ENERGIA meno costi per riscaldamento e meno inquinamento grazie ai Climatizzatori

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ENERGIA meno costi per riscaldamento e meno inquinamento grazie ai Climatizzatori. Foto: Nick Zonna
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Ridurre drasticamente i costi per il riscaldamento e inquinare molto meno è possibile utilizzando i climatizzatori anziché le caldaie a gas.

È quanto emerso dalla conferenza stampa, svoltasi a Milano, con la partecipazione dell'Ing. Geert Vos CEO Daikin Italy, Ing. Francesco Ferrante Kyoto Club, Prof. Ing. Luca Molinaroli Politecnico MI, Ing. Marco Dall'Ombra Assoclima, Dott.ssa Barbara Toci Ipsos, Ing. Nicolandrea Calabrese Enea, Ing. Giorgia Baldocchi Daikin sul tema ‘Risparmio delle famiglie e de-carbonizzazione: due obiettivi conciliabili’ e che ha visto la partecipazione di esperti di Politecnico di Milano, Enea, Kyoto Club ed esponenti di Assoclima e Daikin. Nell’occasione è stata illustrata una ricerca Ipsos sulle abitudini degli italiani in relazione alla climatizzazione invernale. Lo studio, illustrato da Barbara Toci, Research Executive di Ipsos, dimostra che l’impiego del climatizzatore nella stagione fredda è molto limitato ed esiste un forte gap tra le evidenze scientifiche e le percezioni degli utenti. In particolare per quasi 9 intervistati su 10 infatti esso è peggiore o sostanzialmente equiparabile a una caldaia in termini di consumi e impatto economico, mentre per 7 su 10 è più dannoso per l’ambiente.

L’evidenza scientifica mostra invece, dati alla mano, una situazione molto diversa. ENEA ha infatti comparato, in 5 città italiane, i consumi di riscaldamento tramite caldaia o climatizzatore, per un appartamento “tipo” di circa 100mq e a basso isolamento.

Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano dell’Enea, ha così spiegato che “ipotizzando di utilizzare il climatizzatore per riscaldare, ci sono risparmi molto significativi: in valori assoluti, il risparmio per una famiglia sarebbe di 1.180€ a Cuneo, 955€ a Milano, 586€ a Roma, 533€ a Napoli, 308€ a Palermo, vale a dire dal -46% per Cuneo al -57% di Palermo. Anche la riduzione di anidride carbonica è davvero considerevole, dal 70% in meno di Cuneo al 76% di Palermo.”

Come infatti ha illustrato Luca Molinaroli, Professore Associato del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, “rispetto ad una caldaia, una pompa di calore richiede circa il 70 per cento in meno dell’energia per generare il medesimo output.

Dello stesso parere Francesco Ferrante, Vicepresidente Kyoto Club. “È evidente come la decarbonizzazione sia non più procrastinabile e le soluzioni già oggi pienamente disponibili, quali le pompe di calore, debbano essere implementate e sfruttate diffusamente.”

Per Marco Dall’Ombra, Capogruppo Pompe di calore Assoclima, “in Italia sono già installate 17.5 milioni di pompe di calore nei climatizzatori domestici. Le soluzioni installate sono piuttosto recenti (7 anni per i climatizzatori) e presentano alti livelli di efficienza. Sono auspicabili un utilizzo molto più intenso del parco installato, una migliore coibentazione degli involucri delle abitazioni e una gradualità nella sostituzione tra caldaie e pompe di calore che permetta alla rete di distribuzione elettrica di tenere il passo della maggior richiesta di trasporto di energia”.

Con una serie di accorgimenti e la scelta dei giusti prodotti anche il comfort è ottimale”, ha affermato Giorgia Baldocchi, Senior Product Manager Daikin: “con una bassa ventilazione e una temperatura di uscita impostata a 23° l’aria non sarà più percepita come secca e la rumorosità sarà praticamente impercettibile. Inoltre, grazie all’oscillazione delle alette, la temperatura è distribuita in modo omogeneo in tutto l’ambiente. Tutti i parametri sono facilmente impostabili da app: tramite questa si possono sempre monitorare i consumi e capire quanto sorprendentemente siano bassi”.

Servizio realizzato da Nick Zonna