Dell'Utri: "Berlusconi? Un sogno. Craxi gli faceva la pipì sulla tavoletta"

Marcello Dell’Utri intervista: “Sto girando un docufilm sulla mia vita. Berlusconi mi ha fatto sognare. Cairo licenziato? Una bugia"

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Dell'Utri oggi, dal carcere all'assoluzione nel processo trattativa Stato-mafia

"Sa che adesso inizio a girare un docu-film sulla mia storia? Lo produce Sandro Parenzo. Io interpreto me stesso. Forse intervisterò Berlusconi. E chissà, anche Gian Carlo Caselli". E' la notizia che l'ex senatore Marcello Dell'Utri ha dato a Il Foglio in una lunga intervistaDell’Utri torna a parlare dopo 3 settimane dalla sentenza di assoluzione della Corte d’appello di Palermo nel processo sulla trattativa Stato-mafia. L’ex senatore di Forza Italia ripercorre la sua vita. Da Publitalia al carcere (è stato condannato in via definitiva nel 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa) sono tanti gli aneddoti snocciolati. Quelli più curiosi non potevano che riguardare Silvio Berlusconi.

Dell'Utri, Berlusconi e "il piccolo" incendio al campo del tiro al piattello

"Un giorno scoppiò un piccolo incendio in un campo di tiro al piattello che confina con il giardino della villa di Arcore. E siccome Berlusconi qualche settimana prima si era lamentato con Mangano dei rumori che la domenica da quel campo di tiro a piattello gli impedivano di riposare, ecco che dopo l'incendio Silvio lo chiama. E gli chiede: 'Vittorio, ma che è successo al tiro al piattello?'. E quello, in palermitano, che sembrava uscito da un film su Cosa nostra: 'Cortocircuito fu'... Ma ve la immaginate la scena? Berlusconi si sganasciava dalle risate. La raccontava a chiunque. E la coloriva. Aggiungeva particolari inventati. Se avessi mai immaginato che tutto questo mi sarebbe costato sette anni di carcere...", spiega. 

Dell'Utri e la riconoscenza a Berlusconi: "Quell'uomo mi ha cambiato la vita, mi ha fatto sognare"

Amarezza e nostalgia dei tempi che furono emergono chiaramente dall'intervista a Marcello Dell'Utri. Ma anche e soprattutto riconoscenza nei confronti di Silvio Berlusconi da cui non si è mai sentito abbandonato. “Confalonieri veniva a trovarmi in carcere, almeno una volta al mese. E io gliene ero grato, più di quanto forse non sia mai stato in grado di fargli capire. Mi portava i saluti di Silvio. Sempre. Ma la verità è che io Silvio me lo sognavo pure la notte. Ripensavo ad Arcore. Ai tempi belli e lontani. Quell’uomo mi ha cambiato la vita. Mi ha reso ricco, ma soprattutto mi ha fatto divertire, mi ha fatto sognare, mi ha permesso di fare cose che altri non fanno in dieci vite. Senza di lui forse oggi sarei un ex direttore di banca in pensione. Ma avete idea di quale corsa entusiasmante sia stata la vita con Silvio Berlusconi dagli anni Settanta agli anni Novanta? Seguendolo, noi abbiamo costruito un impero dal nulla, prima l’edilizia, Brugherio e Milano 2, la televisione con Canale 5, poi la pubblicità con Publitalia, il Milan degli scudetti e delle coppe dei campioni, la politica…”.

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Dell'Utri, la pipì di Craxi a Sankt Moritz e le urla contro Montanelli

Per Marcello Dell'Utri comunque, "la politica è pericolosa. In ogni senso", e Craxi rideva all’idea che Berlusconi entrasse in politica. “Altroché se rideva. Facevamo delle riunioni, e lui ci diceva: ‘Non superereste il 5 per cento’. Craxi era un uomo intelligente, ma Silvio ha dimostrato che si sbagliava. E non solo lui, anche molti di noi”. Poi una domanda che non c’entra quasi nulla: ma è vero che Craxi faceva la pipì sulla tavoletta del water e il Cavaliere si alzava per ripulirla? “Certo che è vero. Craxi era alto, miope e distratto. E Berlusconi invece è sempre stato preciso e attento alle apparenze. Quello gli faceva la pipì sulla tavoletta del bagno della casa di Sankt Moritz, dove poi andavano gli altri ospiti. Quindi Silvio si alzava, con discrezione, e sistemava tutto prima che se ne accorgesse qualcuno”. E come erano i rapporti tra il Cavaliere e Craxi? “Silvio a volte lo subiva. Amore e odio. Vede, Craxi spesso era arrogante. S’arrabbiava se leggeva qualcosa che non gli piaceva sul Giornale. Telefonava. Gridava. Strillava cose irripetibili contro Montanelli. E Silvio ci restava malissimo, diceva ‘ma secondo te Montanelli sta a sentire me?’”.

Marcello Dell'Utri: “Urbano Cairo licenziato? Una bugia, se ne andò lui da Mediaset”

Urbano Cairo "era, ed è ancora, un tipo assai rampante. E se posso, anche un pizzico irriconoscente". Così in un'intervista a 'Il Foglio' l'ex senatore Marcello Dell’Utri, che soffermandosi su come La7 ha raccontato le sue vicissitudini in questi anni, sottolinea: "So bene che un editore bravo non interviene. Ci mancherebbe. Però, diamine, lui mi conosce. Come può pensare di me le cose che dicono in alcune sue trasmissioni? L'informazione è una cosa. L'accanimento è tutto un altro paio di maniche". Cairo cacciato da Mediaset? "Una bugia. Se ne andò lui", afferma l'ex senatore Marcello Dell'Utri, "aveva vissuto come una deminutio lo spostamento a Mondadori. Cosa che in realtà era una promozione. Ma poiché voleva prendere il mio posto di capo di Publitalia, cosa impossibile, si arrabbiò".