le "talpe". Qualcuno avrebbe aiutato i dem a diffondere file scottanti
Scandalo Epstein, Trump nella bufera: le email scottanti aumentano e preoccupano i repubblicani
Donald Trump deve fare i conti con uno scandalo che rischia di travolgerlo. La pubblicazione di alcune email tra Jeffrey Epstein e l'ex amante Ghislaine Maxwell (ma non solo), potrebbero segnare un punto di svolta. Un bel problema per i Repubblicani che infatti hanno cercato subito di correre ai ripari. Nel mirino sarebbero finite alcune "talpe". Due deputate repubblicane che hanno firmato con i democratici la petizione per chiedere il rilascio di tutti i file del caso Jeffrey Epstein sono state convocate dalla Casa Bianca in un tentativo estremo di convincerle a ritirare la firma. Secondo la Cnn, all’incontro dovrebbero esserci la ministra della Giustizia Pam Bondi, il suo vice e legale di Donald Trump, Todd Blanche, e il direttore dell’Fbi Kash Patel. Oggetto delle pressioni sono la deputata del Colorado, Lauren Boebert, e quella della South Carolina, Nancy Mace.
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La convocazione è arrivata dopo la pubblicazione di nuovi documenti che confermano l’amicizia tra Trump e il pedofilo Epstein, morto in carcere nel 2019, e prima del giuramento della neoeletta deputata democratica dell’Arizona, Adelita Grijalva, che dovrebbe mettere l’ultima firma, quella decisiva, per far raggiungere alla petizione il numero di 218 adesioni, sufficienti per chiedere e ottenere dal dipartimento di Giustizia il rilascio di tutti i documenti legati a Epstein. In una email del 2018 il finanziere Jeffrey Epstein aveva descritto Donald Trump come una persona che conosceva tutti ma senza avere poi un rapporto stretto con nessuno. Nella email inviata al sultano Bin Sulayem, ceo di una società di Dubai, Epstein aveva scritto di Trump: “Donald non è amico stretto di nessuno. Parla con molte persone e a ciascuna dice qualcosa di diverso”. Il testo fa parte degli oltre ventimila file che i Repubblicani hanno desecretato, dopo le tre email pubblicate oggi dai Democratici.
I Democratici della commissione di Vigilanza della Camera hanno pubblicato tre scambi di email di Epstein con la sua collaboratrice ed ex amante Ghislaine Maxwell, e con l'opinionista Michael Wolff. Nelle email, Epstein spiega che Trump “ha passato ore a casa mia” con una delle “vittime” del finanziere. Secondo la Casa Bianca la ragazza a cui fa riferimento Epstein sarebbe Virginia Giuffre, la grande accusatrice, scomparsa nei mesi scorsi.
In un’altra email Epstein dice che il presidente “era a conoscenza delle ragazze”. In un’email del 2011 a Maxwell, poi condannata a vent’anni di carcere per il suo ruolo nel traffico sessuale, il finanziere aveva scritto: “Voglio che tu realizzi che quel cane che non ha abbaiato è Trump… (La vittima, ndr) ha passato ore a casa mia con lui, non è mai stato menzionato nemmeno una volta, dal capo della polizia, ecc.”. In un’email del 31 gennaio 2019 indirizzata all’autore e opinionista Wolff, Epstein aveva scritto: “Trump ha detto che mi ha chiesto di dimettermi (dal club del resort di Mar-a-Lago, ndr), mai stato membro. Ovviamente sapeva delle ragazze poiché ha chiesto a Ghislaine di smettere”.