Diversity Media Awards 2025, Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti in conduzione - Le nomination
Per la decima edizione, ideata e promossa dalla Fondazione Diversity, debutta un format completamente nuovo: una social series in 13 episodi, in cui i conduttori celebrano tutte le nomination e svelano i vincitori e le vincitrici delle varie categorie
Diversity Media Awards 2025, Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti in conduzione - Le nomination
Tornano venerdì 28 novembre i Diversity Media Awards, i riconoscimenti ideati e promossi dalla Fondazione Diversity che premiano i personaggi e i contenuti mediali che si sono distinti nel corso dell’anno precedente per una rappresentazione valorizzante ed inclusiva delle persone e dei temi per Genere, Età, Etnia, LGBT+, Disabilità, Aspetto fisico e che, in occasione del decennale cambiano forma e inaugurano una social series da 13 episodi, con la conduzione di Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti.
Nel 2025 i Diversity Media Awards compiono dieci anni, dieci anni in cui sono state premiate oltre 100 produzioni cinematografiche, televisive, radiofoniche, digitali, assegnati oltre 30 Premi stampa ed eletti in ogni edizione i Personaggi e i Creator dell’anno, per riconoscere e celebrare la miglior produzione culturale italiana, quella capace di rappresentare in modo corretto e inclusivo la diversità, restituendo un racconto della società più autentico.
Nato come un evento fisico a Milano, trasmesso più volte anche in tv, prima su Real Time e successivamente su Rai1, l’evento chiuso in teatro si trasforma in una premiazione pop, diffusa, virale. Un evento digitale che porta i premi laddove l’inclusione ha trovato negli anni una “casa” naturale e una straordinaria cassa di risonanza per istanze spesso totalmente escluse dall’informazione tradizionale, i social.
Un viaggio nella ricchezza della diversità, raccontato sui social da 13 video nei quali Aurora, Guglielmo e Pierluca celebrano tutte le nominate e i nominati delle varie categorie e annunciano i vincitori e le vincitrici dei Diversity Media Awards 2025, pubblicati sulla pagina Instagram di Fondazione Diversity il 28 novembre a partire dalle ore 11:00 e per tutta la giornata.
Durante gli episodi, verrà premiato il Personaggio dell’Anno – in lizza Francesca Albanese, Gino ed Elena Cecchettin, Geppi Cucciari, Rula Jebreal, Porpora Marcasciano e Jasmine Paolini – e tutti i vincitori delle categorie Miglior Film, Miglior Serie TV Italiana, Miglior Serie TV Straniera, Miglior Serie Young, Miglior Programma TV, Miglior Programma Radio, Miglior Podcast, Miglior prodotto digital, Creator dell’anno. Saranno inoltre assegnati anche i riconoscimenti all’informazione attribuiti dal Comitato Scientifico di Diversity: Miglior servizio TG, Miglior Articolo Stampa Quotidiani, Miglior Articolo Stampa Periodici, Miglior Articolo Stampa Web.
L’evento Diversity Media Awards è realizzato da Fondazione Diversity ETS in collaborazione con Show Reel Agency, la Rappresentanza della Commissione europea in Italia e ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Roma. Partner tecnico: Framesi. La ricerca Diversity Media Report 2025 è stata realizzata con il sostegno di H&M e il contributo di Google.
I Diversity Media Awards aderiscono al manifesto Live For All, promosso per l’ideazione e la realizzazione di eventi accessibili, presentato dal Comitato per i Concerti inclusivi. I Diversity Media Awards sono un osservatorio costante dello stato dell’inclusività dei media d’informazione e d’intrattenimento: le segnalazioni per l’edizione 2026 riapriranno subito dopo il 28 novembre.
LE NOMINATION STAMPA
MIGLIOR SERVIZIO TG*
Tg3 - “Guerra nei Balcani: a 30 anni dal conflitto resta il dramma delle donne che subirono stupri etnici” di Gianmarco Sicuro
Tg1 – “Il divario di genere nel mondo del lavoro: nonostante i progressi sull'occupazione, le donne presentano ancora uno svantaggio sugli uomini in merito di stipendi” di Giampiero Scarpati
Tg La7 – “Data Room di Milena Gabanelli: il centro per migranti di Mineo e il bisogno di manodopera in Italia” di Milena Gabanelli
Tg La7 – “Spaccatura in Europa per i diritti delle comunità LGBT. 9 paesi non firmano, tra cui l'Italia” di Felicia Giudice
Tg3 – “Giornata Internazionale per l'aborto sicuro, molti in piazza per ribadire il diritto della donna alla libera scelta. Gli ostacoli alla reale applicazione della legge 194. Le difficoltà delle persone non binarie e trans” di Valeria Papitto
Tg5 – “Migrazioni: rapporto Save the Children, dal 2014 arrivati in Italia 127 mila minori stranieri non accompagnati” di Valentina Celi
MIGLIOR ARTICOLO STAMPA QUOTIDIANI
Il Sole 24 Ore – “Intelligenza artificiale, la sfida è affidare la rivoluzione alle donne” di Monica D'Ascenzo e Manuela Perrone
Il Messaggero – “Il miraggio parità nel lavoro” di Franca Giansoldati e Gabriele Rosana Corriere della Sera – “LETTERA A GIULIA”
La Repubblica – “Tra i ragazzi che vivono lo Ius scholae in classe. "Italiani lo siamo già ma con meno diritti"” di Giulia D'Aleo e Viola Giannoli
MIGLIOR ARTICOLO STAMPA PERIODICI
Il Venerdì - La Repubblica – “IL PRIMO PRIDE NON SI SCORDA MAI” di Claudia Arletti
Elle – “QUANTO PAGHIAMO IL MACHISMO?” di Adelaide Barigozzi
Sportweek - SW – “Io sono fortunata” di Giulia Arturi
Sette – Corriere della sera - “Olimpia, lavandaia eroica che si offrì ai soldati per salvare le altre donne” di Elisa Messina
MIGLIOR ARTICOLO STAMPA WEB
Ilfattoquotidiano.it - “Marche, obiezione quasi al 100% e ostacoli all’aborto farmacologico: le storie delle donne costrette a spostarsi. E la Regione non si adegua alle linee ministeriali” di Eleonora Cirant
Thewom.it – “Detenute, invisibili tra gli invisibili: le carceri ignorano i bisogni delle donne” di Nicoletta Labarile
Ilsole24ore.com – “Ius scholae, nelle scuole italiane 900mila alunni senza cittadinanza” di Greta Ubbiali
Repubblica.it – ““Ideologia gender”: cosa è e perché in realtà non esiste” di Pasquale Quaranta Ilpost.it – “Le mattine dei lavoratori indiani, a Latina” di Angelo Mastrandrea
*Le nomination per il Miglior Servizio Tg emergono dal monitoraggio alla base della ricerca Diversity Media Report – Informazione realizzata da Fondazione Diversity con l’Osservatorio di Pavia analizzando tutti i servizi usciti nelle edizioni serali dei sette principali TG italiani: TG1, TG2, TG3, TG4, TG5, Studio Aperto e TGla7. La Fondazione è al lavoro per allargare il monitoraggio anche ad altre testate giornalistiche, in un’ottica di completezza del quadro informativo.