Ucraina, raid russi su Kiev. La Polonia chiude lo spazio aereo. Zelensky: "Italia prossimo obiettivo"

Un edificio di cinque piani colpito in pieno, danni e incendi anche nelle strutture vicine. Il ministro ucraino Sybiha: "Centinaia i droni e i missili lanciati. Ci sono vittime civili. Serve un costo più alto per Mosca"

di Arianna Conti
Attacco Kiev
Esteri

Pioggia di droni su Kiev: civili nel mirino, città in fiamme

Fiamme che si levano alte nella notte sono il segnale del nuovo attacco di droni lanciato dalla Russia contro Kiev. Stavolta a farne le spese è stato un edificio di cinque piani, ma anche quelli prospicienti sono stati interessati da distruzioni e incendi dovuti all'impatto.

Centinaia i droni e i missili che la Russia ha lanciato contro l'Ucraina durante la notte. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha. Gli attacchi hanno distrutto edifici residenziali e causato vittime civili, ha scritto Sybiha su X. "Dobbiamo massimizzare il costo per la Russia di un'ulteriore escalation", ha scritto ancora il capo della diplomazia di Kiev.

 Zelensky: "Italia potrebbe essere la prossima"

Le ultime settimane sono state monopolizzate da una lunga serie di segnalazioni di sconfinamenti e per violazioni degli spazi aerei di paesi Nato da parte dei velivoli: dalla Polonia ai Paesi baltici, dalla Finlandia alla Norvegia, dalla Svezia alla Danimarca. Nella serata di sabato, Volodymyr Zelensky ha annunciato che Kiev ha intercettato nel suo spazio aereo 92 droni diretti verso la Polonia. "L'Italia potrebbe essere la prossima", ha affermato il presidente ucraino per il quale il copione è chiaro: la Russia di Vladimir Putin sta mettendo alla prova le difese e le reazioni dei paesi Nato.

"Sta testando la loro capacità di difendersi e cercare di influenzare le società in modo che le persone cominceranno a chiedersi, 'se non possiamo proteggerci perché dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina?' Sono operazioni dirette a ridurre l'assistenza all'Ucraina, in particolare prima dell'inverno", le parole di Zelensky, che a stretto giro vengono commentate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

La Polonia ha fatto decollare dei caccia nel proprio spazio aereo questa mattina: lo hanno riferito le forze armate polacche, spiegando che è stato chiuso lo spazio aereo vicino a due delle sue città sudorientali, in seguito al massiccio attacco di droni su Kiev di questa notte. Al di là del confine, in Polonia, già in allerta dopo le recenti incursioni di droni russi sul suo territorio, sono stati attivati aerei militari per proteggere lo spazio aereo. "Sono state inviate coppie di caccia in servizio e i sistemi di difesa aerea terrestri e di ricognizione radar sono stati messi in stato di massima allerta", ha scritto il Comando operativo delle forze armate polacche su X.

La replica del ministro Tajani

“L’Italia nel mirino dei droni? Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, non credo neanche che l’Italia sia un obiettivo militare", dice a 4 di Sera. "Comunque la nostra difesa aerea è sempre in grado di verificare ciò che accade, è in grado di abbattere droni che possono avere intenzioni minacciose, quindi come la Nato è in grado di farlo", ha aggiunto il numero 1 della Farnesina, che fornisce la sua lettura della situazione generale.

"Io credo che Putin stia testando le reazioni dell'Occidente, ma l'Occidente ha sempre dimostrato di saper reagire. Quando ero un giovane ufficiale dell’aeronautica militare, alla fine degli anni '70, queste operazioni di violazione del confine Nato le facevano i Mig dell'Unione Sovietica e dell'ex Jugoslavia. Non è la prima volta che accade", ha affermato ancora.

Le incursioni di droni sono una realtà con cui l'Europa deve confrontarsi su base praticamente quotidiana. Per fronteggiare la minaccia, ha iniziato a prendere forma il progetto del ‘muro anti-drone’ a cui lavorano Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Polonia e Romania. La prima riunione ha coinvolto anche Slovacchia e Ungheria. La presenza di Budapest nel gruppo è un elemento da considerare con attenzione, alla luce delle tensioni crescenti con l'Ucraina.

Kiev ha denunciato lo sconfinamento di un drone magiaro e ha chiesto spiegazioni ai ‘vicini’ mostrando anche la mappa della rotta seguita dal velivolo. La risposta, articolata in diverse comunicazioni inviate da Budapest, è stata durissima: "Zelensky la pianti con le sue provocazioni, vuole trascinarci in guerra ma non ci riuscirà".

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