Cecchi Paone: "Andai da Silvio Berlusconi dopo il coming out. Il presidente fece una cosa sorprendente"
Il conduttore racconta il momento in cui ha detto a sua moglie prima, e poi a mamma e papà, di amare un uomo
Cecchi Paone e la sua vacanza a Mykonos dopo il coming out: "Erano tutti gay e nudi..."
Alessandro Cecchi Paone, il noto conduttore tv, da diversi anni ormai ha deciso di dichiarare la sua omosessualità. Ma adesso ne parla tranquillamente mentre racconta che comunicarlo ai suoi genitori non fu per nulla semplice, in quanto era già sposato ma con una donna. "Impossibile - mi disse mia mamma - non sei nato così. E mio padre mi guardò interdetto". La prima a saperlo però fu sua moglie Cristina: "Glielo confessai piangendo che ero innamorato di un uomo, avevo il terrore di perderla. Lei uscì con l’auto - racconta Cecchi Paone a Il Corriere della Sera - e tornò dopo ore. "Me ne vado e per un anno non voglio più né vederti né sentirti". Così è stato. Tosta, ma ha fatto bene. Passato il dolore, abbiamo costruito un altro affetto. Adesso siamo come parenti, guai a chi me la tocca, ha ancora le chiavi di casa".
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Cecchi Paone svela poi il suo colloquio con Silvio Berlusconi dopo il coming out del 2004. "Mi lodò: "Hai fatto bene, conta su di me". Non me lo aspettavo. Fu fondamentale. Era molto avanti, lui, supermacho. Ribadì che i diritti sono patrimonio della destra libertaria che non è omofoba". Poi ci fu la vacanza a Mykonos. "La storia col mio amico era finita. Pensai: qual è il posto migliore per conoscere qualcuno? Prenotai un hotel. Erano tutti gay. E tutti nudi, un imbarazzo terribile. Mi guardavano malissimo, convinti - prosegue Cecchi Paone a Il Corriere - che fossi un etero guardone. Mi convocò il direttore. Spiegai: "Ma io sono omo!". Non ci credevano. Mi salvò una drag queen, Ermete, in arte Sophia. "Voi non sapete quante battaglie Alessandro ha combattuto per noi".