Sante ragazze, 12 (auto)ritratti pop di donne grandiose oltre la religione

Un libro minutamente illustrato svecchia le immagini tradizionali delle sante più note e amate, come in un breviario medioevale trasposto nella contemporaneità

di Sara Perinetto
Libri & Editori
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Sante ragazze, 12 protagoniste extra-ordinarie: Ljubiza Mezzatesta per Lunaria Edizioni

Nella storia della Chiesa cristiana e cattolica non c’è molto spazio per le donne, che vengono spesso relegate ai margini, divise tra sante o prostitute, con ruoli funzionali al messaggio che di volta in volta si vuole trasmettere.

Sono spesso dipinte con pennellate rapide come creature miti e obbedienti, altre volte forti della propria purezza, ma quasi sempre manca di loro una descrizione approfondita e a tutto tondo, che scavi nella persona dietro al personaggio. A farlo oggi è arrivato Sante ragazze, il libro scritto e illustrato da Ljubiza Mezzatesta per Lunaria Edizioni.

Il volume, imponente, si fa notare già dalla copertina: cartonato rigido viola al cui centro spicca un cuore fucsia e simil intarsi dorati. Sfogliandolo si possono apprezzare la consistenza della carta, le decorazioni che incorniciano il testo e le belle illustrazioni, pulite, contemporanee, innovative, che svecchiano le immagini tradizionali delle sante e ci restituiscono 12 ritratti pop, anche figurativamente, come in “un breviario medioevale trasposto nella contemporaneità”.


 

Partendo da Anna, madre di Maria, in dodici tappe Ljubiza Mezzatesta racconta le storie di queste sante, sì, ma prima di tutto donne: Maria Maddalena, Agata, Margherita, Lucia, Ildegarda, Chiara, Rosalia, Caterina, Giovanna, Rita e Teresa. Un capitolo per ogni protagonista, che si racconta in prima persona, prendendosi la scena e facendo luce su tutti quei dettagli solitamente dimenticati nell’ombra della religione.

Paure, emozioni, aspirazioni e curiosità legate alla loro vita quotidiana, come la dieta vegetariana/vegana di Teresa, che risplendono in mezzo ai racconti delle gesta più note, i grandi miracoli e le grandi imprese di queste donne che sono state consigliere di papi e paladine di valori morali, in contesti storici a misura d'uomo in cui la figura femminile era molto più discriminata e nascosta di quanto possiamo immaginare oggi.

Ljubiza Mezzatesta, giovane artista catanese, riesce a rendere pop una materia così antica come l'agiografia, e a farci meravigliare nell'ascoltare le piccole grandi imprese di queste sante ragazze, più simili a noi di quanto ci saremmo mai aspettate, e più importanti di quanto è stato tramandato.