Ucraina-Russia, soldati europei a Kiev e i nodi del negoziato: ecco come funzioneranno le garanzie di sicurezza

Al centro dei colloqui volti al raggiungimento della pace si discute oltre che alla ridefinizione dei territori, anche delle garanzie future per Zelensky. Sono tre le opzioni sul tavolo

di Redazione
Esteri

Ucraina-Russia, dalle garanzie di sicurezza alla posizione dell'Ue: tutti i nodi sul tavolo 

Prima il vertice a due tra il presidente americano Donald Trump e l'omonimo russo Vladimir Putin in Alaska, poi il summit a Washington organizzato dal tycoon tra il presidente ucraino Zelensky e i principali leader europei, il conflitto tra Russia e Ucraina sembra essere arrivato a un punto di svolta. Dalla Casa Bianca fanno infatti sapere che si sta lavorando per un trilaterale Zelensky-Putin-Trump, oltre che a un incontro a due tra il presidente russo e quello ucraino. Resta da capire la sede di questo possibile vertice: c'è chi ipotizza la neutrale Ginevra, come chi punta invece a una capitale europea più "vicina" alla Russia, come Budapest.

LEGGI ANCHE: Ucraina, quasi fatta per l'incontro a tre Trump-Putin-Zelensky a Ginevra. Retroscena

Ma di che cosa si è discusso ai tavoli internazionali, sia in Alaska che a Washington?  L'ipotesi di un cessate il fuoco, a lungo sostenuta da Donald Trump, sembra ormai accantonata. Si discute invece della ridefinizione dei confini, con il riconoscimento, di fatto, del controllo russo su alcune aree occupate. In cambio, la Russia accetterebbe garanzie internazionali per la sicurezza dell’Ucraina e la rinuncia di Kiev all’ingresso nella Nato, mentre accetta l’inevitabile orientamento europeo dell’Ucraina.

Il tema più delicato resta quello delle garanzie future. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani propone un meccanismo simile all’articolo 5 della Nato, con una clausola di mutuo soccorso da attivare in caso di nuove aggressioni. La proposta italiana è stata ben accolta e discussa anche a Washington, dove Zelensky ha annunciato che le garanzie verranno formalizzate entro dieci giorni.

Intanto, Macron e Starmer lavorano alla creazione di una “Coalizione dei Volenterosi” per sostenere militarmente l’Ucraina. La Nato, per ora, osserva. Tre sono le opzioni sul tavolo: una forza di peacekeeping armata, per affiancare le forze ucraine, una forza “tripwire” di deterrenza simbolica, una missione di osservazione con compiti di monitoraggio. Una trentina di paesi, tra cui Giappone e Australia, avrebbero manifestato interesse a partecipare. Sul fronte degli aiuti, Washington ha confermato un nuovo pacchetto da 90 miliardi di dollari. Secondo il Financial Times, l’Ucraina si impegnerà ad acquistare armi statunitensi per 100 miliardi, finanziate dall’Europa. È inoltre in arrivo un accordo bilaterale con gli USA per la produzione congiunta di droni per un valore di 50 miliardi di dollari.

Tags:
putinrussiatrumpucrainazelensky