Prysmian, commessa da 60 mln per parchi eolici offshore nel Mare del Nord

Vinta la commessa assegnata da Ørsted, leader mondiale nello sviluppo di eolico offshore. Intanto, la prima metà del 2021 si chiude con utile netto e ricavi su

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Prysmian Group si è aggiudicato una commessa del valore di oltre 60 milioni di euro assegnata da Ørsted, leader nello sviluppo di parchi eolici offshore a livello mondiale, che include la progettazione, la fornitura, il collegamento e il collaudo di sistemi inter-array in cavo sottomarino per i parchi eolici offshore Gode Wind 3 e Borkum Riffgrund 3. Il completamento di entrambi i progetti è previsto entro il 2024.

I parchi eolici offshore Gode Wind 3 e Borkum Riffgrund 3 sorgeranno nel tratto tedesco del Mare del Nord, a circa 60 km l’uno dall’altro, e verranno costruiti simultaneamente. Prysmian Group fornirà sistemi inter-array per un totale di oltre 150 km di cavi da 66 kV con isolamento in XLPE che collegheranno le turbine eoliche del Gode Wind 3 a una piattaforma della sottostazione offshore e il Borkum Riffgrund 3 a una stazione di conversione offshore deputata a innalzare e convertire la tensione per la trasmissione in uscita verso l’entroterra tedesco, per una capacità combinata complessiva di oltre 1.100 MW. Una volta operativi, i due parchi eolici saranno in grado di fornire energia a circa 1,2 milioni di famiglie tedesche.

Intanto, arrivano segnali positivi anche dai dati semestrali: l'azienda a ha chiuso la prima parte dell'anno con ricavi sopra i 6 miliardi (+10,5% a 6,034 mld), un Ebitda pari a 470 milioni e un utile netto in rialzo a 162 milioni. Il gruppo ha anche alzato le stime sull'intero 2021 per cui ora prevede un Ebitda fra i 920 e i 970 milioni.

“I segnali di ripresa registrati in avvio di anno, sottolinea l'amministratore delegato Valerio Battista, hanno trovato conferma e ulteriore accelerazione nei mesi a seguire consentendoci di chiudere un primo semestre con risultati anche superiori alle aspettative". A trainare le vendite, ha spiegato, "sono stati in particolare la forte ripresa del Telecom e l’ulteriore accelerazione nei comparti delle costruzioni e infrastrutture". 

A livello di redditività, i margini migliorano "anche grazie alle efficienze di costo e al price management. Nel secondo trimestre è partita anche la ripresa dei Projects, che contiamo acquisterà maggiore forza nel secondo semestre. L’ampia diversificazione geografica e la complementarità del portafoglio dei business, si confermano driver strategico di crescita", ha concluso Battista