Carne è fresca o no? Lo rivela un biosensore in grafene

La nuova tecnologia, sviluppata da ricercatori del Vietnam, ha già raggiunto un livello di accuratezza molto alto

di Redazione Mediatech
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Carne fresca? Il test con il biosensore di grafene con nanoparticelle di ossido di zinco

Un nuovo biosensore, fatto di grafene poroso con nanoparticelle di ossido di zinco, è in grado di definire il grado di freschezza della carne animale. A sviluppare la tecnologia, descritta su AIP Advances, di AIP Publishing, i ricercatori dell’Accademia delle Scienze e della Tecnologia del Vietnam, dell’Università delle Scienze VNU, dell’Università delle Scienze e della Tecnologia di Hanoi e dell’Accademia delle Scienze Russa. 

La freschezza della carne animale è una proprietà essenziale che ne determina la qualità e la sicurezza. Grazie alla tecnologia avanzata che consente di conservare gli alimenti per lunghi periodi di tempo, la carne può essere spedita in tutto il mondo e consumata molto tempo dopo la morte dell’animale. Con l’aumento del consumo globale di carne, è aumentata anche la richiesta di misure efficaci per la sua conservazione. Nonostante i progressi tecnologici che consentono di mantenere la carne fresca il più a lungo possibile, alcuni processi di invecchiamento sono inevitabili.

Come funzione il biosensore di grafene che rivela se la carne è fresca

L’adenosina trifosfato o ATP è una molecola prodotta dalla respirazione e in grado di fornire energia alle cellule. Quando un animale smette di respirare, cessa anche la sintesi di ATP e le molecole esistenti si decompongono in acido, diminuendo prima il sapore e poi la sicurezza. L’ipoxantina o HXA e la xantina sono fasi intermedie di questa transizione. La valutazione della loro prevalenza nella carne ne indica la freschezza.