Ucraina, il Cremlino gela le attese. Zelensky: "La Russia prende tempo per continuare la guerra"
Il presidente americano parla di negoziati immediati tra le parti e manda un messaggio anche all'Europa
Ucraina, Trump è favorevole ai negoziati in Vaticano: "Grande idea"
Donald Trump e Vladimir Putin si sono sentiti ieri al telefono per oltre due ore. Una chiamata che il presidente americano ha apprezzato perché dice "porterà a una svolta immediata". Il tycoon ha ottenuto l'inizio dei negoziati subito, anche se dal Cremlino si precisa che servirà molto tempo per raggiungere un vero accordo perché andrà analizzato ogni minimo dettaglio. Si cominciano a fare ipotesi anche sul luogo dove Russia e Ucraina potrebbero incontrarsi per trattare la tregua. Trump, ha definito "una grande idea" che il Vaticano possa ospitare eventuali negoziati di pace, sottolineando come vi sia "molta rabbia" tra le parti e come il simbolismo del luogo possa contribuire a un clima più favorevole.
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"Penso che sarebbe fantastico farlo in Vaticano. Forse avrebbe un significato ulteriore", ha dichiarato durante un evento alla Casa Bianca. Il leader repubblicano si è detto convinto che Putin voglia la pace, dato che sono passati oltre tre anni dall’inizio del conflitto, nel febbraio 2022. "Penso che ne abbia avuto abbastanza", ha detto. Trump ha anche espresso fiducia in un cambiamento imminente nella situazione e ha avvertito che, in caso contrario, gli Stati Uniti si ritireranno dal ruolo di mediatori. "Penso che qualcosa accadrà. Ci sono grandi figure, con grandi ego, in gioco ma penso che succederà qualcosa. E se non accadrà, mi farò da parte e loro dovranno andare avanti da soli. Era una questione europea e avrebbe dovuto restare tale".
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato ai cronisti nello Studio Ovale che non intende per ora inasprire le sanzioni contro la Russia "perché ci sono chance" di progresso nella trattativa sull'Ucraina. "Credo ci sia la possibilità di ottenere qualcosa e se lo si fa (imporre nuove sanzioni, ndr) si potrebbe peggiorare molto la situazione ma potrebbe arrivare un momento in cui ciò accadrà", ha aggiunto.
Ucraina, il doppio gioco di Putin
Gli Stati Uniti non si tireranno indietro dal ruolo di mediatore nel processo di pace in Ucraina e sono interessati a risolvere la crisi prima possibile. Lo ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov che ha citato con i giornalisti le parole pronunciate da Donald Trump durante la telefonata con Vladimir Putin che "condivide questo punto di vista". "Anche noi siamo interessati a risolvere il conflitto il prima possibile, eliminandone le cause profonde, come ha detto Putin oggi", ha aggiunto Peskov "E questo è il punto più importante di tutte le bozze che probabilmente saranno elaborate". Gli Stati Uniti "hanno fornito servizi di mediazione molto efficienti", ha concluso il portavoce del Cremlino. L'impressione è che Putin stia giocando su più tavoli.
Ucraina, Zelensky: "La Russia prende tempo per continuare la guerra"
"È ovvio che la Russia sta cercando di prendere tempo per continuare la guerra e l'occupazione. Stiamo lavorando con i nostri partner per fare pressione sui russi affinché si comportino diversamente. Le sanzioni sono importanti e sono grato a chiunque le renda più tangibili per i responsabili della guerra": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'indomani della telefonata tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump. Zelensky riferisce di aver parlato con il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, con il quale ha anche "discusso i dettagli della conversazione di ieri con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump". "L'importante è che la diplomazia per la pace sia coordinata e orientata a risultati concreti", ha sottolineato il leader ucraino. "Non abbiamo dubbi che la guerra debba concludersi al tavolo delle trattative. Dovrebbero esserci proposte chiare e realistiche sul tavolo. L'Ucraina è pronta per qualsiasi formato di negoziazione produttivo. E se la Russia continua a proporre condizioni irrealistiche e a compromettere i possibili risultati, le conseguenze saranno sicuramente dure - ha concluso -. Oggi sono previsti anche colloqui con gli altri nostri partner".