Vance, il giallo della lettera firmata da Trump e consegnata al Papa
Non solo l'invito ufficiale alla Casa Bianca in quella missiva per Leone XIV
Vance, 50 minuti dal Papa. Non una semplice benedizione...
Donald Trump, subito dopo aver parlato al telefono per oltre due ore con Putin, ha detto che "sarebbe una grande idea" se i colloqui tra Ucraina e Russia per la tregua si svolgessero in Vaticano. Era stato lo stesso Papa ad aprire a questa possibilità durante un lungo colloquio a Roma con il vicepresidente degli Stati Uniti Vance. Una chiacchierata profonda e durata ben 50 minuti, non si è trattato solo di una semplice benedizione. Il ruolo di Leone XIV emerge anche da un altro particolare non da poco, Vance - riporta Il Corriere della Sera - nell'incontro in Vaticano ha consegnato nelle mani del Papa anche una lettera, scritta proprio da Trump. I dettagli non sono stati resi noti, si sa solo dell'invito ufficiale per una visita alla Casa Bianca.
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Ma in quella missiva, Trump potrebbe proprio aver chiesto a Leone XIV di impegnarsi in un ruolo da mediatore tra Putin e Zelensky. L'altro indizio, infatti, è legato alla presenza nell'ufficio del Papa anche del Segretario di Stato Marco Rubio, inizialmente non prevista. Rubio - prosegue Il Corriere - ha chiesto e ottenuto di partecipare al meeting con papa Prevost in un formato inedito. Un cambio in corsa: inizialmente Rubio sarebbe dovuto rientrare nel pomeriggio di domenica. La scelta di restare è certamente spiegabile con la fede del segretario di Stato, fervente cattolico. Ma anche con l’obiettivo di avviare con il Papa un confronto di merito sul piano politico-diplomatico. In questa fase infatti è proprio Rubio a tenere i contatti costanti con i governi europei, i russi e gli ucraini.