Ucraina, Trump manda Witkoff da Putin. Rutte ottimista: "La guerra può finire entro il 2025", ma il Cremlino frena: "Prematuro"
Le parole della presidente della Commissione europea nella plenaria a Strasburgo: "Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia"
Ucraina, von der Leyen: "Non ci sono segnali che la Russia voglia finire la guerra"
Non c'è alcun "segnale" che la Russia voglia porre fine alla guerra in Ucraina, ma occorre ugualmente "trovare un modo" per porre fine ai massacri. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando alla plenaria del Parlamento a Strasburgo.
Per von der Leyen, "certo, la situazione è complessa; certo, la situazione è instabile; certo, la situazione è pericolosa, ma credo che ci sia anche l'opportunità di fare dei veri progressi. Finora non abbiamo visto alcun segno dalla Russia di una vera volontà di porre fine a questo conflitto". Quindi, aggiunge, "dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia", cosa che l'Ue finora ha fatto principalmente attraverso le sanzioni, "ma è anche nostro dovere impegnarci in tutti gli sforzi che possono portare a una pace giusta e duratura".
"Sappiamo - aggiunge - che non sarà facile, ma dobbiamo trovare un modo per andare avanti. Dobbiamo trovare un modo per fermare le uccisioni, per aiutare l'Ucraina a ricostruire, far tornare i bambini e riunire le famiglie. Dobbiamo trovare un modo per garantire una sicurezza duratura all'Ucraina e al nostro continente nel suo complesso. E soprattutto, per forgiare un futuro migliore per l'Ucraina" e per l'Europa, conclude.
Ucraina, Cremlino: "Gli europei si intromettono inutilmente"
"Gli europei si intromettono in tutte queste questioni, mi sembra del tutto inutilmente". Si è espresso così sulla tv russa il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, mentre proseguono i contatti nel tentativo di porre fine al conflitto in Ucraina innescato dall'invasione russa su vasta scala.
Il portavoce del Cremlino Peskov, secondo l'Agenzia Interfax, invece ha dichiarato riguardo a un accordo di pace con l'Ucraina "Aspettate ancora, è prematuro parlarne".
Ucraina, Rutte: "Possibile pace entro fine anno, ma Mosca rimarrà una minaccia"
La Russia "continuerà a rappresentare una minaccia ancora a lungo", anche dopo l'eventuale fine della guerra in Ucraina. A sostenerlo è il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che in un’intervista a El País ha ribadito come "tutti pregano affinché la guerra finisca il prima possibile" e considera "possibile" una conclusione del conflitto "entro la fine di quest’anno". L’ex premier olandese ha assicurato di voler "fare tutto il possibile per realizzare la visione del presidente Trump" e ha ricordato che, dopo i colloqui di Ginevra, "saranno necessari ancora molti incontri", oltre a "una discussione separata e parallela con l’Unione Europea e la Nato".
Pur lasciando intravedere uno spiraglio per la pace, Rutte avverte però che "un piano di pace non cambia la valutazione della Russia come minaccia a lungo termine per l’Europa". Secondo il segretario generale, il futuro equilibrio di sicurezza dipenderà da garanzie solide per Kiev, perché "se un presidente russo è disposto a sacrificare un milione di persone del suo stesso popolo per questa follia di correggere la storia, dobbiamo essere preparati". Per questo, conclude, "dobbiamo mantenere forti le Forze Armate ucraine e creare condizioni tali da scoraggiare la Russia dal riprovarci".
Ucraina, le due versioni sul piano per la pace. Zelensky ottimista, Putin gelido
Continuano le trattative per arrivare alla pace in Ucraina. Se però il piano Usa-Ue avanza, sul fronte russo è ancora tutto fermo e non è un dettaglio da poco. Il nuovo accordo non convince Putin e così anche la Casa Bianca è stata costretta a prendere tempo. Donald Trump ha rinunciato a imporre una scadenza qualsiasi alla Russia e all'Ucraina per raggiungere un accordo di pace, rivelando che suo genero Jared Kushner potrebbe recarsi a Mosca con l'inviato speciale Steve Witkoff per i negoziati la prossima settimana. " Vorrei che finisse, e non lo sapremo per un po', ma beh, stiamo facendo progressi", ha detto Trump a bordo dell'Air Force One diretto in Florida. Trump aveva fissato per domani la scadenza per l'accettazione del piano di pace proposto dall'Ucraina, ma martedì ha fatto marcia indietro. Alla domanda se stesse imponendo una nuova scadenza, Trump ha risposto: "Sapete qual è la scadenza per me? Quando sarà finita".
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Trump ha suggerito che alcuni dei punti critici risiedono nel territorio, affermando: "Se si cerca di ripulire il confine, non si può passare attraverso il centro di una casa. Non si può passare attraverso il centro di un'autostrada. Quindi, stanno cercando di trovare una soluzione, è un processo complicato". Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump, ha consigliato un consigliere di Vladimir Putin su come il presidente russo avrebbe dovuto discutere del conflitto in Ucraina con il presidente degli Stati Uniti, secondo una conversazione telefonica rivelata da Bloomberg. Witkoff ha anche suggerito di elaborare un piano di pace in 20 punti per l'Ucraina, "proprio come abbiamo fatto a Gaza", e ha esortato Putin a sollevare la questione con Trump."
Penso che il presidente mi darà ampio margine di manovra e discrezionalità per raggiungere un accordo", ha detto Witkoff a Ushakov. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto agli alleati che il suo paese è "pronto ad andare avanti" sulla nuova bozza del piano statunitense per mettere fine alla guerra con la Russia, ma che restano punti "delicati" che vuole affrontare con Donald Trump. "L'Ucraina ha la bozza lavorata dai nostri team a Ginevra. Questa bozza è sul tavolo e siamo pronti ad andare avanti insieme," ha detto Zelensky ai leader della Coalizione dei Volenterosi, secondo una copia del suo discorso. "Sono pronto a incontrare il presidente Trump, poiché ci sono punti delicati da affrontare" ha aggiunto. Il presidente americano ha però chiarito in serata che vedrà Zelensky, e Vladimir Putin, solo quando l'intesa sarà chiusa.