La moglie dell'ambasciatore Attanasio ricorda: "Dovevo essere lì con Luca"

La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte dell'ambasciatore in Congo

Luca Attanasio e Zakia Seddiki
Esteri
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Zakia Seddiki, la moglie dell'ambasciatore Luca Attanasio ricorda in lacrime il marito nel salotto di Verissimo

Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, offre il suo ricordo inedito del marito nel salotto di Verissimo, assassinato il 22 febbraio di un anno fa durante un agguato nella Repubblica democratica del Congo.

"Non riesco a pensare a quel giorno, ancora non credo a quello che è successo. Ci siamo salutati con un messaggio d’amore come sempre. Io dovevo andare con lui, ma mia mamma non poteva tenermi le bambine e così sono rimasta a casa". 

Sui figli: "Loro sanno che il papà ha avuto un incidente e che il medico non è riuscito a salvarlo. Ma non riescono ancora a capire il motivo per cui non torna a casa. Lo sognano, continuano a chiedere di lui. È difficile ma Luca ci darà la forza per superare la sua mancanza fisica".

Luca Attanasio, indagini chiuse: "I rapitori volevano 50 mila dollari"

Un rapimento a scopo di estorsione finito male. E' la conclusione cui è arrivata la Procura di Roma sull'uccisione in Congo dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio. Il commando che tentò di rapire il diplomatico il 22 febbraio dello scorso anno e che finì per uccidere lui e anche il carabiniere che gli faceva da scorta aveva chiesto 50mila euro per la sua liberazione.

Gli ostaggi servivano per ottenere un riscatto, ma l'azione è fallita con la sparatoria in cui sono rimasti vittime il diplomatico e il carabiniere di scorta. I dettagli dell'agguato sono stati svelati dagli atti dell'inchiesta della Procura di Roma a carico di Rocco Leone, vicedirettore del Pam, il Programma alimentare dell'Onu, e il suo collaboratore locale Mansour Rwagaza. Entrambi sono accusati di omicidio colposo per non aver rispettato i protocolli di sicurezza nella preparazione del viaggio. 

(segue)

Luca Attanasio, il libro con il racconto della moglie Zakia Seddiki

Nuovi particolari su quella drammatica giornata emergono dal libro, appena uscito, del giornalista Fabio Marchese Ragona, con la prefazione proprio di Zakia Seddiki, che tra le pagine di "Luca Attanasio - Storia di un ambasciatore di pace" dona la sua parola.

Zakia Seddiki, di origine marocchina, conobbe il diplomatico in una sua precedente missione in Marocco. Con lui stava crescendo una giovane famiglia con tre figlie piccole.

"Lunedì 22 febbraio 2021. Dovevo essere insieme a Luca", scrive Zakia nel volume che raccoglie le voci di chi conosceva bene il diplomatico italiano come appunto la moglie e gli amici di infanzia e della parrocchia di Limbiate dove era cresciuto.

"Dovevo essere insieme a Luca - rivela Zakia Seddiki - ma questa volta per via di una coincidenza, mia mamma che non poteva tenere le bambine, ero stata costretta a rimanere a Kinshasa". "Era una mattina normalissima, come tutte le altre - racconta quindi -, avevo preparato le bimbe e le stavo accompagnando a scuola in macchina. Il traffico era particolarmente congestionato. Sapevo che Luca aveva in programma di fare una visita al progetto Pam riguardante le mense scolastiche e che era sempre con Vittorio. Aveva chiamato sua mamma Alida per un breve saluto e poi aveva chiamato anche me. Erano le 8 del mattino".

Di lì a poco Attanasio avrebbe trovato la morte per soli 50 mila dollari, come ha ricostruito ora l'inchiesta.  Zakia nell'introduzione del libro spiega che il volume "nasce perchè la sua morte possa essere come un fiore che sboccia per tanti altri che vorranno seguire il suo esempio".   

"Chi era Luca? Era un sognatore che guardava il mondo come un bel giardino, sempre con grandi motivazioni, molto serio e preciso al lavoro: nonostante il viso d'angelo, si arrabbiava molto se le cose non erano fatte con correttezza e onestà".  

 

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