Cracco compie 60 anni, dagli inizi in cucina all'uovo che lo ha reso famoso fino a Masterchef: la storia del cuoco star della tv
"Non ho né rimpianti né rimorsi", ha dichiarato lo chef stellato diventato un personaggio pop dopo l'esperienza in tv
Carlo Cracco compie 60 anni: "A scuola avevo 4 in cucina. Masterchef mi ha tolto una stella Michelin"
Carlo Cracco festeggia 60 anni ma si sente meglio di quando ne aveva quaranta. "Non ho né rimpianti né rimorsi", ha dichiarato uno dei chef più amati della tv in una intervista al Corriere della Sera.
Pensare che Carlo Cracco da piccolo non sognava di fare lo chef. Fu la madre, da lui descritta come "un'ottima cuoca" che lo spinse a entrare in cucina. L'idea invece era di entrare in seminario ma per mancanza di soldi scelse l'istituto alberghiero "perché era la scuola meno triste".
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L'esperienza in cucina all'inizio non fu delle migliori. "Il primo anno avevo quattro", confessa Cracco. Tutto cambiò con l'apprendistato nel ristorante "da Remo" di Vicenza, di cui diventò capo cucina ad appena 19 anni. Poi arrivò l'incontro con il maestro Gualtiero Marchesi: "Era un intellettuale della cucina, non ammetteva che lo chef fosse un semplice bruciapadelle". Dopo il periodo milanese si trasferì in Francia fino al ritorno in Italia per fondare Cracco-Peck a Milano. "Nessuno, dopo Marchesi, aveva dato il proprio nome a un ristorante", afferma Carlo Cracco con orgoglio. Il suo piatto iconico è il tuorlo d'uovo fritto, croccante all'esterno ma morbido all'interno, che ha preso il suo nome.
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Nel 2010 è arrivata la televisione e l'esperienza di Masterchef che lo ha reso un personaggio popolarissimo al grande pubblico. Curiosamente Carlo Cracco fece di tutto per non farsi prendere al provino: "Fui molto aggressivo. Mia moglie Rosa mi diceva sottovoce 'anche meno'. La produzione invece era entusiasta".
L'addio a Masterchef, afferma lo chef, gli costò una stella Michelin: "Ero diventato pericoloso. Dicevano: se Cracco ha fatto tivù, allora lo faranno tutti". Non mancarono poi le polemiche sullo spot per le patatine: "Perché non avrei dovuto farlo? Anche Marchesi mi diede il benestare. Lui stesso era stato testimonial di surgelati. Abbiamo la memoria corta e un po’ di invidia sociale".
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Carlo Cracco conclude sfatando il mito che fare lo chef stellato significhi automaticamente fare tanti soldi: "A fare il mio mestiere non diventi ricco. Sopravvivi bene". Accanto a lui c'è sempre la moglie Rosa Fanti: "Abbiamo quasi 20 anni di differenza ma sono innamorato: con lei condivido ogni scelta e stiamo creando la nostra azienda agricola in Romagna".