Ucraina, Trump chiude i rubinetti a Kiev: tagliate le forniture di armi. Sul tavolo un nuovo colloquio tra il tycoon e Zelensky
Dietro allo stop alle armi a Kiev c'è Putin
Donald Trump e Volodymyr Zelensky
Ucraina, Media: "Ucciso il numero 2 della Marina russa Gudkov"
Il vice comandante della Marina militare russa, il generale Mikhail Gudkov, è rimasto in ucciso nella regione di Kursk. Lo ha reso noto Oleg Kozhemyako, il governatore della regione di Primorye, in estremo oriente, della quale era originario l'alto ufficiale. Kozhemyako non precisa le circostanze della morte di Gudkov, ma nei giorni scorsi canali Telegram militari russi avevano parlato di un missile ucraino che aveva colpito una postazione nella regione russa uccidendo il generale e altri militari.
Gudkov, già comandante della 155/a Brigata dei fanti di Marina, era stato promosso vice comandante dell'arma nel marzo scorso. Kozhemyako ha confermato che con lui sono rimasti uccisi un altro ufficiale, Nariman Shikhaliev, e un numero imprecisato di soldati. "Esprimo le mie profonde condoglianze alle famiglie, amici e colleghi di Mikhail Gudkov, Nariman Shikhaliev e tutti gli altri soldati che sono morti nella regione di Kursk", ha scritto il governatore di Primorye sul suo canale Telegram, citato dall'agenzia Tass.
Ucraina, verso un nuovo colloquio Trump- Zelensky
Stati Uniti e Ucraina stanno lavorando per organizzare una chiamata tra Trump e Zelensky dopo lo stop americano all'invio di alcune armi a Kiev, compresi di sistemi di difesa anti-aerea: lo riporta Politico. "Gli Stati Uniti stanno informando l'Ucraina oggi a Kiev e a breve verrà organizzata anche una telefonata tra Trump e Zelensky", ha dichiarato un diplomatico europeo a conoscenza della pianificazione. "Gli Stati Uniti sono ancora in piena fase di definizione del modo migliore per supportare la difesa ucraina. Questa rimane una priorità".
La decisione del Pentagono di bloccare alcune spedizioni di armi all'Ucraina ha colto di sorpresa, secondo Politico, perfino le persone solitamente informate su tali questioni, tra cui membri del Congresso, funzionari del Dipartimento di Stato e importanti alleati europei. La pausa è stata motivata dal capo delle politiche del Pentagono, Elbridge Colby, e da una ristretta cerchia di consiglieri, in seguito al timore che alcune scorte di armi negli Stati Uniti si stessero esaurendo. Persino gli alleati del presidente Donald Trump si sono mostrati frustrati da questa mossa e hanno accusato funzionari come Colby di aver portato avanti la mossa senza avvisare il resto dell'amministrazione o altri. "Credo che sia tutto opera del direttore politico del Dipartimento della Difesa, questo Colby. In sostanza, non abbiamo un consigliere per la sicurezza nazionale", ha detto il deputato repubblicano del Texas Michael McCaul. "Non sono nemmeno sicuro che (il Segretario di Stato Marco) Rubio sia stato consultato su questo... C'è una divisione interna alla Casa Bianca".
Ucraina, Trump toglie le armi a Zelensky e spalanca la porta a Putin
Donald Trump ha deciso di interrompere di colpo la fornitura di armi all'Ucraina, una mossa a sorpresa del presidente americano che ha spiazzato tutti. Perché tra queste armi bloccate ce ne sono anche alcune davvero strategiche, come quelle in grado di intercettare e fermare i missili russi. Ma perché Washington abbia chiuso i rubinetti proprio ora, è la domanda che rimbalza tra i corridoi della Bankova, la via del potere ucraino. La decisione di Trump, che arriva tre giorni dopo il più grande bombardamento combinato di missili e droni, è stata presa all’inizio di giugno, spiegano fonti della Difesa al Financial Times. Ma alcune spedizioni - riporta Il Corriere della Sera - erano già in viaggio verso l’Ucraina quando sono state bloccate.
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Il tutto mentre il ministero della Difesa ucraino Rustem Umerov dice di non essere nemmeno stato informato ufficialmente delle sospensioni alle forniture. E se la prima domanda non trova risposta, ce l’ha molto chiaramente la seconda: a chi giova tutto ciò? Il Cremlino sostiene che ridurre il flusso di armi verso Kiev contribuirà a porre fine al conflitto più rapidamente. Ma a crederci sono davvero pochi. "L’assenza di Patriot porterà a un aumento degli attacchi missilistici russi contro le città ucraine, con un conseguente aumento delle vittime civili», commenta Viktor Kevlyuk, esperto militare del Centro per le Strategie di Difesa di Kiev. Zelensky: "Dobbiamo garantire la sicurezza al nostro popolo".