Cicalone e la mezza idea di scendere in campo: "I politici tutelano solo quelli con lo yacht"

Lo youtuber che "insegue" gli scippatori: "In periferia bisogna parlare come faccio io"

di Marco Santoni

Cicalone

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Cicalone e l'idea della discesa in campo: "I politici decidono e la gente deve eseguire. Non va bene"

Simone Ruzzi, più noto come "Cicalone", è uno youtuber, ex pugile, famoso per filmare e denunciare episodi di microcriminalità nelle metropolitane e nelle zone turistiche di Roma. Qualche settimana fa è stato aggredito e malmenato in metropolitana ma lui non solo non si è fatto intimorire ma ha rilanciato e nei giorni scorsi è stato sentito come esperto dalla Commissione periferie a Roma. "Se mi preparo a scendere in campo in politica? Per adesso no. Io - dice Cicalone a Il Corriere della Sera - so che loro, i politici, possono decidere. In primis il sindaco e poi, magari anche di più, i deputati. E la gente deve eseguire. Chi mi piace degli attuali politici? Nessuno".

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"Fare politica - prosegue Cicalone - dovrebbe essere una missione, e invece frequenterebbero gente con yacht da 50 metri. E prima o poi lo vorrebbero pure loro". Ruzzi svela anche l'origine di quel soprannome: "Veramente mi chiamano Cicalone da prima di YouTube. Nel '90 facevo il manager alla Mondadori Retail e lavoravo a Mondo Radio, radio romana che non esiste più. Parlavo tanto, ma tanto, quand’ero in trasmissione. E i miei colleghi mi dicevano - come Alberto Sordi a Carlo delle Piane in quel film - E statte zitto, a Cicalò!".

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