Dark web e IA, nel 2023 truffe più sofisticate. Furti di dati sensibili: +45%

Con l’uso malevolo dell’Intelligenza Artificiale è più difficile distinguere le comunicazioni vere da quelle false. Lo studio di Crif evidenzia le criticità

di Redazione Mediatech
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Sicurezza informatica: il 51,7% degli utenti in Italia ha ricevuto almeno un alert nel 2023

Nel 2023 si è assistito a un aumento di credenziali di account compromessi, in combinazione con altri dati estremamente preziosi per gli hacker. Infatti, si stima che i dati in circolazione nel dark web, o accessibili su piattaforme di messaggistica, siano oltre 7,5 miliardi a livello globale, con una crescita del +44,8% rispetto al 2022. Lo svela nel suo studio l'Osservatorio Cyber di Crif. Le attività di monitoraggio e contrasto degli hacker continuano ad avere una grande rilevanza anche nel nostro Paese, dove si registra un numero di consumatori allertati sul dark web, grazie ai servizi di CRIF, in crescita del +13,9% rispetto all’anno precedente. Infatti, in Italia, dove il 51,7% degli utenti ha ricevuto almeno un alert nel 2023, si rileva in particolare un aumento delle segnalazioni inviate relativamente a furto di dati monitorati sul dark web.

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In questo caso, gli utenti allertati sono stati il 77,5%, mentre il 22,5% è la quota degli utenti allertati per dati rilevati sul web pubblico. I tipi di dati più frequentemente rilevati sull’open web, quindi pubblicamente accessibili da chiunque sulla rete, sono stati il codice fiscale (57,5% dei dati rilevati) e l’e-mail (30,1%), seguiti a distanza dal numero di telefono (8,2%). Tra le caratteristiche degli utenti privati italiani che sono stati avvisati, le fasce di età maggiormente coinvolte sono quelle degli over 60 (26,5%) e dei 51-60 anni (25,8%), seguite dagli 41-50 anni (25,3%). Le regioni in cui vengono allertate più persone sono Lazio (19,6%), Lombardia (13,6%) e Sicilia (8,4%). Le tecniche dei cybercriminali diventano sempre più sofisticate: con l’uso malevolo dell’Intelligenza Artificiale è più difficile distinguere le comunicazioni vere da quelle false.