Ucraina, nuovi colloqui a Berlino. Gli Stati Uniti: “Discussioni con Kiev molto positive, Mosca accetterà. Risolto il 90% dei problemi"

L'alto rappresentante Ue Kallas: "La proposta sui prestiti può essere approvata a maggioranza qualificata, non pesa sui nostri contribuenti"

di Salvatore Isola
Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina
Esteri

Wsj: "Dagli Usa no a compromessi"

I colloqui a Berlino tra ucraini e americani sono difficili, la parte americana sembra non essere disposta a scendere a compromessi sulla sua bozza di accordo di pace. Lo scrive il Wsj dopo il primo round di ieri che proseguirà anche oggi. "I negoziati tra l'Ucraina e i suoi partner occidentali si sono trasformati in un tira e molla, anche senza la partecipazione della Russia al tavolo delle trattative", spiegano fonti al Wsj. Washington spinge per soluzioni rapide, mentre Zelensky e gli europei sostengono che restano differenze significative sia sul ritiro da Donbass sia sulla chiara definizione delle garanzie. 

Kallas: "Nessuna alternativa alla proposta sull'uso degli asset russi"

"Le altre opzioni non funzionano, già due anni fa ho proposto gli Eurobond per sostenere l'Ucraina ma non c'è l'unanimità". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri. "La proposta sui prestiti può essere approvata a maggioranza qualificata, non pesa sui nostri contribuenti e lancia un messaggio, se si causano tutti questi danni a un altro Paese, si deve pagare per i risarcimenti", ha aggiunto commentando la lettera inviata alla Commissione da 4 Paesi, tra cui l'Italia, sulle necessità di continuare a esplorare soluzioni alternative. Kallas ha sottolineato che ci sono "diverse pressioni". 

Kallas: "Se Putin ottiene il Donbass cade la fortezza"

"Dobbiamo capire che il Donbass non è l'obiettivo finale di Putin. Se conquista il Donbass, la fortezza cadrà e allora procederanno sicuramente alla conquista dell'intera Ucraina. E, come sapete, se l'Ucraina cade, anche altre regioni saranno in pericolo. Lo sappiamo dalla storia e dovremmo imparare dalla storia". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri. "Se l'ingresso nella Nato è fuori discussione, allora dobbiamo vedere quali sono le garanzie di sicurezza concrete. Non possono essere documenti o promesse. Devono essere truppe reali, capacità reali, in modo che l'Ucraina sia in grado di difendersi".

Zelensky vede Witkoff: "Congelare la linea del fronte"

All'hotel Adlon di Berlino, luogo iconico della diplomazia internazionale del XX secolo, Volodymyr Zelensky ha tentato di avvicinare gli Stati Uniti alle posizioni ucraine, per ottenere una pace onorevole e non una resa a Mosca. "Congelare la linea del fronte", è la prima proposta formulata nell'incontro con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner, rispetto alla pretesa russa di annettere tutto il Donbass. Kiev si è detta poi disposta ad un compromesso sulla Nato: la rinuncia alla piena adesione in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli americani.

Ucraina, fonti Usa: “Discussioni con Kiev davvero positive, Mosca accetterà”

Le discussioni di ieri e oggi a Berlino con il leader ucraino Volodymir Zelensky, otto ore in totale, sono state "davvero davvero positive", ha dichiarato un alto funzionario americano ad alcuni giornalisti. “Abbiamo la speranza di essere sulla strada della pace", ha continuato, aggiungendo che secondo gli Stati Uniti la Russia "accetterà" il progetto negoziato con Kiev.

Zelensky su asset russi congelati: “Devono essere utilizzati per difesa Kiev”

"Questi fondi devono essere effettivamente e pienamente utilizzati per la difesa contro l'aggressione della Russia. È giusto, ragionevole e deve essere realizzabile". Lo ha detto da Berlino il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

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