Blackout Spagna, quell'allarme lanciato da Repsol 5 giorni fa...
Una grave interruzione di corrente quattro giorni prima del maxi blackout che ha paralizzato la Spagna aveva fatto chiudere la raffineria di Cartagena
foto Lapresse
Blackout Spagna, Repsol e l'allarme 4 giorni prima
Cinque giorni fa, quattro giorni prima del mega blackout che ha paralizzato la Spagna e coinvolto anche il Portogallo, la Repsol aveva lanciato un allarme. "Uno spegnimento imprevisto dovuto a problemi tecnici con l'alimentazione elettrica", ovvero una grave interruzione di corrente che ha causato la chiusura della raffineria di Cartagena. Lo aveva scritto l'azienda in una lettera inviata ai suoi principali clienti, Spiegando che, di conseguenza, le consegne di prodotti alla raffineria di Cartagena sarebbero state sospese fino alla completa risoluzione dell'incidente. Lo scrive El Mundo citando proprie fonti ben informate, secondo le quali lo ''spegnimento improvviso'' è stato causato da un "grave guasto elettrico non correlato all'impianto".
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L'entità del guasto, come spiega la lettera del 24 aprile di cui El Mundo ha visionato una copia, ha costretto Repsol ad attivare una clausola di "forza maggiore". I meccanismi di protezione delle raffinerie si attivano quando rilevano malfunzionamenti nel sistema elettrico, come quello che ha causato il più grande blackout nella storia della Spagna, per evitare il collasso delle loro attività. Dopodiché non è possibile riprendere le operazioni fino a quando la rete elettrica non è completamente stabilizzata. Ed è quanto è accaduto in occasione dell'incidente descritto nella lettera di Repsol, avvenuto martedì 22 aprile. Lo stesso giorno su 'X' il ministro dei Trasporti Oscar Puente ha parlato di una ''tensione eccessiva nella rete'' elettrica in merito ai disagi sulla linea ferroviaria ad alta velocità da Chamartín a Pajares, che separa Castiglia e León dalle Asturie.