Chiara Giacobelli presenta il nuovo libro: Le Marche romantiche e misteriose

Chiara Giacobelli è tornata con un nuovo libro tra storia e viaggi, Le Marche romantiche e misteriose, che presenterà a Senigallia sabato 31 luglio

di Sara Perinetto
Libri & Editori
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Scrittrice, giornalista, blogger, insegnante e molto altro: stiamo parlando di Chiara Giacobelli, classe 1983 ma già veterana del mondo dell’editoria. Da pochi giorni è arrivato sugli scaffali il suo ultimo libro, Le Marche romantiche e misteriose, che presenterà a Senigallia sabato 31 luglio alle 21, nel cortile della Rocca Roveresca. Affaritaliani.it l’ha intervistata per scoprirne di più.

Chiara, scrivi di storia, viaggi, cultura, libri… Come sei arrivata a fare della tua passione un lavoro?

Studiando, leggendo e lavorando moltissimo dall’età di sedici anni. In realtà ho iniziato a scrivere molto prima, ma solo per hobby. Al primo anno di università, invece, è iniziata la dura gavetta, dando esami di Scienze della Comunicazione, Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo, oltre a un seminario alla Bocconi di Milano.

Nel frattempo ho iniziato a collaborare con il quotidiano della mia regione, il Corriere Adriatico, dove ho imparato tutte le basi del giornalismo e svolto i primi lavori di ufficio stampa. Il mio libro d’esordio è uscito nel 2011 e da allora mi sono dedicata interamente al giornalismo e alla scrittura. Da qualche anno mi occupo anche di insegnamento presso alcune università pubbliche e scuole private, oltre a gestire una rete social abbastanza ampia, con circa 60.000 follower. (Continua a leggere nella pagina successiva)


 

E in mezzo a questo gran da fare sei riuscita a pubblicare Le Marche romantiche e misteriose, un libro a cui hai lavorato negli ultimi tre anni. Com’è nata l’idea?

Il tutto è partito dal blog sui personaggi storici che tengo sull’Huffington Post. Da tre anni a questa parte ne ho scovati moltissimi provenienti da tutta Europa e in questo libro ho voluto raccogliere i racconti, ampliati e aggiornati, legati in qualche modo alle Marche. Mi interessava far conoscere figure che hanno avuto vite avventurose, appassionate e hanno compiuto opere importanti, talvolta segnando o rivoluzionando la storia, eppure per qualche motivo sono cadute nell’oblio.

Per ognuno di questi personaggi la ricerca è stata lunga e sempre coadiuvata dal supporto di enti e specialisti che mi hanno seguita nella stesura degli scritti, che non intendono essere dei saggi ma dei veri e propri racconti narrativi capaci di interessare e incuriosire il lettore. Per ognuno ho poi pensato ad alcune schede di approfondimento turistico, per dare visibilità a itinerari, musei, parchi, chiese, castelli e molti altri luoghi meravigliosi ancora da scoprire.


 

E infatti i personaggi sono 15 donne e 15 uomini sconosciuti alla maggior parte dei lettori, soprattutto i non marchigiani. Perché hai scelto loro e qual è il filo rosso che li unisce?

La scelta dei singoli personaggi è sempre stata prima di tutto emotiva: per esempio mi è capitato, durante i miei viaggi, di scoprire un artista che riusciva a stimolare la mia immaginazione e subito partivo con le ricerche, la documentazione, la visita dei luoghi che lo riguardavano. Se trovavo abbastanza materiale, allora ne usciva un racconto. Ho scelto personaggi in qualche modo legati alle Marche, ma non necessariamente marchigiani, molto importanti nella propria epoca, ma per ragioni diverse oggi quasi dimenticati. Poeti, scultori, scrittrici, mecenati, papi, regine, registi, attrici, scenografi…

Ad esempio, il pittore Carlo Maratti era celebre al pari del Bernini nel Settecento e fu l’unico ad avere l’onore di essere eletto Principe dell’Accademia a vita, eppure ormai nessuno lo ricorda più, sebbene le sue opere si trovino nei principali musei del mondo. Allo stesso modo Giacomo Torelli fu il più significativo scenografo in tutta la storia del teatro, capace di rivoluzionarne le dinamiche grazie all’invenzione delle macchine sceniche e dei sipari in movimento. Era talmente importante che Luigi XIV lo volle alla sua corte, e in pochi sanno che fu proprio lui a coniare per il sovrano il soprannome di Re Sole, facendogli interpretare appunto il ruolo del sole in un suo spettacolo.

E poi ci sono le compagne e le mogli dei personaggi illustri: Olympe Pélissier, cortigiana tra le più ambite e apprezzate di Parigi che, come in una favola, si innamorò di Gioachino Rossini e ne divenne la moglie, o Celeste Erard, consorte devota sin da giovanissima a Gaspare Spontini, che riuscì a superare la perdita dell’amato divenendo una benefattrice di poveri e bisognosi. Insomma, sono uomini e donne straordinari che, a mio parere, non si può non conoscere.


 

Molto importante è anche l’apparato fotografico del libro.

La scelta della casa editrice, Ciabochi Editore, e della collana già molto apprezzata Le guide in tasca, è stata dettata proprio dal fatto che l’editore nasce appunto come fotografo. La maggior parte delle immagini sono inedite e originali, scattate da Claudio appositamente per questa pubblicazione. Per me era importante che, trattandosi di un libro non solo storico ma anche turistico, i luoghi di cui parlo venissero mostrati attraverso delle immagini suggestive ed esteticamente belle. Per la prima volta ho potuto scegliere la cover di un mio libro, l’impaginazione e le foto insieme a lui: è stato fantastico. Tutto questo ci permette anche di pensare a un’edizione limitata deluxe in formato grande, magari per Natale.


 

A proposito di progetti futuri, cos’hai in cantiere?

Ho appena consegnato all’editore il mio quattordicesimo libro, 100 cose da sapere e da fare a Pesaro e dintorni. Inaspettatamente, il progetto nato con 100 cose da sapere e da fare a Senigallia è diventato una collana con diverse città che hanno già aderito e il sostegno del Gruppo Editoriale Raffaello. A Natale uscirà con lo stesso titolo un volume su Ancona e abbiamo già in cantiere Cesena, Ascoli ed altre città anche oltre regione.

Nel frattempo sto scrivendo La Toscana romantica e misteriosa, ma il titolo è provvisorio: ero già arrivata a un terzo, ma poi mi sono dovuta fermare per il Covid. Ora spero di poter ripartire. Infine, mi piacerebbe scrivere il seguito del mio romanzo Un disastro chiamato amore e un altro che racconti il tema delle malattie invisibili: purtroppo, è un argomento che mi tocca da vicino e quindi mi è difficilissimo trasformarlo in un libro, perché quello che scrivo non mi pare mai all’altezza di quello che vorrei dire. Ma non c’è fretta… Intanto a settembre riprenderò l’insegnamento, continuando sempre a portare avanti la mia attività giornalistica.


 

Parlando invece del presente, com’è tornare a presentare libri dal vivo, tra Green Pass, distanziamento sociale, norme anti-Covid…?

Ho fatto la mia prima presentazione dopo anni a Passaggi Festival, manifestazione di saggistica molto importante in Italia, a Fano. Mi ero dimenticata che cosa vuol dire parlare in pubblico di una propria opera a cui si tiene molto e mi sono emozionata, nonostante questo sia il mio tredicesimo libro pubblicato. Erano presenti tante persone, interessate, curiose, piene di domande e di dolci complimenti, oltre ai fotografi, allo staff, all’organizzazione impeccabile. È stato commovente.

Sabato 31 luglio presenterò invece Le Marche romantiche e misteriose a Senigallia, alle 21 nella bella cornice del cortile della Rocca Roveresca. Saranno ospiti i figuranti storici de L’Estetica dell’Effimero e il poeta Umberto Piersanti, mentre a presentarmi sarà Felix di Radio Velluto, il tutto in collaborazione con il Comune di Senigallia, la Rocca Roveresca e la Mondadori Bookstore. Ne approfitto per ricordare a chi volesse partecipare che occorre prenotare i posti contattandomi su Facebook o alla mia mail chiaragiacobelli@libero.it.